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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Giugno 2011
 
   
  AGRICOLTURA FVG: TONDO VISITA AZIENDA PIGHIN, BENE RECUPERO VILLA AGRICOLA

 
   
  Trieste - "Un uomo non deve lasciare mai la terra come la trova". Questa frase, scritta a caratteri cubitali, da oltre quarant´anni accoglie i visitatori dell´azienda agricola Pighin, a Risano (Ud), nelle Grave del Friuli, e a Capriva (Ud), sul Collio. Due grandissimi ´terroir´ a denominazione di origine controllata, che si estendono rispettivamente per 190 e 28 ettari di vigneti, sui quali a partire dal 1963 la famiglia Pighin coltiva l´amore per la terra e la passione per il vino di qualità: 29 tipologie varietali autoctone tra bianchi e rossi dai diversi uvaggi, vini riserva, spumanti, e anche grappe. Un milione di bottiglie all´anno, distribuite in Italia e in oltre 35 paesi nel mondo, provenienti da uve di due delle zone più rinomate e vocate alla viticoltura del Friuli Venezia Giulia. Nei giorni scorsi, le moderne cantine di vinificazione e la seicentesca Villa Agricola di Risano, dove si trova un´affascinate cantina per l´affinamento dei rossi e che è anche sede di rappresentanza, sono state visitate dal presidente della Regione, Renzo Tondo, e dal presidente della quarta commissione del Consiglio regionale, Alessandro Colautti. Accolti da Fernando Pighin, dal figlio Roberto, e da Paolo Valdesolo, da trent´anni enologo dell´azienda, hanno potuto così prendere contatto con una bella realtà produttiva che, come ha detto Tondo, sa ben coniugare quantità e qualità, dimostrando che il vino è tradizione, cultura, professionalità. Spesso però anche molto sacrificio. Specie quando le bizze del tempo rischiano di vanificare il lavoro di anni. Come è accaduto il 23 luglio del 2010, quando una violenta tempesta di vento si è abbattuta sui vigneti. "Ma ci sono voluti solo 11 giorni per rimettere tutto in piedi", precisa orgogliosamente il padre Fernando, ricordando comunque che la produzione, lo scorso anno, ne ha risentito parecchio, anche se i problemi maggiori sono legati alla crisi economica, che non sembra finire e fa vendere di meno, soprattutto all´estero. Da Tondo e Colautti, che hanno ammirato i lussureggianti vigneti aziendali e apprezzato i grandi vini, un particolare plauso è stato espresso per il recupero conservativo di Villa Agricola, l´elegante dimora patrizia che prende il nome dalla nobile famiglia di mercanti lanieri del sedicesimo secolo e rilevata negli scorsi anni. Un edificio immerso in un parco ricco di piante secolari e circondato dai vigneti, frutto della contaminazione tra il modello delle ville venete e quello delle case padronali friulane, dove sono collocate 55 botti di rovere per l´invecchiamento dei rossi a temperatura rigorosamente controllata. Nel corso dell´incontro, Paolo Valdesolo, nella sua veste di consigliere nazionale Assoenologi e componente del Comitato regionale, ha informato Tondo sul progetto di ospitare a Trieste, nel 2012, il congresso nazionale dell´Assoenologi, l´associazione di categoria dei tecnici vitivinicoli più antica e numerosa al mondo. Fondata nel 1891, lo scorso 7 maggio ha compiuto 120 anni e raggruppa e rappresenta 4.000 dei 4.400 enologi ed enotecnici attivamente operanti su tutto il territorio nazionale. L´evento porterebbe in Friuli Venezia Giulia centinaia di persone tra tecnici specializzati, opinionisti e giornalisti.  
   
 

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