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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Giugno 2011
 
   
  LOMBARDIA: PRESENTATA RICERCA SU INVECCHIAMENTO SACERDOTI SERVE RIFORMA WELFARE PER RISPONDERE A NUOVI BISOGNI

 
   
  Milano, 8 giugno 2011- Secondo l´ultima rilevazione di fine 2008, sono 5.286 i sacerdoti diocesani della Lombardia. La loro età media sfiora i 60 anni ed è destinata ad aumentare. Per studiare e affrontare il tema dell´invecchiamento dei sacerdoti, la Conferenza Episcopale Lombarda e l´Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano hanno realizzato una ricerca (´La vecchiaia che vorrei´), i cui risultati sono stati presentati ieri in un convegno che ha visto la partecipazione dell´arcivescovo di Milano, Dionigi Tettamanzi e dell´assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli. "Il tema dell´invecchiamento dei sacerdoti - ha detto Boscagli - fa parte del più ampio tema dell´invecchiamento della popolazione lombarda e italiana che rappresenta una delle sfide più grandi di questi anni e che richiede un ripensamento dell´attuale sistema di welfare". Oggi in Lombardia sono oltre 900.000 le persone con più di 75 anni e ogni anno aumentano di circa 30.000 unità. Da qui al 2050 si prevede che l´incidenza delle persone con più di 80 anni sul totale della popolazione raddoppierà. Migliora però la ´qualità´ dell´invecchiamento, moltiplicando le possibilità per le persone anziane di contribuire fattivamente alla vita della società, tanto che il 2012 sarà proclamato Anno Europeo dell´Invecchiamento Attivo. Con l´avanzare dell´età aumentano le forme di non autosufficienza - che già oggi impegnano il 60% del budget dell´Assessorato regionale alla Famiglia. "Regione Lombardia - ha spiegato Boscagli - è impegnata su questo tema con azioni e interventi diversi e complementari. In primo luogo c´è lo sforzo enorme che è stato fatto in questi quindici anni per rafforzare, estendere e migliorare la rete delle residenze sanitario assistenziali, che sono circa 650 e hanno una capacità complessiva di 57.500 posti letto, circa la metà del totale nazionale". Dopo aver ricordato l´avvio del percorso di riforma delle Rsa - che ha l´obiettivo di sostituire alla logica del pagamento del ´posto letto´ il pagamento dei servizi ´giusti´ in base alla tipologia del paziente, alle figure professionali impiegate, alle risorse a disposizione - Boscagli ha sottolineato i recenti interventi di sostegno all´Assistenza Domiciliare Integrata che hanno come elemento chiave il coinvolgimento dell´ambito territoriale, delle farmacie, dei medici di base. "Il problema di fondo - ha detto ancora l´assessore - non è solo garantire servizi specifici ed efficienti a favore degli anziani, ma mettere in campo politiche integrate tra più livelli, che diano origine a un sistema capace di rispondere in modo differenziato a problematiche diverse e che assicurino una presa in carico effettiva della persona e della sua famiglia rispondendo in modo originale e continuativo ai reali bisogni". "Il percorso che stiamo intraprendendo - ha concluso l´assessore - sposta così l´attenzione dall´offerta alla domanda e in questo si inserisce a pieno titolo il lavoro che stiamo portando avanti con la Conferenza Episcopale Lombarda, l´Unione Superiore Maggiori d´Italia e la Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori per individuare le forme migliori di assistenza per sacerdoti e religiosi all´interno delle proprie comunità di vita".  
   
 

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