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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Dicembre 2006
 
   
  UE: LAVORARE PER LA CRESCITA E L´OCCUPAZIONE – UN ANNO DI RISULTATI

 
   
  Bruxelles, 13 dicembre 2006 - La rinnovata strategia per la crescita e l´occupazione è la politica maggiormente rappresentativa della Commissione Barroso – e dimostra di funzionare. Il processo di riforma sta recando i suoi frutti. L´attuale congiuntura economica offre ora una grande finestra di opportunità per accelerare il ritmo della riforma. È un´opportunità da non lasciarsi sfuggire. È questo il messaggio di base della relazione annuale della Commissione sui progressi realizzati in materia di riforme economiche in Europa che viene pubblicata oggi. La relazione invita il Consiglio ad adottare formalmente raccomandazioni specifiche per paese volte ad indirizzare le iniziative di riforma degli Stati membri. Essa sarà presentata al Consiglio europeo di primavera del marzo 2007. José Manuel Barroso, Presidente della Commissione, ha affermato: "L´europa inizia a far propri i cambiamenti che possono rendere durevole l´attuale congiuntura economica. Per essere pronti a cogliere le sfide della globalizzazione ogni Stato membro deve fare il massimo e procedere al giusto ritmo. Quest´anno la Commissione formula raccomandazioni per paese affinché gli Stati membri, in sede di Consiglio, possano concordare ciò che rimane da fare a ciascuno di loro e lo mettano poi anche in pratica. Essi possono essere certi che la Commissione continuerà a svolgere appieno il suo ruolo di motore del partenariato di Lisbona per la crescita e l´occupazione. Le migliorate prospettive economiche costituiscono una preziosa finestra di opportunità per accelerare il ritmo, non devono essere una scusa per rallentarlo e pigliarsela comoda. Non c´è spazio per l´autocompiacimento. ” Il Vicepresidente Günter Verheugen, responsabile per le Imprese e la politica industriale, ha affermato: “L´economia dell´Europa sta procedendo. La nostra strategia per la crescita e l´occupazione funziona. L´imprenditorialità e l´innovazione stanno guadagnando terreno in Europa e iniziamo ora ad attuare i cambiamenti strutturali necessari per le nostre economie. Se entro il 2012 riduciamo del 25% le procedure burocratico-amministrative possiamo dare all´economia europea un ulteriore e necessario impulso. ” Una finestra di opportunità - La relazione annuale della Commissione sui progressi realizzati si basa sulle relazioni di attuazione presentate dagli Stati membri nell´autunno 2006 e sul riesame, compiuto dalla stessa Commissione, dell´andamento delle riforme a livello di Ue nel contesto del programma comunitario di Lisbona (si veda Ip/o6/1470 e Memo/06/399). La relazione fa un quadro più positivo rispetto agli ultimi anni poiché le riforme iniziano a dare frutti. Ma essa ribadisce che le riforme sono ancora in fase iniziale e dovranno essere realizzate appieno se si vuole avere un impatto economico duraturo. Essa attira anche l´attenzione sull´interdipendenza tra le economie dell´Ue e sul fatto che la prosperità in una di esse contribuisce a creare prosperità in tutte le altre, il che comporta che gli Stati membri che procedono più lentamente sulla via della riforma devono recuperare il ritardo e raggiungere il gruppo di punta a vantaggio di tutti. La relazione ribadisce anche il fatto che una buona resa nel futuro è funzionale a un maggiore sforzo di riforma adesso. Essa illustra che, soprattutto in molti nuovi Stati membri, il successo dipenderà anche dall´utilizzazione ottimale dei flussi provenienti dai fondi strutturali dell´Ue. Progressi in ambiti chiave Tra le conclusioni chiave della relazione si segnalano le seguenti: I progressi negli ultimi anni sono stati validi per quanto concerne l´impulso alla R&s e l´innovazione, il miglioramento del quadro normativo e il miglioramento del contesto in cui le aziende operano, soprattutto le Pmi. Si sono registrati importanti passi avanti per quanto concerne il rafforzamento della sostenibilità finanziaria grazie al fatto che i governi hanno generalmente istituito misure appropriate per migliorare le loro posizioni di bilancio e per affrontare i previsti aumenti dei costi delle pensioni e dell´assistenza sanitaria. La continuazione di queste misure e il risanamento delle finanze nel medio-lungo termine rimangono una sfida di rilievo. La scarsa concorrenza in molti mercati, soprattutto quelli dei servizi in rete, compreso quello energetico, continua a rallentare l´Europa. Nei mercati del lavoro sono state adottate delle misure. L´occupazione è in aumento e la disoccupazione cala. Il crescente consenso a favore di un approccio di "flessicurezza" alla riforma del mercato del lavoro costituisce uno sviluppo estremamente positivo. Ma deve essere ancora tradotto pienamente in azione. L´ue non procede abbastanza celermente per poter affrontare il duplice problema di mercati del lavoro rigidi che rallentano la competitività e della "segmentazione" tra lavoratori con contratti a tempo indeterminato che godono di un´elevata protezione del posto di lavoro e quelli che lavorano con contratti a tempo determinato con poca o punta sicurezza o scarse possibilità di averne. Seguito dato al Consiglio europeo di primavera del 2006 - La relazione annuale sui progressi compiuti comprende anche un aggiornamento sul modo in cui gli Stati membri fanno fronte agli impegni formulati dai loro leader in quattro ambiti d´azione prioritari delineati nel Consiglio europeo di primavera del 2006 e basati essenzialmente su una proposta della Commissione (cfr. Ip/06/348). Per quanto concerne le conoscenze (istruzione, R&s e innovazione) la relazione dà atto del maggiore impegno che gli Stati membri dimostrano nei confronti di R&s, ma conclude che occorre un approccio maggiormente strategico nei confronti dell´innovazione, che prenda le mosse dall´accordo raggiunto dai capi di Stato e di Governo dell´Ue nel vertice informale d´ottobre a Lahti e dall´imminente creazione dell´Istituto europeo di tecnologia (cfr. Ip/06/1416). Per quanto concerne il contesto in cui operano le imprese, la relazione dà atto di un certo progresso nella creazione di sportelli unici per la creazione rapida di nuove imprese, nell´agevolazione dell´assunzione del primo dipendente e nella promozione dell´educazione all´imprenditorialità. La relazione invita il Consiglio europeo ad accordarsi sul fatto che entro il 2012 tutti gli Stati membri dovrebbero ridurre del 25% gli oneri amministrativi che gravano sulle imprese e questo in base a proposte dettagliate che la Commissione presenterà a gennaio. La relazione annuncia anche un riesame sistematico da parte della Commissione del funzionamento dei mercati di merci e servizi chiave. Per quanto concerne la "flessicurezza" sui mercati del lavoro, il terzo ambito prioritario delineato dal Consiglio europeo di primavera del 2006, i progressi registrati sinora sono alquanto limitati. La Commissione sta conducendo ora un´ampia consultazione in merito a una comunicazione da presentarsi prima dell´estate 2007 al fine di concordare un insieme di principi comuni sui quali gli Stati membri potrebbero impostare politiche di "flessicurezza" adatte alla loro situazione nazionale. Quanto al quarto ambito prioritario, l´energia e il cambiamento climatico, la relazione ribadisce i grandi costi umani ed economici del cambiamento climatico e l´importanza dei seguenti fattori: l´imminente analisi strategica della politica energetica dell´Ue; il riesame del sistema di scambio delle quote di emissione; il completamento del mercato interno dell´energia, compresa l´energia da fonti rinnovabili; nonché gli sforzi degli Stati membri, della Commissione e delle parti interessate per cambiare i comportamenti delle imprese e dei cittadini. Ulteriori particolari sull´attuazione della strategia dell´Ue in materia di crescita e occupazione, compreso il testo integrale della relazione annuale della Commissione sui progressi compiuti e dei programmi nazionali di riforma degli Stati membri come anche le loro relazioni d´attuazione possono essere reperiti all´indirizzo http://ec. Europa. Eu/growthandjobs/index_en. Htm .  
   
 

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