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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Giugno 2011
 
   
  NUOVI SAPERI PER L’AGROALIMENTARE A SETTEMBRE PARTE L’ITS DI PARMA, POLO DELLA NUOVA RETE REGIONALE DI ISTITUTI TECNICI SUPERIORI POST DIPLOMA.

 
   
  Parma, 14 giugno 2011 – Partiranno il prossimo settembre i corsi dell’Its di Parma, polo parmense della rete di Istituti tecnici superiori post-diploma che la Regione ha promosso sul territorio emiliano-romagnolo: un nuovo canale di alta formazione, non concorrenziale ma alternativo all’università, nato per formare tecnici nelle figure professionali più richieste dalle imprese. Forte dunque il legame con il mondo produttivo, oltre che con quello della ricerca. L’its del Parmense preparerà tecnici specializzati nelle nuove tecnologie per il sistema agroalimentare, nel pieno rispetto di una delle vocazioni trainanti del nostro territorio, e su questa materia sarà, come gli altri poli della rete nei rispettivi ambiti, un punto di riferimento regionale. A Parma l’Its è gestito dalla Fondazione Its “Nuove tecnologie per il made in Italy – Area agroalimentare”, composta dal Polo Scolastico Agroindustriale (Istituti superiori Galilei, Bocchialini, Solari), dall’ltis Leonardo da Vinci, dalla Provincia di Parma, dalla Camera di Commercio di Parma, da Cisita Parma srl, dalla Scuola internazionale di cucina italiana Alma, dalla Stazione sperimentale per l’industria delle conserve alimentari (Ssica), da F.lli Tanzi S.p.a. E da altre imprese agroalimentari del territorio. L’offerta formativa è stata presentata oggi: a settembre partirà il corso per “Tecnico responsabile delle produzioni e delle trasformazioni agrarie, agroalimentari e agroindustriali”, rivolto a 20 destinatari, prioritariamente periti agrari e periti industriali (ma possono essere ammessi anche diplomati ad indirizzo tecnico-scientifico). “Questa iniziativa rappresenta qualcosa che va al di là del semplice avvio di un corso di formazione, innanzitutto perché si inserisce in un percorso più ampio in cui si collocano anche la scelta della Regione di individuare Parma come polo di riferimento per tutto al’agroalimentare e la scelta della Provincia di spingere perché l’agroalimentare parmense possa stare sempre più sui mercati internazionali, crescere ed esportare”, ha detto nella presentazione di oggi in piazza della Pace il presidente della Provincia di Parma Vincenzo Bernazzoli, affiancato dagli assessori Manuela Amoretti e Giuseppe Romanini. “L’agroalimentare è la nostra salvezza, ha “tenuto” anche in questi mesi di grande difficoltà, ma non basta mantenere: occorre aumentare la qualità dei processi e dei prodotti, e da questo punto di vista formare tecnici che possano essere messi a disposizione delle imprese per aiutarle a gestire questi prodotti e questi processi in modo adeguato alle esigenze d’innovazione del mercato è un contributo forte che viene dato alla nostra economia e al nostro territorio per creare condizioni di sviluppo”, ha continuato Bernazzoli, sottolineando il gran lavoro di squadra che sta dietro l’Its: “Siamo riusciti a fare tutto in tempi strettissimi, con grande impegno e disponibilità da parte di tutti”. “A fine dicembre abbiamo costituito la Fondazione in una settimana, con tempestività ed efficienza, grazie all’abitudine a lavorare insieme”, ha confermato l’amministratore delegato di Cisita Parma Elisabetta Zini, che ha ricordato l’importante esperienza maturata già negli Ifts, i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore. “Il corso, cui accede con diploma di scuola superiore, durerà 4 semestri a partire dal prossimo settembre. La partecipazione è gratuita poiché finanziata dal Ministero della Pubblica istruzione. Le iscrizioni saranno aperte dal 1° luglio al 5 settembre: tra gli aspiranti ci sarà una selezione, proprio perché noi dobbiamo lavorare sull’eccellenza”, ha spiegato Paola Capanni, presidente della Fondazione Its e dirigente scolastico del Polo Agroindustriale. L’attività si svolgerà nelle aule didattiche e nei laboratori del Polo Agroindustriale, del Cisita Parma e della Stazione sperimentale per l’industria delle conserve alimentari. Il corso porta al conseguimento di un diploma di tecnico superiore valido su tutto il territorio nazionale e all’interno del’Unione europea. Circa il 30% del monte orario complessivo è dedicato al tirocinio in azienda e il 50% dei docenti sono figure esperte provenienti dal mondo aziendale e della ricerca. “Inizia la formazione di una nuova generazione di supertecnici. Oggi c’è bisogno di tecnici con maggiori competenze – ha osservato Eros Baroni, responsabile dell’Ufficio studi dell’Unione Parmense degli Industriali - e credo che questa sia davvero un’ottima opportunità per creare figure professionali coerenti con le esigenze delle aziende”. “Un’opportunità e una sfida: una sfida che ci sono tutte le condizioni per vincere – ha aggiunto l’assessore provinciale alle Politiche scolastiche Giuseppe Romanini - e che avrà successo se sarà davvero percepita per quello che vuole essere: una scuola d’eccellenza caratterizzata da una collaborazione stretta e virtuosa tra formazione e mondo delle imprese”. All’incontro di oggi hanno partecipato gli altri soci della Fondazione Its, Maurizio Dossena dell’Ufficio scolastico provinciale e dirigenti delle scuole medie e superiori del territorio. Il corso “Tecnico responsabile delle produzioni e delle trasformazioni agrarie, agroalimentari e agroindustriali” Il corso mira a formare tecnici superiori esperti nella programmazione e gestione dei processi produttivi e biotecnologici degli alimenti, ma anche nella risoluzione di problematiche connesse sia all’affidabilità e alla qualità dei prodotti alimentari sia agli aspetti tecnico-normativi. Il “tecnico responsabile delle produzioni e delle trasformazioni agrarie, agroalimentari e agroindustriali” presiede alla programmazione e al controllo dei processi produttivi degli alimenti; è in grado di progettare e gestire i cicli produttivi, compresi i processi biotecnologici; presiede ai controlli chimici, fisici e microbiologici; interviene in fase di impostazione e implementazione delle procedure di analisi della qualità; sovrintende ai processi di autocontrollo e ai controlli di filiera; conosce e applica normative, regole e leggi a tutela della qualità e della genuinità, segue le procedure per la certificazione dei prodotti e delle origini; promuove l’innovazione di prodotto e di processo. Gli sbocchi occupazionali sono prevalentemente nell’industria agroalimentare o in organizzazioni, consorzi, enti di ricerca pubblici e privati del settore. Www.itsparma.it/    
   
 

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