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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Giugno 2011
 
   
  I SAPORI DELLA VALLE D’AOSTA IN GIAPPONE

 
   
  L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali informa che, a seguito della partecipazione negli ultimi due anni al Salone Foodex di Tokyo nell’ambito di un’azione sinergica con la Camera Valdostana delle Imprese e delle Professioni e l’Ice-istituto per il Commercio Estero, sono stati contattati alcuni noti importatori e distributori giapponesi che, dal 15 al 19 giugno, saranno in Valle d’Aosta per un sopralluogo e per incontri con i produttori locali. Le tipologie di prodotto richieste sono vini, distillati e liquori, salumi e formaggi. I prodotti della tradizione enogastronomica valdostana saranno in seguito distribuiti presso i canali della ristorazione italiana in Giappone (oltre 11 mila i ristoranti censiti dall’Ice), presso la grande distribuzione di alta gamma (catene di gastronomie) e la piccola distribuzione specializzata. E’ da alcuni anni che la Valle d’Aosta si promuove come destinazione turistica di eccellenza in Giappone, nell’ambito di un complesso progetto pluriennale - condiviso tra partner istituzionali italiani, quali Ice, Enit e Ambasciata, e giapponesi, come ad esempio alcuni tour operator, - che in ambito istituzionale sia italiano che giapponese è stato definito come “la migliore azione di promomarketing attuata negli ultimi anni”. Recentemente, alla promozione turistica si è affiancata quella dell’enogastronomia e un certo numero di aziende valdostane del comparto agroalimentare hanno avviato rapporti commerciali con importatori e distributori giapponesi. Se la Valle d’Aosta e il Giappone, alla luce di alcune caratteristiche quali la distanza e le differenze culturali e linguistiche, potevano sembrare due realtà alquanto lontane e intangibili, oggi, grazie all’efficace azione di promozione attuata dal “sistema Valle d’Aosta”, sono diventate più vicine. Gli obiettivi prefissati erano sin dall’inizio ambiziosi: intercettare e conquistare parte dell’imponente flusso di turisti nipponici che da decenni fanno la fortuna delle maggiori stazioni turistiche alpine francesi e svizzere e “riscattare” la parte valdostana delle montagne più famose d’Europa. Da diversi anni, infatti, Francia e Svizzera promuovono il Monte Bianco, il Cervino e il Monte Rosa monopolizzandone di fatto l’immagine e, per questo motivo, agli occhi di molti turisti stranieri risultano essere montagne francesi o svizzere. Ora, grazie anche alla presenza dei turisti giapponesi in Valle d’Aosta (nel 2010 sono state oltre 8 mila le presenze di sciatori e trekker del Sol Levante), in Asia si comincia ad avere consapevolezza che il versante sud di queste cime è italiano e, più precisamente, valdostano. Il Giappone, infatti, oltre ad essere una superpotenza economica e il più occidentale di tutti i Paesi dell’Asia, da sempre è il trend maker per eccellenza di tutto il continente: ciò che ha successo in Giappone finisce per essere poi apprezzato anche in Cina, a Hong Kong, in Corea, a Taiwan, a Singapore. Conquistare una solida base d’appoggio in Giappone significa quindi, da un punto di vista strategico, garantirsi le chiavi di accesso all’Asia, l’unico Continente al mondo in cui, secondo le previsioni, la crescita economica e di tutte le tipologie di consumo si manterrà con ogni probabilità stabile nel medio-lungo periodo. E la Valle d’Aosta, oltre che essere apprezzata come destinazione turistica, comincia ora ad essere anche “gustata” sulle tavole nipponiche.  
   
 

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