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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Giugno 2011
 
   
  AGOSTINO FERRARI ESTRATEGIA DEL SIGNO (1962-2011) FUNDACIóN CULTURAL FRAX – ALTEA (SPAGNA) 17 GIUGNO 2011 – 28 AGOSTO 2011 A CURA DI MARTINA CORGNATI

 
   
  Altea (Spagna), 14 giugno 2011 - Estrategia del signo è la prima grande antologica di Agostino Ferrari in Spagna, prima occasione per ripercorrere, attraverso tappe esemplari, un itinerario che ha preso le mosse nel 1960 da un serrato confronto con Lucio Fontana, mentore e amico dell’artista milanese per il quale, da quel momento in avanti, la ricerca sul segno è divenuta cifra inconfondibile del fare creativo. Il suo percorso si è snodato in diverse stagioni coerenti ma al contempo evolutive: l’esplorazione del segno, da principio più analitica e concettuale, verso la metà degli anni Ottanta è diventata felicemente pittorica, profondamente personale e sempre “al limite” della scrittura. Le opere recenti esprimono particolari affinità elettive con la terra di Spagna, caratterizzate come sono da un uso del colore vibrante e solare. Blu, rossi e gialli squillanti fanno da sfondo a “scritture” illeggibili che testimoniano un’ininterrotta frequentazione e un dialogo costante con i diversi protagonisti dell’intensa stagione informale: in particolare Antoni Tàpies, le cui Calli-grafies dei primi anni Settanta sono direttamente evocate dai Palinsesti di Ferrari. Ma è soprattutto l’originale impiego della sabbia, così simbolicamente ed esplicitamente evocativo del Mediterraneo quale luogo d’incontro di popoli e culture, a rendere Altea sede ideale di una mostra che ripercorre tutti momenti più rappresentativi dell’opera del grande maestro italiano. La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue (italiano e spagnolo) pubblicato per l’occasione da Giancarlo Politi Editore, con testi di Martina Corgnati, nota studiosa d’arte contemporanea docente titolare di Storia dell’Arte all’Accademia Albertina di Torino, e di Ugo Volli, semiologo di fama internazionale e professore ordinario di Semiotica del Testo all’Università di Torino. Agostino Ferrari nasce a Milano nel 1938. Nel 1959 inizia l’attività di pittore. Nel 1962 con i pittori Arturo Vermi, Angelo Verga, Ettore Sordini, Ugo La Pietra e il poeta Alberto Lùcia fonda il Gruppo del Cenobio, che lascia una traccia importante: è l’inizio della ricerca sul segno, filo conduttore di tutta la sua opera. Nel 1963 il segno si tramuta in una vera e propria scrittura. Nel 1964-1965, a New York, conosce l’ambiente della pop art e artisti come Lichtenstein, Rauschenberg, Jasper Johns, Billy Apple. Tra il 1966 e il 1967 inizia il ciclo del “Teatro del Segno”. Nei primi anni ‘70 si concentra su altri due elementi essenziali: colore e forma. Nel 1974 presenta la serie “Segno-forma-colore” al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. Nel 1975 realizza un’opera di grandi dimensioni: l’Autoritratto – che indaga la sua relazione psicologica con i colori – cui segue la sintesi costituita dall’Alfabeto. A partire dal 1978 il segno ritorna a predominare, sviluppandosi nei cicli “Eventi”, “Segno ravvicinato”, “Maternità”, “Oltre la Soglia” e “Interno-esterno. Nel 2005 viene invitato a esporre alla Quadriennale di Roma.  
   
 

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