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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Giugno 2011
 
   
  PARMA: “IL FUTURO HA BISOGNO DI TUTTE LE ENERGIE” SIGLATO IN PROVINCIA L’ACCORDO PER IL LAVORO E LO SVILUPPO. DUE MILIONI DI EURO L’INVESTIMENTO

 
   
  Parma, 13 giugno 2011 - Guardare al futuro aiutando l’innovazione e il rafforzamento delle imprese sui mercati internazionali e, allo stesso tempo, continuare a sostenere le persone messe in difficoltà dalla crisi e la qualità del lavoro. E’ questa la linea dettata con l’“Accordo provinciale per il lavoro e lo sviluppo” sottoscritto ieri in Provincia da istituzioni, enti e rappresentanti delle imprese e dei lavoratori. Diciotto soggetti che hanno siglato un patto per il territorio, un’azione unitaria le cui finalità sono il sostegno dell’innovazione, del lavoro, del patrimonio di sapere e qualità professionale, che movimenterà complessivamente per il 2011 quasi 2 milioni di euro, grazie a un contributo di Fondazione Cariparma di 800 mila euro. “E’ una iniziativa articolata che prende le mosse dal pacchetto attivato negli ultimi due anni per tamponare la crisi e limitare i danni. Non è ancora finita, dei 3000 posti di lavoro persi ne abbiamo recuperato fino ad ora 1600 - ha affermato Vincenzo Bernazzoli - La crisi ha chiuso una fase e bisogna costruirne una nuova per il Paese per il territorio perché non viviamo di rendita. Il fatto nuovo dell’azione che mettiamo in campo è che alza lo sguardo per costruire una prospettiva futura”. “Dare uno sviluppo al territorio è anche una nostra finalità e caratterizza la nostra azione” ha detto il presidente di Fondazione Cariparma Carlo Gabbi che ha fatto una raccomandazione “in un momento di difficoltà economica come questo, di ristrettezza di risorse, occorre riflettere sulle modalità con cui individuare le iniziative prioritarie”. “Bisogna interrogarsi sulla tipologia della crisi che arriva al principio di un secolo che vedrà grandi trasformazioni – ha commentato il presidente della Camera di Commercio di Parma Andrea Zanlari –intervenire in questo modo vuol dire dare una risposta di discontinuità mantenendo la nostra storia, quello che altri territori hanno perso”. “Abbiamo pensato prima di tutto ai giovani, alle donne in rientro nel mercato del lavoro, a chi ha più di 45 anni con problemi di ricollocazione. E alle imprese il cui ruolo è importante in quasi tutte le misure – ha spiegato l’assessore provinciale al Lavoro Manuela Amoretti. “Questo patto lega persone e imprese in un momento importante e siamo impegnati a rendere disponibili queste opportunità in modo celere” ha concluso il vicepresidente della Provincia Pier Luigi Ferrari. Diversi gli interventi che hanno preceduto la firma. Per il vicepresidente di Upi Roberto Catelli, che ha espresso l’apprezzamento per l’iniziativa, “la crisi ha evidenziato che dobbiamo rinnovare il modo di condurre le imprese”. La segretaria provinciale di Cgil Federica Maestri ha sottolineato “Il valore del metodo concertativo utilizzato dalla Provincia ha dato ottimi risultati e permesso di rendere migliore la condizione delle persone del territorio”. “La dimostrazione – secondo il presidente di Ascom Ugo Margini – che se le cose vengono gestite insieme i risultati si hanno senza sprechi di risorse”. “Grazie alla caparbietà della Provincia compiamo un ulteriore passo di un percorso che stiamo facendo da tempo” ha osservato il segretario provinciale Uil Mario Miano. “ Si apre una fase in cui al centro ci saranno le persone e le imprese ed è quello che stiamo facendo” ha detto Giovanni Mora a nome delle tre organizzazioni cooperative. “Con questo pacchetto si è data una risposta ad esigenze che anche noi avevamo evidenziato” ha affermato Gualtiero Ghirardi presidente di Cna che ha proposto, nel caso di rimodulazione delle risorse, un ulteriore intervento sul credito “che resta un problema per le piccole imprese”. “La Provincia è riuscita con queste iniziativa a favore del lavoro e dell’impresa a non sostituirsi ma a mettere in rete i soggetti. Forse la crisi sta facendoci tirare fuori il meglio” ha commentato Federico Ghillani segretario provinciale Cisl. Alla firma erano presenti i sindaci Diego Rossi (Borgotaro), il presidente della Comunità Montana delle Valli del Taro e del Ceno Luigi Bassi, il vicepresidente dell’Unione comuni montagna est Claudio Moretti, il direttore di Upi Cesare Azzali, Clementino Gabbi per Apla, Vittorio Zanlari per Gia, il presidente di Confcooperative Paolo Bandini e il direttore di Confesercenti Luca Vedrini. Le sei misure che la Provincia si è impegnata ad attivare. Azioni di microcredito e di anticipazione sociale (dall’8 luglio) - E’ una iniziativa rivolta alle persone beneficiarie e non di ammortizzatori sociali. Il servizio di microcredito, prevede l’erogazione di massimo 500 euro mensili per 5 mesi, a lavoratori e lavoratrici residenti in Provincia di Parma, che hanno perso un lavoro o che dipendano da aziende in ristrutturazione. Requisito per l’accesso è essere (tranne che per i lavoratori sospesi) alla ricerca attiva di lavoro. La somma dovrà essere restituita alla Provincia in rate mensili entro un periodo di quattro anni. Nel caso del servizio di anticipazione sociale, si tratta di un versamento anticipato (in attesa che arrivi quello dell’Inps) al lavoratore a cura della Provincia, delle indennità di Cigs, mobilità, disoccupazione, anche in deroga. E’ una misura già sperimentata nei pacchetti anticrisi degli anni precedenti e utile per evitare che i lavoratori colpiti da crisi aziendali e in condizione di disoccupazione, non abbiano alcuna fonte di sostegno economico. Indennità di frequenza (dal 1 luglio) - Si tratta di indennità di frequenza per la partecipazione a tirocini in azienda per persone alla ricerca di lavoro e senza ammortizzatore sociale, per un importo di 400.000 euro finanziati da Fondazione Cariparma. L’iniziativa include tutti coloro che hanno concluso corsi Help for Job, persone adulte over45; persone – prevalentemente donne- in rientro nel mercato del lavoro dopo almeno un anno di fuoriuscita per problemi di conciliazione; giovani under 29 anni con difficoltà di ingresso nel mercato del lavoro. Progetto Help for Job per la riqualificazione professionale (a fine anno i corsi) - Il progetto ripropone un’iniziativa di corsi di formazione al lavoro finalizzati al conseguimento di una nuova qualifica professionale relativa a profili strategici per il mercato del lavoro locale. Tali profili verranno individuati dal Tavolo Operativo partecipato dalle parti sociali. Il finanziamento di 500.000 euro (Fondo Sociale Europeo) include anche l’indennità di frequenza (una quota di indennità corrispondente alla somma di 60.000 euro sarà posta a disposizione da risorse della Fondazione Cariparma). Al termine dei corsi, gli allievi potranno svolgere inoltre tirocini formativi e di orientamento professionale promossi dai Centri per l’Impiego, della durata di tre mesi. Progetti di pubblica utilità negli Uffici giudiziari di Parma - Sulla base della prima sperimentazione, che si concluderà a settembre, si procederà in estate alla pubblicazione di un apposito bando, attraverso cui saranno selezionati lavoratori in mobilità che opereranno presso gli Uffici Giudiziari, in attività di carattere amministrativo e segretariale e percependo un’integrazione al reddito corrispondente ad un massimo di 350 euro mensili. Per l’attivazione di tali progetti verrà messa a disposizione una somma di 100.000 euro proveniente dal contributo di Fondazione Cariparma. Ricollocazione per persone difficoltà di reinserimento (dalla metà di settembre) - Un servizio specialistico di outplacement verrà messo a disposizione grazie al finanziamento di 300.000 euro (Fondo Sociale Europeo, asse 2)- Destinatari 250 utenti dei centri per l’impiego di cui almeno il 40% over45 e i restanti posti a persone disoccupate, iscritte allo stato di disoccupazione da almeno 6 mesi, con particolari difficoltà di reinserimento. Innovazione contro la crisi (dal 1 settembre) Mirati alla qualificazione e rilancio del sistema produttivo locale, verranno attivati con procedura Just in time: a) interventi di formazione continua, per lavoratori reintegrati in azienda dopo un periodo di crisi, e per imprese che decidono di rilanciare il ciclo produttivo attraverso innovazioni strategiche, un nuovo piano industriale e accordi sindacali specifici; b) interventi formativi finalizzati all’innovazione d’impresa, a favore di aziende che intendono modificare il proprio assetto produttivo, il posizionamento sui mercati internazionali, o investire nella qualificazione del personale; Tale area di intervento verrà finanziata dal Fondo Sociale Europeo (Asse Adattabilità) per una somma di 300.000 euro. Oltre a prevedere un’apposita campagna informativa sulle nuove misure per il 2011, continueranno a cadenza trimestrale le analisi e diffusione dei dati congiunturali (ingressi ed esuberi) dell’Osservatorio provinciale del mercato del lavoro. La Provincia di Parma sottoporrà ai partner dell’accordo una verifica periodica dell’effettiva spesa delle azioni, in modo da procedere a una eventuale riallocazione di risorse. L’accordo impegna le associazioni delle imprese e la Cciaa, a favorire i processi di ricollocazione delle persone che perdono il lavoro a seguito della crisi, anche attraverso segnalazioni tempestive di posti vacanti e necessità aziendali. Le organizzazioni sindacali svolgeranno attività di informazione verso i lavoratori e le lavoratrici sulle opportunità previste dall’accordo, anche con i servizi dei rispettivi Patronati e Caf. Un compito informativo sarà svolto anche dai Comuni capo distretto e dalle Comunità montane, impegnati a promuovere incontri a livello distrettuale, fra le Amministrazioni locali ai fini della condivisione e coordinamento degli interventi. I sottoscrittori: Provincia di Parma, Camera di Commercio, i Comuni capo distretto Fidenza. Langhirano, Borgotaro, la Comunità Montana delle Valli del Taro, l’Unione comuni montagna est, Upi, Cna, Confartigianato Apla, Gia, Confcooperative, Legacoop, Ascom, Confesercenti, Cgil, Cisl e Uil.  
   
 

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