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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Giugno 2011
 
   
  PARMENSE: UN TORRENTE D’ACQUA E FANGO SUI BOSCHI DI CARREGA NUBIFRAGIO FRA I COMUNI DI SALA BAGANZA, COLLECCHIO E FORNOVO.

 
   
   Parma, 14 giugno 2011 – Già entrando a Sala Baganza il 12 giugno si aveva la netta percezione di quello che l’acqua piovuta nel pomeriggio del giorno prima ha provocato. C’è gente ovunque che lavora e asciuga i cortili e i garage, le auto, le stanze al piano terra: 40 ml che si sono abbattuti violentemente in un’ora e mezza nella zona alta del Parco dei Boschi di Carrega, fra i comuni di Sala Baganza, Collecchio e Fornovo dove nascono i corsi d’acqua Scodogna, Rio Ginestra e Sporzana. Soprattutto la loro esondazione, a cui è seguita anche quella di canali minori, ha sconvolto tutto quanto c’era intorno e causato la morte di una persona di 62 anni, che per proteggersi dall’acqua si era rifugiato nel garage. Più fortuna l’ha avuta Romano Cagna travolto nella propria auto e preso per un braccio mentre affondava nella melma da Paolo Mamiani che abita lì accanto. Il presidente della Provincia di Parma Vincenzo Bernazzoli ricorda questo atto di grande generosità, compiuto nel momento della piena, così drammatico come racconteranno più tardi le persone che si sono trovate a viverlo. Ne parla al tavolo di crisi convocato questa mattina nel Municipio di Sala Baganza, alla presenza del Prefetto di Parma Luigi Viana, per fare subito il punto dell’accaduto e effettuare un sopralluogo nelle zone più colpite. Ci sono Demetrio Egidi responsabile dell’Agenzia regionale della Protezione civile accompagnato da Maurizio Mainetti responsabile delle emergenze e i sindaci di Sala Baganza Cristina Merusi, di Collecchio Paolo Bianchi, e Fornovo Emanuela Grenti. Tanti gli assessori delle giunte dei comuni con quello provinciale Andrea Fellini che ha seguito con il dirigente della Provincia Gabriele Alifraco, fin da ieri tutte le operazioni di Protezione Civile e coordinato gli interventi con l’Unità di crisi aperta già in serata. Il primo pensiero delle autorità al Tavolo va a familiari della vittima a cui vengono indirizzate le condoglianze, poi il Presidente Bernazzoli fornisce un primo elenco sulla situazione: 400 fabbricati allagati di cui la maggioranza abitazioni ma anche diverse unità produttive, 2 case protette con l’acqua che è entrata nei piani bassi, da 3 a 5 le strade comunali ancora interrotte mentre sulle provinciali si può transitare. Dei ponti danneggiati due in particolare preoccupano, quello di Talignano a lato dell’omonima osteria e più a valle quello vicino alla Corte di Giarola. “Complessivamente sono una novantina le persone che da ieri pomeriggio e nel corso della notte sono intervenute – ricorda Bernazzoli - ci sono state frane, sradicamenti, tante esondazioni”. Un apprezzamento alla “tempestività e massività con cui si è agito” è venuto dal prefetto Viana che ha ricordato l’impegno nella notte dei Vigili del fuoco e delle forze dell’ordine intervenuti per tamponare le emergenze e mettere in sicurezza le situazioni a rischio. Ormai il copione è lo stesso, esattamente come un anno fa a Fontanellato e Busseto. Tanta acqua, troppo in fretta che porta via accumulando tutto quello che incontra. In quelle zone grazie a un finanziamento della regione si procederà con un intervento strutturale per dotare il cavo Ramazzone di casse di espansione, ma oggi la situazione economica è a dir poco drammatica. “Il quadro sia nazionale che regionale dopo provvedimenti discutibili come il mille proroghe, ci rende molto difficile dare riscontro ai danni dei privati mentre sul versante delle strutture pubbliche siamo disponibili a esaminare le criticità che si sono venute a creare” dice Egidi che conferma l’impegno per le somme urgenze e la messa in sicurezza. Ma per la conta dei danni che si farà più precisa nei prossimi giorni, già di ipotizza ammonta decine di milioni di euro. Ozzano e Gaiano, segnala il sindaco Bianchi le frazioni più colpite nella zona di Collecchio dove ieri si è anche dovuta chiudere la tangenziale e molte le attività produttive coinvolte. C’è anche una famiglia di anziati che momentaneamente è stata portata alla casa protetta essendo la loro abitazione allagata. Un’altrra l’hanno segnalata al sindaco Mersusi di Sala Baganza il cui centro storico è stato stravolto dall’acqua che si è pure portata via un muro del giardino storico della rocca. A Fornovo, da dove ieri è partita la prima segnalazione per una frana su una strada, sono esondati tutti i rii, sottolinea il sindaco Grenti che condivide con la collega Merusi la zona più colpita: Cafragna e Talignano. Il sopralluogo si svolgerà lì, incontrando il “sopravvissuto” Cagna, gli abitanti delle case devastate dalla piena dello Scodogna, gli esercenti dell’osteria di Cafragna che si sono salvati in piedi su un tavolo del ristorante. Tanti sono al lavoro per cercare di rimediare quello che è possibile anche se l’acqua lungo questa strada che sembra essere esplosa in tanti punti, ha fatto un vero scempio di mobili, cose care, auto e campi. E il pensiero va alla notte, perché le pre4visioni indicano che arriverà altra pioggia.  
   
 

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