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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Giugno 2011
 
   
  VERTENZA TERNI: AREA DI CRISI COMPLESSA NECESSITA DI STRUMENTI ADEGUATI PER RILANCIO E SVILUPPO”

 
   
  Perugia,15 giugno 2011- “Le politiche di rilancio e di sviluppo per l’area di Terni vanno calibrate tenendo conto che si tratta di un’area di crisi complessa e che pertanto richiede strumenti adeguati che coinvolgano, accanto a quello regionale, anche il livello nazionale ed europeo per il superamento della crisi”: lo ha detto l’assessore regionale allo sviluppo economico, Gianluca Rossi, commentando quanto emerso nel corso degli “stati generali” della città sulla “vertenza Terni” che si sono tenuti ieri a Palazzo Gazzoli. Per l’assessore le vicende relative alla Thyssen Krupp ed alle imprese localizzate nell’area del Polo Chimico ternano, tra cui Lyondell Basell e Maraklon, testimoniano “la difficoltà di un modello industriale di tipo tradizionale nei settori base e richiedono strategie innovative di diplomazia economica e di politica industriale”. L’aggiornamento del Patto di territorio, sottoscritto nel 2005 tra Regione Umbria, Mise e Mur per lo sviluppo del territorio di Terni-narni, offrirà – secondo l’assessore - una cornice giuridica e programmatica funzionale alla visione dello sviluppo dell’area e dell’intera Umbria. Ciò i un quadro di politica industriale che punta su obiettivi di crescita condivisi, politiche adeguate, strumenti e risorse finanziarie, soprattutto rivolti allo sviluppo e al consolidamento nell’area di leadership tecnologiche e produttive su “driver” dei materiali e delle tecnologie innovative, della chimica verde e delle energie rinnovabili. Sostenere il processo di crescita e la diversificazione dell’industria di base sui nuovi “driver” dello sviluppo, potenziare il sistema di ricerca, sviluppo ed innovazione in modo coerente con la vocazione industriale dell’area, infrastrutturare il territorio in coerenza con i fabbisogni del sistema produttivo e promuovere e qualificare il capitale umano sono per l’assessore gli assi d’intervento su cui avviare il percorso di aggiornamento del Patto di territorio ed orientare le scelte di politica industriale. Un accordo di programma con il governo nazionale dovrebbe – per Rossi - rappresentare la premessa per la reindustralizzazione del Polo chimico ternano in direzione della chimica verde. Le misure e azioni a ciò indirizzate possono contare su risorse consistenti, a cominciare da una ipotetica disponibilità di aiuti regionali per 10 milioni di euro a cui va ad aggiungersi il possibile reimpiego nell’ambito di un nuovo bando Dtu, di risorse del Mur dai 3 ai 6 milioni di euro derivanti da economie sull’attuazione dei bandi precedenti. Altrettante risorse potrebbero esser reperite dal Fondo Italiani di Investimento per la partecipazione al capitale di ipotetiche New.co nell’ambito del costituendo Fondo regionale e da interventi diretti sul capitale da parte di Gepafin nell’ambito di del fondo di “ingegneria finanziaria” del Por Fesr. Ulteriori disponibilità per l’adeguamento della dotazione infrastrutturale del Polo chimico finalizzata a favorire l’insediamento di nuove imprese, potrebbero essere utilizzate nell’ambito dell’avvenuta procedura di assegnazione del compendio Bosco. C’è inoltre l’obiettivo – ha annunciato Rossi - di attivare nell’ambito del “pacchetto green” del Piano straordinario per la crescita e per l’occupazione di prossima approvazione regionale, un’apposita misura di incentivazione agli investimenti delle imprese che intendono realizzare prodotti e componenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e per il risparmio energetico, per un importo stimato per il bando di 6 milioni di euro. Relativamente agli altri progetti chiave previsti dal Patto – ha ricordato Rossi - c’è stata una prima assegnazione di 1 milione 600 mila euro per lo sviluppo del Polo d’innovazione sui materiali speciali e micro e nano tecnologie a cui seguirà, nei prossimi due anni, l’assegnazione di risorse tra i 3 e i 6 milioni di euro nell’ambito della linee di ricerca e di integrazione tra Centri, Poli e Università. Nell’affrontare il tema delle infrastrutture per lo sviluppo del sistema produttivo, l’assessore ha sottolineato la necessità di selezionare obiettivi e risorse su poche rilevanti questioni di carattere strategico. In questo quadro si colloca il completamento del sistema logistico territoriale, con l’entrata in funzione della Piastra logistica di Terni, per la quale sono disponibili risorse per 20 milioni 600 mila euro, ed il completamento del corridoio intermodale Orte Civitavecchia. Relativamente allo sviluppare del capitale umano Rossi ha infine ricordato che, fra le misure previste 2 milioni di euro verranno stanziati per assegni di ricerca ed altre iniziative di alta formazione e circa 1 milione di euro, derivanti da fonti comunitarie e regionali nell’ambito del progetto “Cofund” che vede l’Umbria quale unica regione ammessa, per favorire la mobilità internazionale di ricercatori, studenti e dottorandi.  
   
 

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