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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Giugno 2011
 
   
  ALLUVIONE VENETO, ZAIA: CHIESTA A SINDACI VALIDAZIONE DEFINITIVA DATI GIÀ COMUNICATI, POI ACCONTI

 
   
   Venezia, 15 giugno 2011 - “Ho chiesto ai Comuni alluvionati che mi certifichino per l’ultima volta i dati relativi alle dichiarazioni di danno presentate. In settimana concluderemo gli incontri con istituzioni e cittadini sul territorio per spiegare lo stato della situazione e i contenuti dell’ultima ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri. E’ mia intenzione arrivare se possibile entro fine giungo a ordinanza che fissa i tetti di contributo, per poi procedere all’erogazione di un acconto pari alla metà dello stesso e attivare i meccanismi per la liquidazione definitiva”. Lo ha ribadito ieri il presidente del Veneto Luca Zaia, intervenendo sulla questione in occasione del consueto Punto Stampa al termine della seduta settimanale della Giunta regionale. Il contributo può arrivare per i privati ad un massimo di 30 mila euro per i beni mobili e altrettanto per gli edifici, mentre per le imprese è compensabile il 30 per cento del valore delle scorte, il 75 per cento del valore di macchinari e mezzi d’opera; per arredi e veicoli è stato posto il tetto di 30 mila euro. Finora su 109 milioni dati ai Comuni in acconto, solo poco più di 38 risultano erogati, ma perché Comuni non potevano pagare gli arredi a causa della soglia minima di valore di mille euro per ciascun bene perduto. “Partito il treno di tetti, il resto – ha fatto presente Zaia – è questione di ricevute, fatture e pratiche, raccogliere le carte e fare i conti. I Comuni dal canto loro dovranno validare le ricevute e stabilire la congruità delle spese”. “Chiedo una cortesia ai media – ha concluso Zaia – non tacete nulla dell’alluvione, ma se affrontate casi specifici, partite da un nome e un cognome e discutiamone assieme: sentite me o qualche tecnico del Commissariato per il superamento dell’emergenza. Ci sono diversi aspetti da considerare, specie in situazioni particolari. Ci sono tantissime persone da aiutare, vogliamo e dobbiamo farlo, ma per questo bisogna che i furbetti vengano colpiti. Le situazioni anomale sono passate d’ufficio alla Guardia di Finanza, perché ricordo a tutti che stiamo parlando di soldi pubblici”.  
   
 

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