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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Dicembre 2006
 
   
  PRESIEDUTO DALL’ASSESSORE ALLE POLITICHE PER LA SALUTE REMO ANDREOLLI INSEDIATO IERI A TRENTO IL COMITATO SCIENTIFICO PER LA RICERCA SANITARIA FINALIZZATA

 
   
  Trento, 13 dicembre 2006 – Si è insediato nel pomeriggio di ieri, presieduto dall’assessore alle politiche per la salute Remo Andreolli, il Comitato scientifico per la ricerca finalizzata in provincia di Trento. Tra i principali compiti del comitato la predisposizione della proposta del programma di ricerca sanitaria finalizzata da proporre alla Giunta provinciale per la sua approvazione e per il relativo finanziamento a carico del Fondo sanitario provinciale e la definizione del bando annuale per la ricerca sanitaria finalizzata, bando che dovrà contenere tutti gli elementi utili per consentire una equa e diffusa partecipazione da parte di tutti i professionisti sanitari, la valorizzazione della coerenza con la programmazione sanitaria, la definizione dell’impatto sul miglioramento della salute dei cittadini, la definizione dell’impatto sul miglioramento della qualità dell’assistenza sanitaria erogata, l’integrazione fra livelli di assistenza e la multiprofessionalità, l’estensione delle partnership, il coinvolgimento prioritario dell’Università di Trento e degli Istituti di ricerca operanti sul territorio provinciale nonché le imprese locali. Ulteriore compito dell’organismo è la verifica dei risultati finali dei progetti finanziati, il loro impatto sulla realtà locale e l’eventuale loro trasferimento ed applicazione in altre realtà affini. Con il termine di “ricerca finalizzata” si intende quel tipo di ricerca che viene svolto allo scopo di trovare soluzioni pratiche e specifiche applicabili al sistema sanitario. In relazione alla ricerca sanitaria, il documento “Linee guida programmatiche di legislatura in materia di politiche per la salute”, approvate dalla Giunta provinciale nel novembre 2004, dichiara che la ricerca sanitaria e medica costituisce e costituirà, negli obiettivi della Giunta provinciale, specifico campo di approfondimento e di interesse, anche attraverso l’individuazione di risorse finanziarie appositamente dedicate. Il documento motivava l’opportunità di attivare un programma di ricerca finalizzata sanitaria al fine di consentire ai professionisti che operano all’interno del sistema sanitario di confrontarsi con altre realtà sanitarie di alto livello superando qualsiasi resistenza in termini di autoreferenzialità del sistema sanitario provinciale, e di inserirsi in processi innovativi di ampio respiro, aprendosi al confronto con le nuove frontiere della prevenzione, della cura e della riabilitazione. In questa logica i professionisti della salute sono chiamati a dare un appropriato contributo secondo il duplice approccio proprio della ricerca con le sue regole (scientifiche e di finanziamento) e le sue sensibilità etiche, nonché quello dell’assistenza che dovrà beneficiare solamente di quei risultati della ricerca che hanno maggiore probabilità di determinare un guadagno in salute delle persone e della comunità a costi sostenibili. Al fine di studiare, definire e implementare una strategia complessiva per lo sviluppo della ricerca sanitaria in provincia di Trento in tutti i suoi aspetti e secondo gli indirizzi dati, la Giunta provinciale ha approvato nel marzo di quest’anno (delibera n. 434 del 13 marzo 2006) l’Atto di indirizzo per lo sviluppo delle attività di ricerca sanitaria finalizzata in provincia di Trento”. Le principali caratteristiche del programma sono: 1. Il coinvolgimento di tutte le componenti del sistema sanitario provinciale (ospedale e territorio) 2. Il coinvolgimento di tutto il personale sanitario (professionisti della salute medici e non medici) 3. L’attribuzione all’Azienda provinciale per i servizi sanitari di specifiche competenze in materia di ricerca sanitaria finalizzata da esplicare anche attraverso l’attivazione di uno specifico nucleo con il compito di supportare i professionisti della salute, dipendenti dall’Azienda stessa, nell´attività di ricerca attraverso: la definizione di studi clinici e lo svolgimento delle attività operative correlate; il sostegno, il coordinamento dell’attività e l’elaborazione delle informazioni cliniche ed epidemiologiche; il supporto alla Commissione per le sperimentazioni cliniche che opera presso l’Azienda provinciale per i servizi sanitari; le interazioni, prioritariamente, con l’Università di Trento e Istituti di ricerca operanti sul territorio provinciale per lo sviluppo di iniziative comuni. 4. Il coinvolgimento nelle iniziative di ricerca delle Scuole superiori di formazione sanitaria. 5. L’attribuzione alla Scuola di Formazione specifica in Medicina generale, attualmente gestita in convenzione con l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, di specifiche competenze in materia di ricerca sanitaria finalizzata da esplicare anche attraverso l’individuazione di risorse umane - in possesso di documentate competenze in materia di metodologia della ricerca e ricerca epidemiologica - in grado di supportare nell´attività di ricerca i medici di medicina generale, i medici coordinatori delle Rsa ed i pediatri di libera scelta che operano sul territorio della provincia di Trento. Il Comitato scientifico che è stato insediato oggi è così composto: Remo Andreolli, assessore alle Politiche per la salute della Provincia autonoma di Trento, con funzioni di presidente; Gianluca Salvatori, assessore provinciale alla Programmazione, Ricerca e Innovazione della Provincia autonoma di Trento; Carlo Favaretti, direttore generale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari; Andrea Zanotti, presidente dell’Istituto Trentino di Cultura; Davide Bassi, rettore dell’Università degli Studi di Trento; Andrea Segatta, dirigente generale del Dipartimento Politiche sanitarie della Provincia autonoma di Trento; Diego Loner, dirigente generale del Dipartimento Programmazione, ricerca e innovazione della Provincia autonoma di Trento; Giovanni Martini, dirigente del Servizio Innovazione e formazione per la salute della Provincia autonoma di Trento; Giuseppe Zumiani, presidente dell’Ordine dei Medici, Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Trento; Luisa Zappini, presidente del Collegio Ipasvi della provincia di Trento; Fabrizio Valcanover, direttore della Scuola di formazione specifica in medicina generale; Tiziano Vecchiato, direttore scientifico della Fondazione Zancan di Padova, in qualità di esperto; Carlo Calandra Buonaura, professore presso la Facoltà di Scienze dell’Università di Modena, presidente del Comitato tecnico-scientifico per la ricerca e l’innovazione, anche in qualità di esperto; Enzo Galligioni e Maurizio Amichetti in rappresentanza delle Associazioni o Fondazioni nel cui statuto si preveda la promozione e/o il finanziamento di iniziative di ricerca sanitaria finalizzata; Diego Conforti, funzionario del Servizio Innovazione e formazione per la salute della Provincia autonoma di Trento che svolgerà anche funzioni di segretario. Presso l’Assessorato alle Politiche per la salute verrà altresì costituita una Commissione per la valutazione dei progetti di ricerca sanitaria finalizzata che verranno presentati a seguito dell’emissione del bando di concorso. Tale commissione formulerà la graduatoria per il finanziamento dei singoli progetti nel rispetto di criteri e modalità che saranno disposti in apposito regolamento, definito dalla stessa commissione. Alla commissione per la valutazione spetta altresì il monitoraggio relativo all’andamento dei progetti finanziati, con la possibilità di fornire ai promotori supporto tecnico scientifico durante la realizzazione del progetto. Il programma di Rsf sarà finanziato a carico del Fondo sanitario provinciale a partire dall’anno 2007 per tre anni e per un importo pari a 500. 000 euro annui.  
   
 

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