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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Dicembre 2006
 
   
  LA COMMISSIONE VALUTA I PROGRESSI DEL PROGRAMMA DI RIFORMA ITALIANO PER RILANCIARE LA CRESCITA E L´OCCUPAZIONE

 
   
   Bruxelles, 13 dicembre 2007 - Secondo un´analisi della Commissione europea pubblicata ieri, l´attuazione del programma di riforma per la crescita e l´occupazione varato dall´Italia ha compiuto finora buoni passi avanti. L´analisi rientra nella relazione annuale della Commissione sullo stato di avanzamento della strategia di Lisbona per la crescita e l´occupazione che sarà presentata a marzo 2007 al Consiglio europeo di primavera. In tale occasione, i capi di Stato e di governo dell´Ue saranno invitati ad adottare formalmente le raccomandazioni intese ad aiutare i singoli Stati membri, in modo tale che essi possano decidere insieme i provvedimenti che ognuno deve adottare. Secondo la Commissione, rispetto al programma nazionale di riforma dello scorso anno, il rapporto sullo stato di attuazione presentato dall´Italia ad ottobre 2006 illustra una strategia più chiara, che abbraccia tutti i settori di intervento con le rispettive sinergie, secondo un approccio più ambizioso. I progressi più sostanziali si registrano sul versante microeconomico. Quanto alle strategie e ai provvedimenti sul fronte macroeconomico, essi risultano in generale adeguati ma tutto dipende dalla loro attuazione. La politica occupazionale necessita di essere potenziata in determinati settori chiave, mentre per gli impegni assunti in occasione del Consiglio di primavera 2006, si registrano progressi alterni. Tra i punti di forza della riforma italiana individuati dalla Commissione vi sono: i provvedimenti volti a potenziare la competitività delle libere professioni e di altri servizi; gli sforzi per un impiego più esteso delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione; le misure per un maggior coordinamento degli interventi intesi a migliorare il clima commerciale. La Commissione raccomanda all´Italia di: perseguire una politica rigorosa di risanamento fiscale, in modo che il rapporto debito pubblico/Pil cominci a diminuire, e dare piena attuazione alle riforme pensionistiche, nell´intento di garantire la sostenibilità a lungo termine dei conti pubblici; proseguire sulla strada delle riforme recentemente annunciate al fine di accrescere la competitività nei mercati dei prodotti e dei servizi; ridurre le disparità regionali in materia di occupazione combattendo il lavoro irregolare, potenziando i servizi per la prima infanzia e garantendo l´efficienza dei servizi per l´occupazione su tutto il territorio nazionale; mettere a punto una strategia globale di apprendimento continuo e migliorare la qualità della istruzione garantendone l´adeguatezza al mercato del lavoro. Secondo la Commissione, è inoltre importante che l´Italia concentri gli sforzi in materia di: ricerca e sviluppo, dove, malgrado gli sviluppi positivi in specifici campi, la strategia rimane nell´insieme incompleta; provvedimenti efficaci volti ad una maggiore sostenibilità dei servizi sanitari e che ne garantiscano la qualità e l´accessibilità; attuazione dei piani di ristrutturazione infrastrutturale; istituzione di un sistema globale di valutazione d´impatto della normativa proposta. Contesto - La strategia di Lisbona per la crescita e l´occupazione dell´Ue è intesa a riformare le economie comunitarie al fine di garantire prosperità, equità e sostenibilità ambientale per il futuro. L´idea è di fare in modo che l´Europa sia capace di cogliere le opportunità offerte dalla globalizzazione e sappia far fronte ai cambiamenti demografici che, nelle società europee, vedono aumentare la popolazione più anziana e diminuire quella più giovane in età lavorativa. Nell´autunno 2005, tutti gli Stati membri hanno approntato programmi nazionali di riforma; la Commissione ne ha stimato i punti di forza e le carenze in occasione di una prima valutazione, a gennaio 2006, nell´ambito della relazione annuale sullo stato di avanzamento dei lavori. In questa prima fase, la Commissione ha proposto inoltre agli Stati membri di assumere una serie di impegni decisi al fine di potenziare il processo riformatore in quattro settori prioritari: conoscenza (istruzione, R&s e innovazione); liberare il potenziale delle imprese, in particolare le Pmi; innalzare il livello occupazionale; energia. Questi impegni hanno ricevuto il consenso dei leader comunitari in occasione del Consiglio europeo di primavera a marzo 2006. Ad ottobre 2006, gli Stati membri hanno presentato i rapporti sullo stato di attuazione. La relazione annuale della Commissione sullo stato di avanzamento pubblicata oggi comprende 25 "capitoli per paese", nell´ambito dei quali l´intento della Commissione è di rispondere a due domande semplici. In primo luogo, quali sono i progressi realizzati dagli Stati membri nell´attuazione delle misure previste dai programmi nazionali di riforma. In secondo luogo, qual è stato l´operato degli Stati membri per potenziare i programmi nazionali, tanto rispetto ai punti deboli individuati dalla Commissione che per quanto riguarda gli impegni assunti dal Consiglio europeo. Nella relazione annuale sullo stato di avanzamento, la Commissione avanza proposte di raccomandazioni formali per ciascun paese che il Consiglio europeo sarà invitato ad approvare, in modo che gli Stati membri possano decidere insieme le misure che ciascuno di loro deve adottare. La relazione annuale include inoltre una valutazione sostanzialmente positiva dello stato generale di avanzamento del processo di riforma dell´economia europea nel suo insieme. Le riforme cominciano a prendere terreno e quelle già varate stanno dando i primi frutti. L´attuale fase di ripresa economica rappresenta un´occasione unica per approfondire il processo riformatore che può garantire all´Europa un futuro prospero e sostenibile. Per ulteriori approfondimenti: http://europa. Eu. Int/growthandjobs/index_en. Htm . .  
   
 

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