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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Dicembre 2006
 
   
  RENAULT STUDIA LO SVILUPPO DI UNA SOLUZIONE DI MOBILITÀ BASATA SULL’ENERGIA ELETTRICA

 
   
  Roma, 13 dicembre 2006 - Nell’ambito di Renault Contrat 2009, Renault ha stabilito un ambizioso piano ambientale volto alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. Esso si basa su 3 impegni: posizionarsi tra i 3 migliori costruttori automobilistici mondiali per emissioni di Co2, disporre di una gamma di veicoli alimentati con biocarburanti (bioetanolo e biodiesel) e sviluppare un ventaglio di tecnologie economicamente sostenibili, tra le quali l’energia elettrica. Renault lavora così, ad una soluzione di mobilità basata sull’energia elettrica che permetterà di eliminare le emissioni di Co2 a veicolo circolante. Lo sviluppo di questa tecnologia si svolge in collaborazione con Nissan nell’ambito dell’Alleanza e vedrà applicazione sui veicoli ad orizzonte 2010. Nell’ambito del piano Renault Contrat 2009, Renault si è fortemente impegnata ad abbassare le emissioni di Co2 dei suoi veicoli per contribuire alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. Il piano “120/140” fissa così un obiettivo preciso per il 2008: vendere 1 milione di veicoli che emettono meno di 140 gr di Co2/km, di cui 1/3 meno di 120 gr. A tale scopo, Renault lavora su un ventaglio di tecnologie alternative economicamente sostenibili per i clienti ed ampiamente diffondibili. Tra queste, una soluzione di mobilità basata sull’energia elettrica. Una soluzione di mobilità elettrica orizzonte 2010 - Nell’ambito delle ricerche condotte con Nissan, Renault studia una soluzione particolarmente adatta ad un utilizzo urbano, in grado di abbattere tutte le emissioni di Co2 a veicolo circolante. Attualmente in fase di studio avanzato, Renault e Nissan lavorano sull’insieme dei componenti del veicolo. La cooperazione con Nissan verte sulla tecnologia delle batterie Litio-lonio el loro confezionamento, sul motore elettrico ed il software che permette di gestire il tutto, e sulla procedura di recupero di energia in fase di frenata. La complementarietà dei mercati offerti dall’Alleanza permette di contare su volumi di vendita potenzialmente rilevanti necessari affinché un tale progetto possa essere economicamente redditizio. Per il 2010, in Francia e in Europa, Renault si concentrerà essenzialmente sul mercato veicoli aziende. Le tecnologie basate sull’energia elettrica non rappresentano che una delle soluzioni sulle quali Renault si è impegnata per limitare le emissioni di Co2 ed il riscaldamento del clima. Tra le svariate soluzioni sviluppate, l’ottimizzazione dei motori tradizionali, rappresentata dal “downsizing” (riduzione della cilindrata per un equivalente piacere di guida), è uno dei metodi che attualmente presentano il miglior rapporto costo/efficacia per limitare le emissioni di gas ad effetto serra. L’ultimo motore a benzina, il Tce 100, rappresenta perfettamente la competenza acquisita da Renault in questo campo. Con la potenza di un motore 1. 4 (100 cv) e la coppia di un motore 1. 6 (145 Nm), questo motore di cilindrata 1. 2, registra, su Clio e Modus, un consumo in ciclo misto di 5,9 l/100 km con 140 gr di Co2 per Km. Questo savoir faire si applica anche alle motorizzazioni diesel. Nel 1993, una Renault 19 1. 9 Dt 93 cv in partenza da Parigi poteva raggiungere Montpellier, ovvero percorrere 748 km con un consumo medio di 6,5 l/100km (172 g/km di Co2). Nel 2000, una Mégane 1. 9 dTi 100 cv conduceva i suoi occupanti fino a Monaco (960 Km) e consumava 5,2 l/100 km (138g/km di Co2). A titolo di paragone, una Mégane 1. 5 dCi 105 cv, che consuma solamente 4,5 l/100 km (120 g/km di Co2), oggi può raggiungere Venezia percorrendo una distanza di 1. 110 km. A iso modello, le emissioni di Co2 sono state ridotte del 30%. Nel 2005, sono state vendute in Europa più di 100 000 Mégane 1. 5 dCi che emettono soltanto 120 g/km di Co2. Nello stesso periodo, quasi una Renault su 5 venduta emetteva meno di 120 g/km di Co2. D’altronde, Renault si è impegnata ad offrire dal 2009 una gamma completa di veicoli in grado di funzionare a biocarburanti, ad un prezzo paragonabile a quello dei modelli benzina e diesel. A tale data, il 50% dei veicoli a benzina messi in vendita in Europa, potrà circolare con bioetanolo e tutti i motori diesel saranno in grado di viaggiare con un tasso del 30% di biodiesel. In linea con tale obiettivo, nel 2007 Renault sarà uno dei pochi costruttori automobilistici a proporre una duplice offerta di biocarburanti in Europa: Trafic e Master sono già disponibili con delle motorizzazioni compatibili con biodiesel B30 e, nella primavera 2007, Mégane sarà commercializzata con una versione 1. 6 16 v 110 cv compatibile con bioetanolo E85. Poiché risultano facilmente applicabili a veicoli di serie, Renault considera i biocarburanti una delle soluzioni più efficaci ed economiche per contenere le emissioni di Co2 a medio termine. Il loro bilancio globale risulta essere più interessante di quello dei carburanti tradizionali: rispetto ad un motore benzina, la riduzione delle emissioni di Co2 può raggiungere il 70 %, a seconda della risorsa vegetale utilizzata. Derivati dei vegetali o della biomassa, essi costituiscono sempre più un’energia rinnovabile e diversificata, che permette di limitare la dipendenza energetica dai carburanti fossili. Nel lungo termine, Renault lavora nell’ambito dell’Alleanza con Nissan, sulle tecnologie dei veicoli ibridi e a pila a combustibile. .  
   
 

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