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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Giugno 2011
 
   
  TRENTO: LA VAL DI CEMBRA E IL NUOVO DISTRETTO FAMIGLIA: PROTAGONISTI SONO I CITTADINI

 
   
   Trento, 16 giugno 2011 - L´assessore alle politiche sociali Ugo Rossi ha proseguito il suo "tour" provinciale per illustrare alle Comunità di Valle i contenuti della nuova legge provinciale sul benessere familiare e lo sviluppo della natalità, incontrandosi con la comunità della Val di Cembra presso il teatro di Segonzano. "In controtendenza con quello che avviene per altri settori della pubblica amministrazione – ha tra l´altro detto l´assessore Rossi nell´introdurre la serata, – quelle delle politiche sanitarie, sociali e familiari sono voci per le quali la legge finanziaria 2011 ha aumentato le risorse, invece che contrarle. Segno che in Trentino non si sta disinvestendo sul welfare ma che, anzi, si vuole approfittare soprattutto della nuova legge sulla famiglia per far compiere un effettivo salto di qualità ai servizi e al sostegno delle fasce deboli della società". L´incontro, che è stato aperto da un breve indirizzo di saluto di Aurelio Michelon, presidente della Comunita della Valle di Cembra, Luciano Malfer, dirigente del progetto speciale Coordinamento politiche familiari e natalità della Provincia autonoma di Trento e Paolo Rebecchi, direttore del Forum delle associazioni familiari del Trentino. Politiche sanitarie con la riforma socio-sanitaria; politiche del lavoro con la delega sugli ammortizzatori sociali; politiche di welfare a partire dal reddito di garanzia: "Sono questi – ha detto l´assessore Ugo Rossi ad una platea affollata, – i filoni portanti del welfare trentino. Ed è nel contesto di questa visione generalista delle politiche sociali che si inseriscono le specifiche politiche per la famiglia e la promozione del benessere. Noi siamo convinti, e per questo abbiamo pensato e sostenuto con tenacia la nuova legge della famiglia, che i servizi alla persona sono un motivo di successo per lo sviluppo omogeneo e qualificante di un territorio. A servizi migliori corrispondono comunità più coinvolte, maggiormente coese e profondamente impegnate, appunto, nel sociale, perché del sociale sono direttamente responsabili". È un po´ l´avverarsi del concetto già espresso in Trentino lo scorso anno dall´economista Robert Puttnam, e cioè che a territori con maggior coesione sociale corrispondono territori che possono godere anche di un miglior sviluppo economico. Sta tutta qui la scommessa della Comunità di Valle, anche di quella cembrana, per quel che riguarda l´assistenza sociale, lo sviluppo della famiglia, l´aumento della qualità dei servizi: "Essere protagonisti delle scelte che riguardano la propria comunità è dimostrazione di maturità, di coscienza, di responsabilità, i tre cardini su cui si poggia in definitiva il benessere della persona e della famiglia", ha concluso l´assessore Rossi. È la teoria della "big society" per la quale sono i cittadini ad essere i protagonisti in prima persona, meglio se organizzati in associazioni, del dispiegarsi delle politiche familiari, di welfare e, in senso più lato, dello sviluppo dell´intera società. Protagonisti che si cercano e si mettono in rete, "anche in reti inedite – ha sottolineato Paolo Rebecchi, direttore del Forum delle Associazioni familiari del Trentino, – che vedranno dialogare assieme, ad esempio, famiglie residenti in Val di Cembra e famiglie che, tramite il Forum, possono essere raggiunte in tutte le Cokunità del Trentino". Luciano Malfer, dirigente del progetto speciale Coordinamento politiche familiari e natalità della Provincia autonoma di Trento, ha poi illustrato l´architettura complessiva delle politiche familiari così come sono promosse in trentino: "Sono azioni concrete, produttive, sono investimenti che vengono fatti sui territori, per i territori e con i territori, perché sostenere la famiglia attraverso ad esempio gli strumenti della conciliazione famiglia-lavoro e il Distretto famiglia vuol dire in definitiva sostenere in modo armonico lo sviluppo economico dell´intero territorio provinciale". E non a caso, nel successivo dibattito, sono stati proprio la struttura del Distretto e il ruolo che andranno a rivestire le Comunità di Valle e le singole associazioni ad essere al centro della curiosità e delle domande del pubblico.  
   
 

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