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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Dicembre 2006
 
   
  GORIZIA: "FORUM PACE 2006"

 
   
  Gorizia, 13 dicembre 2006 - L´accoglienza quale elemento essenziale per poter garantire il diritto d´asilo ai rifugiati; la contrarietà all´esistenza dei Centri di accoglienza temporanea come quello di Gradisca d´Isonzo; l´esigenza di una legge nazionale sul diritto d´asilo; la cultura della pace da diffondere anche attraverso gli strumenti che la legge regionale, attualmente in fase di predisposizione, metterà a disposizione. Sono questi i contenuti espressi ieri dell´assessore regionale all´Istruzione, Cultura, Sport e Pace, Roberto Antonaz, a Gorizia, al "Forum pace 2006", giornate di approfondimento sul tema della convivenza e della solidarietà tra i popoli, in corso a Trieste, Gorizia e Monfalcone, organizzate in concomitanza con la giornata mondiale dei diritti umani, che celebra la firma della dichiarazione dei diritti dell´uomo promulgata il 10 dicembre del 1948. Antonaz ha esordito affermando che è intendimento della Regione istituire la festa della pace nel Friuli Venezia Giulia e che le manifestazioni in corso hanno lo scopo di gettare le basi per il raggiungimento di tale obiettivo. Il Friuli Venezia Giulia, attraverso la nuova legge sulla pace in fase di predisposizione, vuole essere ancora all´avanguardia in questo ambito della vita sociale e delle relazioni internazionali, mantenendo il ruolo di capofila rispetto alle altre realtà italiane. Ruolo che è stato evidenziato in apertura dei lavori dal direttore del Consiglio italiano per i rifugiati (Cir), Christopher Hein, moderatore del convegno. Antonaz si è richiamato proprio alle parole di Hein, per affermare che "oggi deve essere superata la convinzione che la storia è costituita da un susseguirsi di violenze e di sopraffazioni: occorre per questo rendere pienamente consapevole l´intera società civile dei rischi conseguenti a ogni forma di conflitto". Serve dunque favorire un ulteriore evoluzione culturale all´interno della nostra comunità, a partire dal mondo della scuola, affinché in particolare i giovani possano offrire in futuro un contributo concreto alla pace, alla solidarietà e alla convivenza tra i popoli. Ed è per questo che la nuova normativa regionale sosterrà la promozione della pace negli istituti scolastici, istituzionalizzando così il lavoro già in atto in alcuni ambiti dell´istruzione. L´assessore ha poi parlato del centro di accoglienza temporanea di Gradisca d´Isonzo, rispetto al quale è in corso l´esame della situazione da parte di una commissione appositamente costituita. Secondo Antonaz, l´unico rimedio a tale situazione è quello di "aprire i cancelli del centro, restituendo la libertà ai rifugiati che vi sono custoditi, qualora non abbiano commesso reati". All´inizio delle assise, il moderatore Hein aveva svolto una approfondita relazione sul problema dei rifugiati, ricordando che già nel 1951 la convenzione di Ginevra si era occupata dei diritti in materia a livello internazionale. Ma da allora, secondo Hein, sono stati compiuti pochi passi avanti, visto che la successiva convenzione di New York per i diritti degli emigranti e delle loro famiglie non è ancora stata ratificata né dall´Italia, né da alcun altro Paese dell´Ue. Sono intervenuti al Forum l´assessore provinciale alla pace, Marco Marincic, il prefetto di Gorizia, Roberto De Lorenzo, Barbara Domeneghetti, responsabile delle risorse umane del Cir di Roma, Helga Pfelfer, del Consorzio italiano solidarietà, Goranka Lalic, del Croatian Law Centre di Zagabria. Oggi a Gorizia, alle ore 17. 30 alla Sala del Consiglio Provinciale, Andrea Licata, dottorando in Politiche transfrontaliere presso l’Università di Trieste e Presidente del Centro Studi e Ricerche per la Pace dell’Università degli Studi di Trieste presenterà il volume da lui curato “Dal militare al civile. Ricerche e progetti per il recupero dei siti militari: la conversione preventiva della base Usaf di Aviano”. All’incontro parteciperanno anche Marco Marincic, assessore alla Pace della Provincia di Gorizia e Giuseppe Rizzardo, rappresentante dell’associazione “L’ambiente è vita”. Il Centro Studi e Ricerche per la Pace dell´Università di Trieste (www. Units. It/cusrp), qui rappresentato da Licata, dal 2000 organizza conferenze e promuove pubblicazioni sui temi della pace, dell´ecologia e della conversione dal militare al civile a Trieste e Gorizia. Il Csr ritiene che la ricerca per la pace costituisca un impegno prioritario per lo sviluppo di una cultura scientifica ed umanistica e che analizzi i fondamenti politici, sociali, economici e culturali della pace e ricerchi le cause strutturali e ravvicinate delle guerre. Questa istituzione condivide il principio "Si vis pacem para pacem", raccogliendo l´appello promosso dai Premi Nobel per la pace che invita a trasformare la cultura della guerra e della violenza in cultura della pace e della riconciliazione. Il Centro inoltre valuta di particolare rilievo l´attività culturale e scientifica dell’Università degli Studi di Trieste, in quanto la collocazione geografica in una zona di confine stimola la sensibilità dei ricercatori verso il tema della pace. Qui dove le culture della guerra e dei nazionalismi hanno drammaticamente segnato i rapporti fra le popolazioni. .  
   
 

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