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Notiziario Marketpress di Martedì 21 Giugno 2011
 
   
  COMMERCIO FVG: DIRETTIVA BOLKESTEIN, NECESSARIA APPLICAZIONE RAGIONATA

 
   
  Trieste, 21 giugno 2011 - Gli aspetti relativi alle attività commerciali della direttiva Ue conosciuta come Bolkestein, che la Giunta regionale recepirà a breve nell´ambito della Legge comunitaria 2010, saranno applicati in Friuli Venezia Giulia in maniera meditata, facendo leva sugli strumenti urbanistici, nell´interesse degli operatori del settore e dei consumatori, evitando insediamenti in aree non adeguate sotto il profilo delle infrastrutture, per scongiurare un eccessivo consumo del territorio e delle risorse energetiche. Questo indirizzo è condiviso dall´assessore regionale al Commercio, Angela Brandi, da quello alla Pianificazione, Riccardo Riccardi, e dai vertici regionale e provinciali di Confcommercio, che si sono incontrati il 17 giugno a Trieste. A seguito della direttiva Bolkestein e del successivo decreto legislativo nazionale 59 del 2010, che attua quanto previsto dalla disciplina comunitaria, la Giunta si appresta infatti ad apportare modifiche ed adeguamenti alla normativa regionale sul commercio, per quegli aspetti che risultano in contrasto con la Bolkestein stessa. Gli adeguamenti riguardano in particolare la pianificazione delle medie e grandi strutture di vendita, oltre alle vendite dirette a domicilio, al commercio su aree pubbliche e ai compiti dell´Osservatorio regionale del Commercio, e hanno suscitato alcune preoccupazioni in Confcommercio, oggi rappresentata dal presidente regionale Franco Rigutti, e dai responsabili provinciali. Secondo l´associazione di categoria, che in proposito ha consegnato un documento ai due assessori regionali, vi sarebbero varie questioni da risolvere, in maniera condivisa, per un´applicazione ragionata della direttiva: in particolare Confcommercio punta a tutelare le attività al dettaglio dei centri storici, e dunque, sottolinea il presidente regionale Franco Rigutti, "l´apertura di nuovi centri commerciali, soprattutto se estranei al sistema delle città, va valutato alla luce della Bolkestein in ragione delle strategie regionali, compiendo un bilancio critico del loro rapporto con il territorio e delle alterazioni della competitività tra comuni". Ricordato che la salvaguardia del tessuto commerciale esistente è esplicitamente citata in una recente sentenza del Tar Fvg, Brandi e Riccardi si sono detti convinti della possibilità di governare le attività commerciali attraverso gli strumenti urbanistici, superando quindi la precedente logica dettata da criteri puramente economici. "Gli indirizzi programmatici della Giunta Tondo per questo comparto - ha precisato Riccardi - non sono in ogni caso modificati: non si può proseguire nell´allargamento dell´offerta di grande distribuzione". Di conseguenza - ha aggiunto Brandi - "i prossimi insediamenti di grandi attività commerciali dovranno rispondere a criteri di progettualità territoriale". Un principio che consentirà comunque ai centri esistenti di poter continuare ad operare a condizioni economicamente vantaggiose. L´assessore Brandi ha infine preannunciato che in sede di assestamento di bilancio chiederà uno stanziamento triennale ad hoc per la realizzazione di centri commerciali naturali e di "centri in via", con l´obiettivo di mettere i centri urbani e i centri storici in grado di competere con l´attrattività dei centri commerciali della grande distribuzione, offrendo un recupero urbanistico rilevante, la valorizzazione dei patrimoni storici e culturali, il potenziamento dei servizi e dell´offerta commerciale e turistica. In uno spirito costruttivo, che ha permesso di chiarire talune incomprensioni delle scorse settimane, Confcommercio ha confermato la piena fiducia nelle iniziative della Regione e dell´operato degli uffici regionali a Bruxelles, presso la Comunità europea.  
   
 

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