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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Dicembre 2006
 
   
  TUMORE PROSTATICO: EPIDEMIOLOGIA

 
   
   Milano, 13 dicembre 2006 - Ogni anno in Italia 21. 000 uomini sono colpiti dal tumore prostatico e 7. 000 muoiono a causa di questo tumore. In Italia il carcinoma prostatico rappresenta il primo tumore più comune nella popolazione maschile, nonché la patologia neoplastica più diagnosticata nell’uomo oltre i 75 anni . “Tra i nuovi casi di tumori stimati in Usa”, precisa il professor Raffaele Tenaglia, “il tumore della prostata si posiziona al primo posto con un incidenza del 33% (polmoni e bronchi 13%, colon 10% ecc) mentre la mortalità stimata è del 9% contro il 31% del polmone ed il 10% del colon. Cresce il rilievo se si considera che dal 1930 per la prima volta negli stati Uniti vi è stata una diminuzione delle morti per cancro meno 369 casi su 557. 271 dell’anno precedente - Cancer J clin 2006;56:106-130 “ . “Il cancro della prostata” prosegue il professor Tizzani “ è il sesto più comune tumore al mondo per numero di nuovi casi, il terzo più frequente nella popolazione maschile, e il più comune negli uomini di Europa, Nord America e di alcuni paesi dell’Africa. Nel 2000 il numero di nuovi casi al mondo è stato stimato essere di 513. 000; questa neoplasia costituisce mediamente il 9,7% di tutti i tumori della popolazione maschile. “L’incidenza del cancro della prostata”, continua Tenaglia, “ è aumentata regolarmente in quasi tutti i Paesi, e si prevede che entro il 2015 il carcinoma prostatico sarà la neoplasia più frequente nella popolazione maschile”. “I dati epidemiologici”, evidenzia il professor Alessandro Tizzani, “raccolti dal Registro Tumori Piemonte nel periodo 1998-2000 mostrano un tasso standardizzato d’incidenza di 78. 6/100. 000 abitanti maschi ed un tasso standardizzato di mortalità di 16,8/100. 000 abitanti maschi. La sopravvivenza relativa a 5 anni di osservazione è cresciuta dal 55,5% del periodo tra il 1985 e il 1989, al 79,8% del periodo tra il 1995 e il 1998; questo incremento sembra principalmente dovuto all’anticipazione diagnostica . Il cancro della prostata raramente è diagnosticato prima dei 50 anni (in meno dell’0,1% dei casi), l’età media dei pazienti affetti da questa neoplasia è di 72-74 anni, e in circa l’85% dei casi viene diagnosticato dopo i 65 anni . I risultati di studi autoptici suggeriscono che la maggior parte degli uomini sopra gli 85 anni ( più dell’75%) presenta un carcinoma prostatico latente . L’incidenza del carcinoma prostatico varia sensibilmente nelle diverse etnie e nazioni: i tassi più bassi si osservano nelle popolazioni asiatiche, i più alti tra gli Afro-americani residenti negli Stati Uniti .
Zanetti R, Gafà L, Pannelli F, Conti E, Rosso S: Il cancro in Italia. I dati di incidenza dei registri tumori. Vol. Iii:1993-1998. Roma: Il Pensiero Scientifico Editore 2001. Parkin Dm, Whelan Sl, Ferlay J, Teppo L, Thomas Db, eds: Cancer incidence in five continents. Vol Iiv. Lyon: Iarc Sci Publ, 1997. Parkin Dm, Bray Fi, Devesa Ss: Cancer burden in the year 2000: the global picture. Eur J Cancer 2001; 37 (suppl): S4-66. E. Pagano, G. Ciccone, C. Galassi, N. Segnan, F. Merletti: Relazione Sanitaria sull’oncologia in Piemonte: Aspetti Epidemiologici. 2004; capitolo 1: tavola 12. Sakr Wa, Haas Gp, Cassin Bf, Pontoes Je, Crissmass Jd: The frequency of carcinoma and intraepithelial neoplasia of the prostate in young male patients. J Urol 1993; 150: 379-85. .
 
   
 

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