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Notiziario Marketpress di Venerdì 24 Giugno 2011
 
   
  UN’ESTATE DI MOSTRE AL MART - LA DONAZIONE PAOLO VALLORZ, UN NUOVO ALLESTIMENTO DELLA COLLEZIONE PERMANENTE CON OPERE MAI ESPOSTE E LA GIOVANE ARTE CONTEMPORANEA ITALIANA AL CENTRO DELLE NUOVE INIZIATIVE DEL MART

 
   
  Dal 2 luglio le sale del Mart si rinnovano: una grande mostra dedicata a Paolo Vallorz in occasione della futura donazione delle sue opere al museo, un nuovo allestimento della Collezione permanente incentrato su artisti italiani provenienti dalla collezione Vaf-stiftung, e lo spazio della project room che ospita le composizioni fotografiche di Olimpia Ferrari. Venerdì 1 luglio alle ore 12.00, Vittorio Sgarbi racconta Paolo Vallorz. Anni di amicizia legano l’artista trentino al critico, che in occasione della mostra al Mart e della futura donazione ha scritto un nuovo testo pubblicato in catalogo edito da Silvana Editoriale. Lo storico dell’arte incontrerà il pubblico e la stampa per approfondire e raccontare alcune linee della pittura del Maestro originario della Val di Sole. La Donazione Paolo Vallorz (fino al 13 novembre) che andrà ad arricchire in via permanente il patrimonio del museo, presenta oltre cento opere tra dipinti e disegni che ricostruiscono l’intero percorso artistico di uno dei più importanti pittori trentini del Novecento. Prima di dedicarsi alla pittura di paesaggio, Vallorz ha studiato all´Accademia di Belle Arti di Venezia e all´Accademia Libera di Montparnasse, frequentando artisti e critici del calibro di Ives Klein, con cui per anni ha condiviso lo studio a Parigi, Alberto Giacometti, Alberto Burri e Pierre Restany. La mostra, con la direzione scientifica di Gabriella Belli, si avvale di importanti contributi critici di Jean Clair, Franco de Battaglia e Vittorio Sgarbi. Vittorio Sgarbi si interessa all’opera di Paolo Vallorz già dagli anni Ottanta. E’ quindi questa l’occasione per aggiornare e sviluppare, in un nuovo contesto museale, una riflessione critica sull’opera del pittore solandro, che lo storico dell’arte ferrarese presenta una prima volta nel 1989. In quell’occasione, Sgarbi, inaugurando una doppia mostra in altrettante gallerie milanesi (la Compagnia del Disegno e la Galleria Bergamini), scriveva “La pittura di Paolo Vallorz è umana, troppo umana, vibrante, vera. Perché ciò che interessa a Vallorz non è dipingere l´aspetto delle cose, l´apparenza e i paludamenti dei corpi, ma il respiro, il calore, gli umori. La pittura deve essere un equivalente fisico della natura, non un esercizio del disegno o un libero movimento del colore; ma un organismo vivo, reattivo, in grado di pensare.” Le Collezioni del Mart, come sempre, cambiano pelle e presentano una selezione molto articolata di opere provenienti dalla Vaf-stiftung, la collezione di arte italiana fondata e costantemente arricchita da Volker W. Feierabend. Dopo le selezioni dedicate, negli anni scorsi, alle avanguardie del novecento e all’arte cinetica e programmata, il collezionista e il museo hanno scelto di proporre al pubblico una rilettura dell’arte italiana attraverso la riscoperta di alcuni artisti che sono stati in parte trascurati dalla critica militante contemporanea, pur avendo all’attivo un ricco percorso espositivo e creativo tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta. Una sezione finale presenta inoltre gli artisti più giovani della collezione, scelti per il Mart dai curatori e da Volker W. Feierabend. L’esposizione, dal titolo Percorsi riscoperti dell’arte italiana nella Vaf-stiftung 1947 – 2010 è a cura di Gabriella Belli e Daniela Ferrari e sarà aperta fino al 30 ottobre 2011. Il Mart, ancora una volta si propone come talent scout presentando, per la prima in una sede museale, le opere della giovane artista Olimpia Ferrari ( Roma 1981, vive e lavora a New York) Nella mostra Reflect what you are, a cura di Walter Guadagnini, (2 luglio – 30 ottobre 2011), sono esposte una serie di opere fotografiche recenti, realizzate per strati sovrapposti, in cui volti umani si mescolano e si confondono. Quella di Olimpia Ferrari è una riflessione sulla labilità delle identità personali, nata da un’osservazione del riflesso del viso dell’artista sullo schermo acceso di un televisore. “I miei non sono ritratti o auto-ritratti – dice l’artista – ma nemmeno stereotipi; piuttosto sono momenti di con-fusione e di ricerca emotiva.” Mart: Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto corso Bettini 43 . 38068 Rovereto (Tn) t. 800 397760 info@mart.Trento.it  www.Mart.trento.it    
   
 

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