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Notiziario Marketpress di Martedì 21 Giugno 2011
 
   
  CULTURA: "NEI SUONI DEI LUOGHI" INTERNAZIONALIZZA FVG

 
   
  Pordenone, 21 giugno 2011 - "La cultura può e deve svolgere un ruolo importante nel processo di internazionalizzazione del Friuli Venezia Giulia, aiutando e facilitando - grazie alla conoscenza che propone - i rapporti fra Regioni e fra Stati e quelli economici. Bisogna, quindi, che si crei una rete fra i vari soggetti culturali per facilitare questi processi e per realizzare le sinergie fra gli stessi ottimizzando le risorse a disposizione e per rendere più robusta la proposta. Bisogna, insomma, che i vari soggetti escano dalla loro autoreferenzialità per lavorare assieme su progetti condivisi". Lo ha sostenuto l´assessore regionale alla Cultura, sport e relazioni internazionali, Elio De Anna, intervenendo stamani nella sede di Pordenone della Regione alla presentazione della 13/ma edizione del festival musicale internazionale "Nei suoni dei luoghi", che dal 23 giugno all´11 settembre proporrà 58 concerti in 51 Comuni del Friuli Venezia Giulia, del Veneto e della Slovenia, coinvolgendo oltre 200 artisti da tutto il mondo e con una "sezione" particolare in Albania grazie a un rapporto pluriennale riconosciuto da Nazioni Unite e Unione Europea. E proprio all´esperienza di questo festival - nato nel territorio isontino e sviluppatosi a livello internazionale in un progetto musicale che vede coinvolti i Conservatori di Udine, Trieste e Castelfranco Veneto e 9 Accademie universitarie del Sud Est Europa (Lubiana, Zagabria, Banja Luka, Belgrado, Cetinje e Tirana) e da quest´anno anche la Fondazione Santa Cecilia di Portogruaro - ha fatto riferimento l´assessore De Anna nel riconoscerne la valenza e il ruolo "che la Regione sostiene con convinzione e che intende accompagnare". "È significativo - ha sostenuto De Anna - che oggi qui si facciano delle riflessioni sulla cultura mentre sono in corso gli Stati Generali che la Regione ha voluto per ridefinire la normativa, ma anche per far passare il concetto che quella nella cultura non è una spesa ma un investimento". Quindi il riferimento internazionale: "Cambiando lo scenario europeo, è cambiato anche il ruolo del Friuli Venezia Giulia: non più rivolto ai Paesi del Centro Europa, ma a quelli dell´asse Sud Est che questo festival già copre da anni e che contribuisce a far crescere, collaborando con Università, Conservatori e Accademie di più Paesi. La Regione non intende entrare in queste attività ma esserne sostegno per valorizzarne sempre più progettualità e professionalità". Il presidente del festival, Massimo Gabellone, ha messo in evidenza i criteri che sono alla base dell´attività dell´ associazione organizzatrice "in un´ottica - ha detto - che è vicina a quella che la Regione propone: valorizzazione della progettualità, sinergie, professionalità, ricerca di nuove vie di finanziamento utilizzando al massimo i programmi comunitari". I contenuti di "Nei suoni nei Luoghi" sono poi stati illustrati dal direttore artistico Davide Masarati; il significato della collaborazione con la Fondazione Santa Cecilia di Portogruaro dal presidente Giovanni Mulato; mentre l´adesione degli enti locali isontini è venuto dall´assessore alla cultura della Provincia di Gorizia, Federico Portelli, dal sindaco di Medea, Alberto Bergamin, e da Igor Visentin per i sindaci del Veneto Orientale; infine per i Conservatori di Udine e di Trieste sono intervenuti rispettivamente il direttore Franco Calabretto, e il docente Roberto Turrin.  
   
 

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