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Notiziario Marketpress di Venerdì 24 Giugno 2011
 
   
  LE COLLINE DI LANGHE, ROERO E MONFERRATO CANDIDATE A PATRIMONIO DELL’UMANITÀ

 
   
  Le colline di Langhe, Roero e Monferrato, terre di alcuni tra i vitigni più prestigiosi al mondo sono candidate al riconoscimento di “Patrimonio dell´ Umanità” Unesco: il progetto, promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Piemonte e dalle Province di Alessandria, Asti e Cuneo, è stato avviato il 1° giugno 2006. Sono pochi ad oggi i paesaggi vitivinicoli iscritti nella lista del Patrimonio mondiale Unesco: la zona dell´Alto Douro in Portogallo, i vigneti dell´isola vulcanica di Pico nelle Azzorre, la zona del Tokaj in Ungheria, quella di Saint Emilion in Francia e la valle del Medio Reno in Germania. Ultimi ad ottenere il riconoscimento sono stati i vigneti terrazzati di fronte al lago Lemano e alle Alpi, nella regione svizzera del Lavaux. La finalità della candidatura è il riconoscimento a livello mondiale del territorio vitivinicolo e del paesaggio culturale del mondo del vino piemontese, rappresentato in modo esemplare sotto gli aspetti paesaggistico, economico e sociale nei territori delle colline centrali del Piemonte. Queste aree e la loro cultura rappresentano per le popolazioni un grande valore, sintetizzato nel rapporto che vi intercorre tra uomo, ambiente, paesaggio ed economia. Qui l’uomo, con il suo lavoro, ha modellato la natura e vi ha impresso fortemente le sue tracce, creando un paesaggio originale, caratterizzato da una successione di colline coltivate a vite intercalate da frutteto o da bosco; qui si producono alcuni tra i migliori vini, esportati in tutto il mondo per la loro qualità. Ma non solo. A tutto ciò si legano la grande varietà e bellezza degli insediamenti urbani: dalle cittadine di pianura, ai villaggi posti alle sommità delle colline, dagli insediamenti rurali sparsi nella campagna, ai castelli medievali attorno ai quali si concentrano i borghi di crinale, e poi le chiese romaniche, le grange isolate al centro dei vasti possedimenti un tempo appartenuti agli enti religiosi, le piazze panoramiche che si aprono un po’ ovunque nelle Langhe, nel Roero e nel Monferrato, offrendo una suggestiva e privilegiata vista sulle colline coltivate a vigna. L’ampia varietà di vitigni autoctoni qui coltivati ha garantito la produzione di un gran numero di vini, riconosciuti sui mercati internazionali per la loro alta qualità, che da oltre un secolo viene certificata dalle denominazioni di origine controllata. 9 le zone di eccellenza (core zone) che comprendono 74 Comuni situati all’interno del territorio amministrativo di tre Province, Alessandria, Asti e Cuneo, identificate con il nome del vitigno in ciascuna prevalente, che dà luogo a una coltura o una produzione che diventano caratteri tipizzanti della relativa zona di eccellenza, connotandone la specificità: Freisa, Barbera, Asti Spumante, Loazzolo, Moscato, Barbaresco, Barolo, Dolcetto di Dogliani, Grignolino. Perché candidare i territori di Langhe, Roero e Monferrato a Patrimonio dell’Umanità? Perché questo significa incentivare forme di sviluppo economico consapevole, nel rispetto delle tradizioni e delle tipicità, del paesaggio e delle sue peculiarità: da un lato il turismo con il commercio legato ai prodotti tipici, soprattutto quello del vino, dall’altro gli aspetti culturali che promuovono il paesaggio e i valori immateriali legati alla cultura del vino. Www.paesaggivitivinicoli.it    
   
 

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