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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Dicembre 2006
 
   
  CHIASSODANZA : EST-CE QUE JE PEUX ME PERMETTRE D´ATTIRER VOTRE ATTENTION SUR LA BRIÈVETÉ DE LA VIE? COMPAGNIE PHILIPPE SAIRE

 
   
  Chiasso, 13 dicembre 2006 - “Nous sommes tous des Pierrots lunaires, irréels, inconsistants, des équilibristes, des funambules, des somnambules, oscillant entre l’allégresse et la mélancolie, l’humour et le désespoir, désenchantés, nous nous privons de tout enchantement». Alice Balanset, La légèreté, éditions Autrement. L’insostenibile leggerezza di Philippe Saire - Parafrasando il celebre romanzo di Kundera, si direbbe che nella sua nuova coreografia Est-ce que je peux me permettre d´attirer votre attention sur la brièveté de la vie?, secondo evento della stagione autunnale di Chiassodanza, Philippe Saire ricerchi, ‘l’insostenibile leggerezza’; un tema a lui molto affine, se si considera che già nel 1998 lo aveva affrontato in Etude sur la légèreté. A otto anni di distanza la Compagnia di Losanna, che raggiunge l’importante traguardo dei vent’anni dalla sua fondazione, affronta nuovamente il tema, arricchendolo di nuove esperienze ed esplorazioni, con l’intento di allontanarsi, seppure temporaneamente, dalle fatiche e dalle tematiche impegnative che hanno caratterizzato i loro lavori recenti. Il tema è pressoché inesauribile per un letterato come per un filosofo. Lo è tanto più per il coreografo e danzatore romando che quotidianamente, con i suoi danzatori, si confronta con la pesantezza del corpo, la sua fragilità, la sua caducità, ricercando la vetta sublime della leggerezza come suprema forma di libertà espressiva e creativa. In questa sua nuova coreografia l’idea di leggerezza viene tuttavia estesa all’elemento ludico del perdere peso, del trascendere la gravità del vivere e dell’essere, in una danza che si confronta con il piacere dell’umorismo, del gioco, del movimento; per sfuggire all’insostenibile pesantezza della nostra epoca, alle ombre e agli orrori che quotidianamente ci colgono, nostro malgrado. Sin dal titolo Est-ce que je peux me permettre d’attirer votre attention sur la brièveté de la vie? traspare infatti l´idea di una danza che gioca con l’umorismo, con una scrittura leggera del movimento, fatta di luce e musica, di sorgenti di elevazione spirituale e di piacere fisico. Elementi che si combinano e si fondono per ‘trasfigurare la notte´, il contrasto tra una ‘clarté’ quasi insopportabile e una penombra preziosa e tranquillizzante, per rivedere (o vedere con più chiarezza) la nostra concezione del mondo sensibile e ritrovare l’incanto di una realtà disincantata. Saire si confronta dunque, in questa sua nuova creazione, sugli espedienti che caratterizzano la distrazione, per una sorta di disquisizione coreografico-filosofica che apre un interrogativo: come si manifesta quell’istinto di sopravvivenza che, al di là di ogni logica spiegazione, cerca legittimità al bisogno di euforia e distrazione? “Nous sommes, par nature, si futiles, que seules les distractions peuvent nous empêcher vraiment de mourir». Céline , Voyage au bout de la Nuit. Philippe Saire e la sua Compagnia - Nato in Algeria, Philippe Saire si stabilisce da bambino a Losanna, città in cui studia danza classica e moderna (Philippe Dahlmann e Noemi Lapzeson). Frequenta successivamente molti stage all’estero e a Parigi con Peter Gross, Anne Dreyfus, Robert Kovitch. Nel 1986 rientra in Svizzera dove fonda la propria compagnia, dapprima a Morges, per poi nel 1990 trasferirsi a Losanna. Gli spettacoli Encore Torride, Don Quixote, Nouvelles, Vacarme ou Etude sur la légèreté ottengono grande successo di critica e di pubblico, e gli permettono di acquisire notorietà anche al di fuori dei confini nazionali. Realizza molte coreografie (una media di una all’anno), che sono state rappresentate in oltre centoquaranta paesi, in Europa, in Asia, Medio Oriente, Africa e America. Philippe Saire è stato insignito di numerosi premi, come il prestigioso Prix suisse de danse et de choréographie (2004); nel 1998 riceve il Grand Prix de la Fondation Vaudoise pour la Promotion et la Création Artistique. Nello stesso anno ottiene, per la creazione Etude sur la Légèreté, il Prix d´Auteur e il Prix Adami d´Interprétation Collective pour les danseurs du Conseil Général de Seine Saint-denis, Bobigny, (Francia), al Vi Rencontres Chorégraphiques Internationales. Théâtre de Sévelin, un luogo di creazione - Nel 1995 la Compagnie Philippe Saire inaugura un nuovo spazio e diventa compagnia residente presso il Théâtre Sévelin 36, a Losanna. Questo luogo permette a Saire di sviluppare e approfondire la propria ricerca artistica in modo più continuativo e di sviluppare un´azione pedagogica più puntuale, nonché di offrirsi come spazio di residenza per le creazioni di altre compagnie. Il Théâtre Sévelin 36, luogo interamente consacrato alla danza contemporanea, oltre ad accogliere nella sua programmazione compagnie svizzere ed estere, è la sede del Festival International de danse di Losanna. Coreografia Philippe Saire in collaborazione con i danzatori Interpreti: Philippe Chosson; Anne Delahaye; Karine Grasset; Gilles Viandier; Mike Winter; David Zagari; Luci Laurent Junod; Suono Christophe Bollonsi; Costumi Isa Boucharlat; Regia generale Yann Serez. Produzione Compagnie Philippe Saire. Giovedì 14 dicembre 2006, ore 20. 30 Cinema Teatro di Chiasso. Informazioni: tel. +41/ 91/ 695 09 14 / 17 .  
   
 

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