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Notiziario Marketpress di
Mercoledě 22 Giugno 2011 |
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APPALTI PUBBLICI, APPROVATO RAPPORTO 2010: CALANO GLI INVESTIMENTI NAZIONALI, TIENE IL SISTEMA UMBRO
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Perugia, 22 giugno 2011 - La Giunta regionale dell´Umbria, su proposta dell´assessore alle Opere pubbliche Stefano Vinti, ha approvato il Rapporto annuale sugli appalti dei lavori, servizi e forniture realizzati in ambito regionale, aggiudicati nel 2010, che č stato redatto dall´Osservatorio dei contratti pubblici della Regione Umbria. "Dall´analisi degli appalti dei lavori - sottolinea Vinti - emerge che nel 2010 i lavori appaltati, risultano complessivamente 869, per un importo complessivo a base d´asta di circa 266 milioni di euro (265.931.455,28 euro). Il numero degli appalti rispetto all´anno precedente č diminuito di 39 interventi (4,3%), l´importo totale posto a base d´asta per il 2010 č diminuito complessivamente rispetto al 2009 di quasi 24 milioni e 700mila euro (24.684.389,46 euro), in percentuale l´8,5 per cento". Dall´esame dei dati emerge "che il calo degli investimenti č dovuto alle stazioni appaltanti nazionali mentre gli investimenti delle stazioni appaltanti locali, ossia quelle comunali, provinciali e regionali, si sono mantenuti allo stesso livello dell´anno precedente". La categoria di opera pubblica su cui si č registrato il maggiore valore di investimento č quella "Acquedotti, fognature, gasdotti, pubblica illuminazione, impianti produzione energia elettrica, impianti di smaltimento e recupero rifiuti, depuratori, discariche", per un totale di 57 appalti (24,46%) e un importo complessivo di 91.735.151,46 euro, pari al 47,83% del totale dell´investimento complessivo. Gli investimenti in questa categoria di opere sono aumentati rispetto al 2009 di 67.467.897,14 euro come importo, di 27 come numero. Il forte incremento di questa categoria č dovuto principalmente alla realizzazione di impianti fotovoltaici per un importo di oltre 20 milioni di euro e dall´appalto della societŕ Terni Ena per il "revamping" della centrale di recupero energetico (importo base d´asta oltre 19 milioni e mezzo d´euro). La seconda categoria in ordine di importo risulta quella che attiene alle "Opere stradali, aeroportuali, percorsi meccanizzati, parcheggi, verde pubblico" con 63 appalti (27,04%), per un importo di €28.535.951,40 pari al 14,88% del totale dell´investimento complessivo. Per questa categoria si č invece verificata una diminuzione nel numero di appalti (-18) e una diminuzione per quanto riguarda l´importo di 43.590.245,79 euro rispetto al 2009. La terza categoria risulta quella relativa agli interventi infrastrutturali "Edilizia scolastica, Universitaria, Musei, Biblioteche", con 33 appalti (14,16%) ed un importo complessivo di 16.985.445,55 euro (8,86%). Anche in questa categoria si registra una diminuzione del numero di appalti (-3) e dell´importo complessivo (-5.913.517,21 euro) rispetto al 2009. La modalitŕ di scelta piů utilizzata per il numero di appalti aggiudicati risulta per la prima volta la "procedura negoziata" senza previa pubblicazione del bando, con 107 appalti (45,92%) per un importo base asta di 27.800.285,14 euro (17,97%) mentre la "procedura aperta" č quella che registra il maggior importo con 118.389.080,60 euro (76,53%). Il numero di gare per le quali č stata adottata questa procedura č di 94 (40,34%). Da rilevare il forte incremento nell´utilizzo di questa procedura negoziata, che dal 2008, in cui era stata adottata per n.33 appalti (15,35%), nel 2009 č passata a 78 appalti (32,5%), fino ad arrivare nel 2010 a 94 appalti. Tutto questo č "la conseguenza della possibilitŕ di ricorrere all´affidamento secondo la procedura negoziata per lavori di importo fino a 500mila euro stabilita dal dicembre 2008 con il correttivo del Codice dei Contratti". Č da registrare inoltre un aumento del valore dei ribassi che arrivano a punte del 58,126 % ed un innalzamento delle medie complessive. Il criterio per la scelta del contraente piů utilizzato č sempre quello del prezzo piů basso che risulta essere stato scelto per 209 gare (89,7%) per un importo di 79.220.402,99 euro (51,21%) rispetto al criterio dell´offerta economicamente piů vantaggiosa scelto in 24 casi (10,30%) casi per un importo di 75.483.886,80 euro (48,79%). Il ribasso medio con cui sono state aggiudicate le gare di lavori che hanno utilizzato il criterio dell´offerta economicamente piů vantaggiosa č del 16,65%, mentre i ribassi medi effettuati nelle gare al massimo ribasso vanno da un minimo del 20,27% ad un massimo del 43,70%. Dall´analisi dei dati, inoltre, emerge che l´incidenza media dei costi della sicurezza rispetto all´importo base asta nel 2010 risulta del 6,58 per cento. Per quanto riguarda la provenienza delle imprese che si sono aggiudicate la gara nel 2010, le imprese umbre si sono aggiudicate 159 gare (68,24%), di cui Perugia 116 e 43 Terni, appalti per un importo di 75.424.919,28 euro (48,75%). Le imprese aggiudicatarie provenienti da altre regioni risultano 74 (31,76%) per un importo totale base asta di 79.279.370,51 euro (51,25%). Per quanto riguarda gli appalti dei servizi e forniture, emerge la netta preponderanza dei contratti appaltati da stazioni appaltanti di interesse regionale, provinciale e comunale rispetto ai contratti di interesse statale, e ciň sia guardando al numero dei contratti (contratti di interesse regionale: 84,80%), sia in relazione all´importo complessivo degli stessi (contratti di interesse regionale: 87,59%). "Il raffronto della situazione relativa agli anni 2008, 2009 e 2010 - sottolinea Vinti - evidenzia che gli appalti dei servizi e forniture sono sensibilmente calati nel 2010. Contrariamente a quanto succede per gli appalti dei lavori, negli appalti dei servizi e forniture, emerge una prevalenza di procedure per l´affidamento di appalti dei servizi aggiudicati con il criterio dell´offerta economicamente piů vantaggiosa". Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, distinta per provincia e per regione, delle imprese aggiudicatarie degli appalti, per i servizi vede una percentuale del 53,06% del numero dei contratti affidati ad operatori economici con sede in Umbria. Per quanto concerne, invece, gli appalti per la fornitura di beni, si assiste alla prevalenza del numero dei contratti affidati ad operatori economici con sede in Lombardia (38,37%), mentre le forniture affidate ad imprese umbre risultano pari al 18,60 per cento. "Resta invariato l´investimento complessivo dei Comuni, delle Province e della Regione per opere pubbliche - rileva l´assessore regionale -, mentre calano gli investimenti nazionali sull´Umbria. In questo quadro risultano essere positivi gli investimenti a salvaguardia, potenziamento e manutenzione delle reti idriche e per la produzione di energia da fonti rinnovabili". "Permane preoccupante - prosegue - la diffusione della modalitŕ di assegnazione delle gare con il criterio del massimo ribasso che induce ad aggiudicare lavori a ribassi sempre piů elevati che rischiano di mettere in discussione la qualitŕ delle opere realizzate, e che comprimono sicuramente le risorse destinate alla sicurezza del lavoro". "A fronte di questa situazione - conclude l´assessore Vinti - la Giunta regionale ha provveduto ad approvare le ´linee guida´ per il calcolo dei costi e degli oneri della sicurezza e per la determinazione del costo presunto della manodopera nell´affidamento dei lavori pubblici, tese ad evitare che i costi per la sicurezza siano oggetto di ribasso". |
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