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Notiziario Marketpress di Venerdì 24 Giugno 2011
 
   
  APPROVATI CRITERI FONDO DI ROTAZIONE PER TURISMO VENETO

 
   
  La Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore Marino Finozzi, ha definitivamente approvato i criteri di accesso al fondo di rotazione per il turismo, operativo presso la finanziaria regionale Veneto Sviluppo. Il nuovo quadro di riferimento, sul quale si era espressa favorevolmente la Commissione consiliare, diventerà operativo dopo la formale pubblicazione del provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione. Sin da ora, tuttavia, gli interessati possono chiedere informazioni alla Direzione Regionale Turismo o alla Veneto Sviluppo Stessa. I nuovi criteri prevedono tra l’altro il raddoppio dell’entità dei singoli investimenti finanziabili, portata da 2 a 4 milioni; una riserva di quota delle risorse disponibili e maggiori benefici per le strutture turistiche di montagna; semplificazione amministrativa; sostegno alla qualità complessiva degli interventi. “Si tratta di un provvedimento molto atteso dagli operatori – ha ricordato Finozzi – che fa il paio con il nuovo testo unico sul turismo all’esame del Consiglio e che punta a favorire il percorso verso un’ospitalità di qualità per i turisti, sempre più numerosi, che scelgono il Veneto come meta per le loro vacanze, i loro soggiorni e le visite al territorio”. Per gli interventi di supporto agli investimenti strutturali sono disponibili complessivamente nell’anno corrente 30 milioni freschi (15 della Regione e 15 tramite le banche convenzionate con Veneto Sviluppo), che potrebbero arrivare a circa 50 milioni con i rientri dall’utilizzo del fondo nelle precedenti annualità. Questo budget verrà utilizzato per finanziare a condizioni più favorevoli dell’ordinario investimenti che potranno coprire il 100 per cento della spesa ammissibile. L’intervento si rivolge principalmente alle imprese medie e piccole (con agevolazioni maggiori per queste ultime) e loro consorzi. Alle imprese che operano in zona montana è riservato un terzo del budget disponibile, con una partecipazione pubblica che sale dal 40 al 50 per cento della spesa ammissibile e una durata massima del finanziamento agevolato regionale prolungata da 10 a 15 anni. Per le imprese non di montagna, accogliendo una proposta della Commissione consiliare, il beneficiario può optare per un finanziamento del 40 per cento in dieci anni oppure del 30 per cento in 15 anni. Gli investimenti possono riguardare non solo la realizzazione di servizi aggiuntivi ma anche il rinnovo qualitativo degli esercizi, ad esempio con il rifacimento di tutte le camere”. Le strutture interessate alle agevolazioni sono: alberghi (comprese residenze d´epoca alberghiere), motel, villaggi-albergo, residenze turistico – alberghiere; esercizi di affittacamere, attività ricettive in esercizi di ristorazione, attività ricettive a conduzione familiare (bed & breakfast, unità abitative ammobiliate ad uso turistico, strutture ricettive), residence, attività ricettive in residenze rurali, case per ferie, ostelli per la gioventù, foresterie per turisti, case religiose di ospitalità, centri soggiorno studi, residenze d´epoca extralberghiere, rifugi escursionistici, rifugi alpini; villaggi turistici, campeggi; stabilimenti balneari, impianti di risalita, parchi divertimento e altre strutture che svolgono attività correlate al settore turismo e rette a regime di piccola e media impresa  
   
 

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