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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Maggio 2006
 
   
  UNIVERSITA’ E MONDO DEL LAVORO. ASSESSORE DONAZZAN: FAVORIRE L’INCONTRO TRA QUESTE DUE REALTA’

 
   
  Venezia, 25 maggio 2006 - “E’ senz’altro da elogiare l’iniziativa di Università Aperta 2006, una manifestazione organizzata dal Servizio Stage e Mondo del Lavoro dell’Università di Padova, in collaborazione con Confindustria Veneto, il cui obiettivo è quello di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Ad essa va tutto il mio apprezzamento anche per essere riuscita ad organizzare circa otto mila stages l’anno”. Lo ha detto l’Assessore alle Politiche dell’Istruzione, Formazione, Lavoro, Elena Donazzan, nel suo intervento all’incontro dibattito “Università e Mondo del Lavoro: Condivisione di conoscenze ed esperienze”, tenutosi all’Università di Padova per iniziativa del Servizio Stage e Mondo del Lavoro della stessa Università e da Confindustria Veneto. “Un grande plauso – ha precisato l’Assessore Donazzan - è da rivolgere a tutte quelle azioni volte a far incontrare, conciliare ed ottimizzare i rapporti fra mondo della scuola e mondo del lavoro. In questo senso – ha aggiunto - ho molto apprezzato gli interventi dei rappresentanti dei datori di lavoro, davvero volti ad abbattere, nel reciproco interesse, le distanze tra domanda e offerta di lavoro. “Ma a fronte di questi aspetti positivi – ha sottolineato l’Assessore Donazzan - non mancano, purtroppo, elementi di profonda desolazione, come gli atteggiamenti dei soliti centri sociali, che con le loro spuntate e retoriche armi della contestazioni inneggiano a dannose posizioni ideologiche. Con il risultato paradossale di tenere fuori dall’Università il mondo del lavoro, forse con la volontà di creare uno studente allo sfascio, vinto dalla società e quindi più incline alle sirene contestatarie. Il modello da seguire – ha concluso l’esponente regionale - è ovviamente l’opposto: mettere i nostri giovani nelle condizioni di studiare, di lavorare, di essere al passo con i tempi, in grado di vivere appieno la loro vita, di confrontarsi con la società, di farne parte, senza ammassarsi, di emergere come individui, come donne e come uomini, effettivamente padroni del proprio futuro”. .  
   
 

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