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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Giugno 2011
 
   
  ASSISTENZA ALLE REGIONI: FONDAMENTALE PER LA CRESCITA, SECONDO IL PARLAMENTO EUROPEO

 
   
  Bruxelles, 27 giugno 2011 - L´ue dovrebbe dotare la sua politica di coesione 2014-2020 di un bilancio almeno equivalente a quello del periodo in corso, per consentire alle regioni più povere di colmare il loro ritardo e, a tutte le regioni - comprese quelle frontaliere - di implementare il loro potenziale economico e innovativo nel quadro della strategia Ue 2020. Nelle quattro risoluzioni non legislative sullo sviluppo regionale, adottate giovedì 23 giugno, il Parlamento europeo difende l´attuale architettura dei Fondi strutturali. Nel corso del dibattito i deputati hanno assunto una posizione in favore di una politica di coesione efficace, solidale e ambiziosa "che è stata testata e ha fornito impulsi alla crescita e all´occupazione", ha dichiarato Markus Pieper (Ppe, De), autore della relazione di sintesi "Strategia per la politica di coesione dopo il 2013", il cui voto è stato rimandato alla prossima sessione plenaria di inizio luglio. Nel dibattito con il Commissario Johannes Hahn, responsabile per lo sviluppo regionale, i deputati hanno sottolineato la loro ferma opposizione a qualsiasi proposta "di nazionalizzazione o settorializzazione della politica di coesione, soprattutto tramite i nuovi fondi tematici (clima, energia, trasporti). Superare le frontiere, integrare le città e le campagne - Approvando con 612 voti favorevoli, 46 voti contrari e 15 astensioni le proposte dettagliate di Maria Teresa Sanchez-schmid (Ppe, Fr) sull´agenda futura della cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale, il Parlamento incita la Commissione a aumentare la quota dei fondi strutturali dedicata alla cooperazione transfrontaliera (dall´attuale 2,5% al 7%) per l´obiettivo 3 (coesione territoriale), in particolare per migliorare le infrastrutture di trasporto. Il rafforzamento della cooperazione tra città e aree suburbane e rurali per uno sviluppo regionale più equilibrato è al centro della relazione di Oldřich Vlasák (Ecr, Cz), approvata con 603 voti favorevoli, 41 voti contrari e 3 astensioni. Controlli più mirati e meno burocratici - Sulla base della relazione di Miroslav Mikolášik (Ppe, Sk) sull´esecuzione dei programmi per la politica di coesione 2007-2013, approvata con 610 voti favorevoli, 61 voti contrari e 12 astensioni, i deputati chiedono che sia semplificato e accelerato il processo di attribuzione, in particolare per le Pmi e che sia incoraggiato il finanziamento multi-fondo e incrociato. Una migliore sinergia tra i vari fondi dovrebbe permettere di portare avanti una politica di sviluppo regionale maggiormente focalizzata sui risultati, come indicato nella relazione di Georgios Stavrakakis (S&d, Gr) sulle future sinergie per una maggiore efficacia tra il Fesr e altri fondi strutturali, approvata con 613 voti favorevoli, 47 voti contrari e 10 astensioni. I prossimi passi - La relazione di Marjus Pieper (Ppe, De), sarà posta in votazione nel corso della prossima sessione plenaria di inizio luglio. A fine settembre, la Commissione proporrà un pacchetto legislativo comprensivo di un regolamento generale nonché regolamenti per i fondi sociali, di coesione, di sviluppo regionale e per la cooperazione territoriale. A fine 2011 seguirà una proposta quadro comune per tutti i fondi europei.  
   
 

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