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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Giugno 2011
 
   
  LA COMMISSIONE E IL PARLAMENTO EUROPEO VARANO IL REGISTRO COMUNE PER LA TRASPARENZA CHE FORNISCE INFORMAZIONI SUI SOGGETTI CHE CERCANO DI INFLUENZARE LA POLITICA EUROPEA

 
   
  Bruxelles, 27 giugno 2011 – Nell´intento di migliorare ulteriormente i livelli di trasparenza del processo decisionale dell´Ue, il Parlamento europeo e la Commissione europea varano il 23 giugno un registro per la trasparenza, comune e pubblico, che mai come prima conterrà informazioni sui soggetti che cercano di influenzare la politica europea. Il nuovo registro subentra a quello istituito dalla Commissione nel 2008, nel quale figuravano già più di 4000 organizzazioni i cui dati verranno gradualmente trasferiti nel registro comune per la trasparenza entro i prossimi 12 mesi. Il registro non si limiterà più a contenere dati riguardanti i lobbisti tradizionali, ma la sua funzione si estenderà anche a studi legali, Ong, think tank, insomma a qualunque organizzazione o professionista autonomo che operi per influenzare l´elaborazione e l´attuazione della politica dell´Ue. Si tratta di un passo fondamentale verso l´obiettivo dell´Ue di giungere ad una democrazia più partecipativa. I soggetti iscritti al registro dovranno fornire più informazioni di prima, ad esempio il numero di dipendenti che esercitano l´attività di lobbying, le principali proposte legislative che hanno sostenuto e gli importi dei finanziamenti dell´Ue ricevuti. Iscrivendosi al registro per la trasparenza, i soggetti in questione si impegnano a rispettare un codice di condotta comune che li obbliga, ad esempio, a fornire sempre la propria identità e quella della società per cui lavorano e ad astenersi dall´ottenere informazioni in modo disonesto. Sono contemplati altresì un meccanismo di denuncia e misure da applicare in caso di violazione del codice di condotta. Il vicepresidente della Commissione, Maroš Šefčovič, ha affermato: "È una buona notizia per la trasparenza del processo di elaborazione delle politiche in Europa. Tutte le organizzazioni, siano esse associazioni commerciali e professionali, Ong, think tank o altro, se non hanno nulla da nascondere figureranno nel registro e metteranno a disposizione del pubblico e delle istituzioni le informazioni sul loro lavoro. Quanto alle organizzazioni che non figureranno nel registro, la loro mancanza di trasparenza solleverà dubbi e il fatto di non comparirvi renderà il loro lavoro quotidiano più difficile, soprattutto in considerazione dei requisiti richiesti dal Parlamento europeo. Mi fa piacere che anche il Consiglio intenda adesso svolgere un ruolo attivo nel registro. Con il nuovo codice di condotta per i commissari e, adesso, con il registro comune per la trasparenza abbiamo fissato dei parametri di riferimento per molte altre capitali d´Europa e del mondo." Diana Wallis, vicepresidente del Parlamento europeo, ha affermato: "Ritengo che si sia finalmente raggiunto un obiettivo che il nostro gruppo di lavoro si era posto diversi anni fa e oggi, grazie al registro dei rappresentanti di interessi, comune per la Commissione e il Parlamento, spero che contribuiremo all´affermarsi di una più solida cultura della trasparenza a Bruxelles." "Se finora la situazione si prestava talvolta a confusione, adesso non è più possibile che ciò si verifichi: un unico registro, un unico strumento cui iscriversi. E per coloro che desiderano prendere parte al processo di elaborazione delle politiche dell´Ue, il registro dimostrerà anche che le nostre istituzioni lavorano insieme. È per questo che sono così entusiasta del fatto che il Consiglio abbia annunciato l´intenzione di avvicinarsi anch´esso a questa nostra iniziativa. Insieme stiamo compiendo un importante passo nella giusta direzione. Colgo l´occasione per ringraziare il vicepresidente Maroš Šefčovič per l´atteggiamento aperto e cooperativo assunto nel corso di questi negoziati." Sito web del registro per la trasparenza: http://europa.Eu/transparency-register Memo/11/446 Cosa dicono gli altri: Jana Mittermaier, capo dell´ufficio di Bruxelles di Transparency International - "Transparency International guarda con favore all´istituzione del nuovo registro per la trasparenza, che ritiene essere un ulteriore passo nella giusta direzione, ed esorta la Commissione europea e il Parlamento europeo ad adottare altre iniziative in questo senso. Il nuovo registro è una pietra miliare per l´instaurazione di un clima di maggior trasparenza attorno alle attività di lobbying nell´Ue, ma la sua efficacia dipenderà dal suo corretto utilizzo e dal rispetto dello spirito del codice di condotta che lo accompagna. Sarà inoltre un mezzo per verificare l´impegno che tutte le parti interessate all´attività di lobbying hanno adottato per una maggior apertura." José Laloum, presidente dell´Epaca: European Public Affairs Consultancies Association - "Per la nostra categoria è chiaramente un bene che il registro abbia successo e invitiamo la Commissione e il Parlamento a garantire che l´esservi iscritti comporti effettivi vantaggi, in termini di accesso, partecipazione a eventi e consultazioni." Richard Linning, presidente dell´Ipra: International Public Relations Association - "L´ipra, l´associazione internazionale delle relazioni pubbliche, guarda con favore all´istituzione di un registro comune per la trasparenza, i cui obiettivi sono in perfetta sintonia con il nostro ormai cinquantennale codice deontologico, recentemente rilanciato in un linguaggio più chiaro e tradotto in più di 25 lingue. Ci auguriamo che il nuovo registro faciliti l´accesso ai funzionari della Commissione e ai membri del Parlamento europeo." Lyn Trytsman-gray, presidente della Seap: Society of European Affairs Professionals - "La Seap guarda con favore al varo di un registro per la trasparenza comune per il Parlamento europeo e la Commissione, strumento che la Seap ha a lungo sostenuto. La trasparenza e la fiducia sono l´anima di un buon processo decisionale e di un corretto lobbismo. Vi sono tuttavia alcuni settori che richiedono ancora attenzione e, per garantire che ciò avvenga, porteremo avanti una stretta collaborazione con la Commissione."  
   
 

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