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Notiziario Marketpress di Venerdì 01 Luglio 2011
 
   
  GRANDE SUCCESSO PER LA PRIMA NOTTE BIANCA MÒCHENA - IL MÒCHENO ADRIANO MOLTRER VINCITORE DEL PRIMO “SIMPOSIO DEGLI ALBI”

 
   
  Una notte da vedere, da ascoltare, da toccare, da gustare, da respirare: questa la variegata ed alternativa ricetta preparata dagli operatori turistici della Valle dei Mòcheni per un’offerta fuori dagli schemi, ufficializzata il 25 giugno, con una notte di festa che ha coinvolto grandi e piccini. Grande successo per la prima Notte Bianca Mòchena in cui abitanti e visitatori si sono uniti in una non stop di cultura e divertimento che ha coinvolto tutti i paesi della Valle dalle 17.00 fino a notte inoltrata. Una formula vincente con cui si è dato il via a “Vision H2o”, una proposta turistica alternativa per l’estate che concepisce la valle come un vero e proprio “Parco Esperienziale”, attraverso l’organizzazione di un ricco calendario di attività polisensioriali unite tra loro dal tema trasversale dell’acqua. Tra le iniziative più “gettonate” i laboratori ludico-didattici, che hanno visto la partecipazione di tantissimi bambini: pittura con acquerelli e lavorazione della lana cardata per scoprire le tante meraviglie che si possono creare grazie al prezioso elemento dell’acqua, seguiti da una “innovativa” Caccia al Tesoro con il Gps e dal momento dedicato “Alla ricerca dell’Oro” per “toccare con mano” i segreti e le tecniche che in passato venivano utilizzati per individuare il prezioso metallo nei letti dei fiumi. E per respirare da vicino l’atmosfera della Valle, musei aperti tutta la notte e visite guidate con gli accompagnatori del territorio. E allora, via, tra il Sito Archeologico Fontane Fredde e il Museo di Pietra Viva, per passare alla Miniera de Gruab va Hardimbl e alla Casa-museo der Filzerhof, che racconta la vita tradizionale del maso mòcheno. Tappa obbligata, poi, il Bernstoler Kulturinstitute, che ha catturato la curiosità di moltissimi visitatori che hanno voluto immergersi a 360° nella cultura mòchena. Tra le escursioni, molto apprezzata la proposta di minitrekking notturno con lo spettacolo teatrale “L’om Selvadec”, a cura di Aria Teatro, e l’osservazione delle stelle con il telescopio. Di grande fascino, infine, il grande falò che ha illuminato di calore la notte. Uno dei momenti di maggiore partecipazione è stata la premiazione del concorso del Simposio degli Albi, gli antichi abbeveratoi di bestiame tipici della Valle. Una tre giorni in cui 12 artisti si sono immersi nella rivisitazione dell’Uomo Selvatico, tema del concorso, intagliando tronchi di larice. Vincitore, selezionato dal pubblico, Adriano Moltrer di Palù del Fersina, secondo classificato Martino Bort, di Fierozzo, terzo posto per il fiemmese Federico Vanzo. Tra gli altri artisti in gara: il bellunese Silvano Soppelsa, Massimo Pasini, dalla Valsabbia, il rumeno Ionel Alexandrescu, ora residente a Torino, il polacco Marian Molenda, il pavese Manuel Ferraris, i trentini Egidio Petri (Segonzano), Paolo Vivian (Pergine), Mario Paoli (Palù del Fersina), Gino Lunz (Pergine). Alla premiazione, il primo classificato Adriano Moltrer, mòcheno di Fierozzo, che sin da bambino coltiva la passione trasmessa dal padre falegname, ha dichiarato: “All’età di dodici anni ho realizzato il mio primo albio per il maso di famiglia. Ho sempre amato lavorare il legno e questa passione mi permette anche di stare a stretto contatto con l’ambiente che più amo, il bosco. Ho deciso di partecipare a questo concorso perché spinto da alcuni amici che mi hanno supportato nel lavoro e questa vittoria vorrei dedicarla anche a loro. Nella mia opera ho voluto reinterpretare la figura de l’Om Selvatec attraverso la rappresentazione di Bill Mon, l’uomo selvatico appunto, che, rivolto di spalle si abbevera ad una fontana. Il viso non è definito ma riflesso all’interno dell’albio, come se fosse un riflesso dell’acqua che scorre”. Moltrer ha deciso di donare il montepremi di € 500 a Don Daniele, parroco della Valle, per la realizzazione di un altare all’esterno della chiesa di Fierozzo San Felice. La notte, a partire dalle ore 20.00, è stata accompagnata dalle voci dei cori del territorio: dal Calicanzus nel Centro storico di Lenzi al Cima Vezzena presso il Museo di Pietra Viva, dal Poesica al Filzerhof all’Abete Rosso che si è esibito alla Miniera Gruab va Hardimbl. E per dare il giusto sapore a tutta la serata, dalle 17.00 in poi in degustazione i piatti tipici del territorio, tra luganeghe, kròpfen, kiachln, dolce tipico locale, polenta e crauti, pinz, ovvero il pane della Valle, e gli immancabili piccoli frutti Sant’orsola, orgoglio della Valle e conosciuti e apprezzati in tutta Italia. E per chiudere in bellezza, la spaghettata finale al rifugio Sette Selle dopo l’escursione notturna con la Guida Alpina, aspettando l’alba. Un evento che ha confermato il successo di un’iniziativa alla quale hanno partecipato tutti gli operatori della Valle, promosso dal progetto europeo di sviluppo sostenibile “Listen to the Voice of Villages”, con la Provincia di Trento capofila tra i sei paesi europei coinvolti. Capofila del progetto a livello locale Walter Moser, in rappresentanza del Consorzio Turistico Valle dei Mòcheni: “Siamo assolutamente soddisfatti della nostra prima Notte Bianca Mòchena, un successo di pubblico che, in alcuni casi, ha addirittura superato le nostre aspettative. Tante le proposte e le attività didattiche che hanno registrato il tutto esaurito, dalla visita alla miniera ai laboratori per bambini, dai musei, visitati fino a notte fonda, agli spettacoli nel bosco. Un’iniziativa che ha ufficializzato l’apertura di una nuova stagione turistica in Valle dei Mòcheni, l’inizio di una stagione turistica che ha già un programma ricco di iniziative fino alla fine dell’estate”  
   
 

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