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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Giugno 2011
 
   
  BREVETTO, POLIDORI A UE: SCORRETTO PENALIZZARE PMI ITALIANE IL SOTTOSEGRETARIO AL CONSIGLIO COMPETITIVITá: TRE I MOTIVI DEL MIO NO

 
   
  Lussemburgo, 28 giugno 2011- "La decisione dell´Europa di adottare un sistema di brevetto con un regime linguistico (inglese, francese tedesco) che esclude l´ Italia è decisamente ingiusta perché distorsiva della concorrenza: penalizza infatti quasi 5 milioni di piccole e medie imprese italiane che non possono impiegare le risorse finanziarie per tradurre i complessi testi tecnico giuridici relativi agli stessi brevetti". È quanto ha dichiarato il sottosegretario al Commercio con l´estero, Catia Polidori, nel corso del consiglio competitività di Lussemburgo, che oggi ha dato il via libera al nuovo sistema brevettuale. Il sottosegretario ha ribadito fermamente ai 25 Paesi aderenti alla cooperazione rafforzata la propria posizione nettamente contraria alla decisione Ue, anche per altri due motivi. Innanzitutto, il ricorso alla cooperazione rafforzata in un settore come quello brevettuale, che attiene direttamente alla libera concorrenza comunitaria, contrasta con lo spirito dei trattati europei. Per questo motivo, lo scorso maggio l´ Italia ha presentato ricorso alla Corte di Giustizia. "Siamo pienamente fiduciosi nella bocciatura della Corte", ha precisato Polidori, "ma quando la pronuncia arriverà sarà passato del tempo, forse molto tempo, e saremo già probabilmente nella seconda metà del 2012. A quel punto tutto il negoziato dovrà ripartire da zero. Di ciò saranno responsabili la Commissione e gli Stati membri che l´avranno assecondata". Infine la proposta sul tavolo, inerente la tutela unificata del brevetto, risulta ad oggi ancora troppo macchinosa e complessa per le nostre pmi, facendo quindi venir meno l´auspicato vantaggio in termini di minor costi per le stesse. "Molte difficoltà e molte rilevanti carenze stanno emergendo con sempre maggiore chiarezza", ha concluso Polidori, "questo dovrebbe indurre tutti ad una riconsiderazione della situazione che conduca alla riapertura del negoziato su basi condivise, riprendendo il filo di un dialogo bruscamente interrotto".  
   
 

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