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Notiziario Marketpress di Venerdì 01 Luglio 2011
 
   
  LA PUGLIA PROTAGONISTA SUL "NATIONAL GEOGRAPHIC"

 
   
  E’ il National Geographic, in un reportage di 18 pagine (edizione di luglio, appena uscita in edicola) dedicato ai punti Finis Terrae italiani, a cogliere la profondità della dimensione turistico-culturale della metamorfosi pugliese. La Puglia, con il Salento, è protagonista di un percorso tracciato dal giornalista Antonio Politano lungo i quattro estremi geografici italiani (est/Puglia, sud/Sicilia, ovest/Valle d’Aosta e nord/Trentino Alto Adige), dove finisce l’Italia e comincia il resto del mondo. Ed è Silvia Godelli, nella sua qualità di “residente” ma anche di Assessore regionale, a spiegare nelle pagine del National la valenza simbolica insita nel concetto di finis terrae: “è una definizione letteraria carica di suggestione, dice la Godelli, che non indica un concetto limitativo, anzi. Il Salento, e la Puglia tutta, è un luogo di collegamento, di transiti da e verso l’Oriente, nostro dirimpettaio, dove culture differenti si sono sedimentate attraverso il dialogo e la curiosità verso l’altro”. Il reportage del National Geographic scandaglia gli aspetti storici e culturali di una terra segnata dal cambiamento: “da qui prima si scappava, ora si torna”, si legge nelle pagine del mensile. Ne emerge il profilo di una regione che ha riscoperto la musica popolare, la cultura dei luoghi, le tradizioni che ne hanno rafforzato l’identità. “Il reportage - aggiunge Silvia Godelli - racconta il territorio pugliese nella sua molteplicità, registra un fermento culturale che va in mille direzioni e che oggi, come del resto ormai da un lustro, lo rende meta turistica privilegiata. Il turista che sceglie la Puglia per il suo mare luminoso e trasparente, o che corre anche in inverno verso la nostra terra, è sempre più attento alla vivacità dell’offerta culturale ed enogastronomica, alla suggestione dei borghi storici, all’archeologia disseminata ovunque, alle meraviglie medievali delle cattedrali e dei castelli, allo stupore del barocco. Siamo l’unica regione italiana in crescita costante come flussi turistici dall’Italia e dall’estero, un risultato gemmato dalla nostra attitudine a valorizzare i talenti, ad anticipare i cambiamenti, e ad emulare chi ha fatto della cultura e del turismo motori di crescita, occupazione e sviluppo”.  
   
 

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