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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Luglio 2011
 
   
  FVG: FONDO PENSIONI REGIONALE, A LUGLIO SI DECIDE PER L´AVVIO

 
   
 
Udine, 5 luglio 2011 - La Regione, autorizzata dalla legge Finanziaria per il 2011 a promuovere la costituzione di un fondo territoriale di previdenza complementare, intende avviare una consultazione tra le diverse realtà del mondo del lavoro e propone un primo incontro previsto per il 13 luglio nella sede della Regione di Udine a cui sono invitati tutti i rappresentanti delle Associazioni di categoria, degli Ordini professionali, degli enti e delle aziende nonché delle organizzazioni sindacali interessati all´adesione del Fondo. "In caso di riscontro positivo nel giro di poche settimane si potrà dare vita alla costituzione di un comitato promotore e poi procedere con l´iter di autorizzazioni ministeriali", ha reso noto oggi l´assessore regionale alla Funzione pubblica, Andrea Garlatti, nel corso dell´incontro in cui è stato ufficialmente consegnato alla Regione lo studio di fattibilità del progetto di Fondo pensione regionale per il Friuli Venezia Giulia da parte del direttore del Centro interdipartimentale di ricerca sul welfare dell´Università di Udine, Stefano Miani, e dal presidente del gruppo Banca Popolare di Cividale, Lorenzo Pelizzo. Finanziato dall´istituto di credito cividalese, lo studio è stato realizzato da un team di ricercatori coordinato da Miani, docente di Economia degli intermediari finanziari, e formato da Alberto Dreassi dell´Università di Udine, Paolo Marizza dell´Università di Trieste e da Michela Mugherli, vincitrice del riconoscimento speciale Start Cup 2007 proprio grazie al progetto di ricerca "Lo sviluppo della previdenza complementare in un contesto di Pmi. Il caso Friuli Venezia Giulia". Lo studio, illustrato l’ 1 luglio da Miani e dal direttore della banca cividalese Luciano Di Bernardo, ha incontrato il pieno consenso delle componenti sociali presenti alla cerimonia (Adriano Luci, presidente di Confindustria Udine, Graziano Tilatti, presidente regionale di Confartigianato, e dei rappresentanti della Cisl-funzione pubblica e dei consulenti del lavoro) perchè ha permesso di verificare come implementare nel concreto il fondo, individuandone gli aspetti economico-finanziari e giuridici necessari allo scopo, nonché i potenziali benefici per lavoratori, imprese, sistema finanziario ed attori istituzionali. Nel ringraziare il presidente Pelizzo e gli estensori dello studio, Garlatti ha ricordato che "la necessità di affiancare al sistema pensionistico pubblico forme di previdenza complementare è sempre più indispensabile, vista la progressiva riduzione delle prestazioni della previdenza obbligatoria. La Regione si è già dotata di una normativa e ora per dare concreta attuazione al fondo occorre - ha aggiunto - promuovere un´adeguata cultura della previdenza complementare sul territorio in una comunità regionale, soprattutto quella più giovane, ancora poco informata e quindi scarsamente propensa". L´ultima legge finanziaria approvata dal Consiglio regionale contiene una norma che prevede che la Regione si faccia promotrice di un fondo di previdenza regionale e vi partecipi, quale datore di lavoro, per i dipendenti del comparto unico e della sanità. La Regione ha previsto anche, per l´avvio del fondo, un capitolo di spesa di un milione e 500 mila euro per il triennio 2011-13. "Atteso che il primo obiettivo del fondo sarà quello di garantire più elevati livelli di copertura previdenziale alle persone fisiche che risiedono nella Regione o che vi prestano la loro attività lavorativa e professionale in qualità di dipendenti, pubblici o privati, ovvero in forma autonoma, integrando il differenziale tra il vecchio e il nuovo sistema pensionistico, il fondo aprirà anche la possibilità di promuovere investimenti su scala locale, a favore del territorio, nel rispetto della tutela degli interessi degli aderenti". Qualora si arrivasse alla sua costituzione e alla gestione equilibrata del fondo, questo diverrebbe sul piano della massa amministrata la terza entità finanziaria della regione dopo le due grandi compagnie assicurative, ha fatto osservare Garlatti.
 
   
 

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