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Notiziario Marketpress di
Giovedì 07 Luglio 2011 |
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PIEMONTE: APPROVATO IL COLLEGATO ALLA FINANZIARIA 2011
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Torino, 7 luglio 2011 - Via libera il 6 luglio in Consiglio regionale alle “Disposizioni collegate alla legge finanziaria per l’anno 2011”, una legge che contiene numerose modifiche e una semplificazione della normativa regionale per rispondere concretamente a molte esigenze manifestate sul territorio piemontese. Le principali misure contenute nella legge vengono sottolineate dall’assessore al Bilancio, Giovanna Quaglia: “Abbiamo proceduto ad un ulteriore taglio dei costi della politica, grazie allo snellimento della struttura del Corecom, semplificato molte procedure, consentito l’anticipo dei contributi agli agricoltori e approvato provvedimenti per arginare i danni all’agricoltura e gli incidenti stradali a causa degli ungulati, a cui si aggiungono novità importanti nelle Agenzie turistiche locali e nel campo di trasporti. Grazie al lavoro in Commissione e in aula, sono stati approvati importanti emendamenti che integrano o razionalizzano il sistema normativo regionale in molti settori, così come emerso dalle richieste emerse dal territorio. In particolare, segnalo l’eliminazione, per gli enti locali, del vincolo di destinazione per i fondi regionali assegnati per le funzioni conferite”. L´assessore all’Agricoltura, Claudio Sacchetto, sottolinea che "decisioni come l’anticipo delle domande per la Pac entro luglio, la maggior elasticità delle polizze per lo smaltimento delle carcasse di animali, gli efficaci strumenti messi a disposizione nella gestione fitosanitaria, agroalimentare e per gli adempimenti amministrativi in agricoltura sono provvedimenti concreti previsti da molto tempo, obiettivi che si sono trasformati in fatti e che vanno a toccare da vicino, sostenendolo, l’agricoltore. La situazione attuale generale non è semplice, ma con tenacia e responsabilità l’assessorato sta mantenendo i suoi impegni uno ad uno”. Le più importanti novità contenute nel documento sono: la modifica della legge 1/2001 istitutiva del Corecom, con la riduzione da otto a tre componenti e con una riduzione da 419mila a 75mila euro per le spese complessive di indennità, con un risparmio dell’ 82% rispetto all’attuale normativa pari a circa 350mila euro all’anno; lo snellimento dell’iter che consente la partecipazione di soci privati nelle Atl-agenzie turistiche locali e la revoca dello stato di liquidazione di Spt-sviluppo Piemonte Turismo, società in house della Regione, e fusione con l’attuale Ima, Istituto Marketing Agroalimentare, in un unico soggetto nel quale confluiranno competenze e personale delle due società, al fine di razionalizzarne gestione e costi; l’ampliamento, con la modifica della legge 1/2000, delle competenze dell´Agenzia per la mobilità metropolitana, che diventa Agenzia per la mobilità regionale, per una maggiore interconnessione tra il servizio di trasporto su ferro e quello su gomma; l’autorizzazione all’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura (Arpea) ad anticipare a luglio, invece che a ottobre, i contributi Pac alle aziende agricole; nuove convenzioni con i Centri di assistenza agricola, e nuove disposizioni per lo smaltimento delle carcasse di animali. In ambito fitosanitario sono previsti contributi compensativi alle imprese impegnate nelle costose attività di prevenzione, eradicazione e disinfestazione. Spazio anche ai prodotti tipici: la Regione Piemonte promuove la produzione, commercializzazione e valorizzazione dell’agroalimentare mediante l’istituzione del Sistema di qualità delle produzioni e del marchio di valorizzazione; l’impegno concreto per arginare incidenti stradali e danni all’agricoltura causati dalla presenza massiccia di fauna selvatica, in particolar modo dagli ungulati, attraverso una modifica alla legge regionale che ammette i cacciatori residenti in altre regioni o all’estero in misura superiore al 10% dei cacciatori ammissibili per ogni A.t.c. Ed al 5% di quelli ammissibili per ogni C.a., completando così i piani di abbattimento, spesso lasciati incompleti. Rispondendo alle molteplici istanze del territorio, è stato ampliato il periodo autorizzato per cacciare gli ungulati, portandolo così dal 1° giugno al 15 marzo dell’anno successivo: misura già valida a livello nazionale, ma fino ad oggi non ancora adottata in Piemonte; con una modifica al Testo unico sull’artigianato, si stabilisce che anche i titolari di imprese artigiane possano essere eletti presidente e vicepresidente della Commissione provinciale per l’Artigianato; l’autorizzazione alla cessione di alloggi realizzati con contributi pubblici, rispondendo all’esigenza manifestata da molte famiglie, socie di cooperative edilizie a proprietà invisa di diventare proprietari dell’alloggio, eliminando l’attuale possibilità di cessione solo degli alloggi realizzati con contributi statali o regionali concessi prima dell’entrata in vigore della legge 179/1992. Per rispondere all’emergenza abitativa, potranno essere assegnati su riserva il 50% degli alloggi che si rendono disponibili su base annua e si consente inoltre l’alienazione degli alloggi di edilizia sociale compresi nei piani di vendita già presentati dagli enti proprietari prima dell’entrata in vigore della legge stessa, il cui iter procedurale di approvazione non aveva tuttavia trovato definitiva conclusione a causa della fine della legislatura; la modifica della l.R. 16/2008 che tutela il tartufo, per riconoscere ai Comuni il diritto di limitarne la vendita durante le fiere riconosciute dalla Regione solo nell’ambito dei negozi specializzati e negli spazi della fiera, dove la presenza costante dei giudici e le rigide misure di controllo rappresentano una garanzia alla freschezza e alla qualità del prodotto; maggiore sicurezza delle piste da sci, con innalzamento dell’età per l’uso obbligatorio del casco dai 14 ai 18 anni e l´ampliamento dei soggetti autorizzati all´utilizzo delle motoslitte, solo temporaneamente e per motivi professionali che verranno definiti dalla Regione; lo snellimento delle procedure per gli interventi contro il dissesto idrogeologico; agevolazioni ai Comuni montani con popolazione inferiore ai 1500 abitanti per il raggiungimento degli obiettivi per la raccolta differenziata. |
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