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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Luglio 2011
 
   
  TRENTINO: LA GRANDINE HA COMPROMESSO OLTRE 5 MILA ETTARI DI VIGNETI E FRUTTETI

 
   
  La grandinata che, nella serata del 13 luglio ha interessato il Trentino, ha compromesso il raccolto di circa 5 mila ettari coltivati a mele ed uva. I danni - che variano a seconda delle zone dal 20 al 90 per cento dei raccolti - si registrano lungo l´intera asta dell´Adige, partendo da Ala per arrivare a Mori, Isera, Rovereto fino ad Aldeno, la Valsugana (Caldonazzo, Pergine e Levico) e la valle dei Laghi. L´assessore provinciale all´agricoltura, Tiziano Mellarini, ha visitato stamani le zone più colpite della valle dell´Adige: "Non ricordo un evento di tale gravità ed estensione. In poche ore sono stati compromessi il raccolto delle mele e la vendemmia. La Provincia autonoma di Trento farà la sua parte, verificherà il danno e chiederà alla Comunità europea lo stato di calamità". Lo stesso assessore Mellarini, incontrando i soci delle cooperative agricole (cantine e consorzi frutticoli) ha sottolineato la necessità di sottoscrivere la polizza assicurativa contro i danni provocati dal cattivo tempo: "Il Trentino è l´unica area d´Italia dove l´ente pubblico interviene, finanziando fino all´80 per cento della polizza. Il clima è mutato e quella che un tempo era considerata straordinarietà oggi lo è molto meno. Ripeto, tutti gli agricoltori, grandi e piccoli, devono sottoscrivere direttamente o tramite i consorzi la polizza assicurativa". Il bilancio sarà quantificato nei prossimi giorni dai tecnici dell´assessorato provinciale all´Agricoltura, ma le prime stime sono allarmanti: la frutta, le mele e l´uva erano già in avanzato stato di maturazione, tanto che l´inizio della vendemmia era stato fissato nei primi giorni di agosto. Il bollettino dei danni fa davvero impressione: oltre 5 mila ettari di terreni attraversati dalla grandine e dal vento, le vendemmie di uve pregiate dei futuri Marzemino e Müller-thurgau di Mori ed Isera compromesse fino al 90 per cento, interi meleti di Caldonazzo battuti dalla grandine e travolti dalle raffiche di vento. "In vita mia - esordisce l´assessore provinciale all´agricoltura Tiziano Mellarini - non avevo mai visto una grandinata e una devastazione così intensa ed estesa. Ho viaggiato una mattinata intera tra vigneti e meleti della valle dell´Adige, della Valsugana e della Valle dei Laghi ed ho visto danni ingenti e coltivazioni compromesse. Credo che nei prossimi giorni, una volta accertati dai tecnici dell´assessorato le percentuali di danno, ci rivolgeremo a Bruxelles per chiedere lo stato di calamità naturale". L maltempo ha interessato la scorsa notte il Trentino, con vento pioggia e grandine ed ha causato danni per centinaia di milioni di euro. Una vera e propria bufera, con acqua e chicchi di ghiaccio, ha colpito per mezz´ora la zona di Riva del Garda, il Basso Sarca, il vicino Monte Baldo, la valle dei Laghi e la Vallagarina, per poi risalire lungo la valle dell´Adige, da Isera e l´alta collina, fino ad Aldeno. Nella zona di Caldonazzo ciò che non ha fatto la grandine, ha fatto il vento. Le raffiche hanno abbattuto interi filari, sradicando le piante di melo. Danni si sono registrati anche in val di Gresta e in Vallagarina, soprattutto nella zona di Mori dove la grandine ha persino rotto i vetri delle finestre. Nella zona di Tierno la grandine ha raggiunto la dimensione di palle da tennis, sino a sette centimetri di diametro. Una buona parte degli agricoltori ha sottoscritto la polizza assicurativa e quindi si vedrà rimborsato il danno provocato dalla grandine e dal vento. Ma non sempre la copertura è omogenea. Se nel settore delle mele, sono gli stessi consorzi ad assicurare i soci e le coltivazioni, nel settore vitivinicolo molti piccoli coltivatori hanno preferito sperare nelle buona sorte: è il caso di Isera e di Mori. "Ad Isera - spiega il direttore della locale cantina sociale, Fausto Campostrini - raramente grandina e un evento di questo genere era assolutamente inaspettato. I nostri soci sono assicurati per il 50 per cento". La situazione peggiora a Mori, dove Flavio Chizzola, presidente della Cantina Mori e Col di Zugna, ammette: "Molti soci non hanno copertura assicurativa, nonostante l´azione della Provincia e della cooperativa. A Castione abbiamo la vendemmia compromessa all´80/90 per cento". L´assessore all´agricoltura Mellarini ritorna su un tema a lui caro: "Il meteo è cambiato e quindi gli agricoltori devono mettere nel conto di abbassare il rischio di mancato raccolto per le loro aziende. E´ per questo motivo che la Provincia autonoma di Trento, unico esempio in Italia, interviene con un contributo fino all´80 per cento sulle polizze antigrandine". Recriminazioni a parte, la vastità e l´intensità dell´evento meteo ha superato ogni previsione, andando a colpire a poche settimane gli agricoltori che già avevano stimati i tempi per una vendemmia che prometteva molto bene e una abbondante raccolta di mele. "Su 1.900 ettari di coltivazioni - rivela il presidente della Trentina, Mauro Coser - la grandine ha interessato almeno 1.100 ettari con un danno alla produzione delle mele che varia dal 60 al 90 per cento".  
   
 

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