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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Luglio 2011
 
   
  NOMINE SANITÀ, UMBRIA REPLICA A CONSIGLIERE REGIONALE NEVI

 
   
   Perugia, 18 luglio 2011 - "Sull´autonomia della politica, soprattutto in tema di nomine, la presidente della Regione Catiuscia Marini non accetta lezioni da nessuno, men che meno da chi, come il consigliere regionale del Pdl Raffaele Nevi, ha firmato una proposta di legge che, questa sì davvero inaccettabile, voleva sottoporre ad una commissione di nomina del Consiglio regionale, dunque di esclusivo riferimento politico, addirittura la valutazione di merito per la nomina dei direttori di strutture complesse, leggi primari ospedalieri, ´alla faccia´ dell´autonomia, come dice il consigliere". È quanto si sottolineato il 14 luglio in una nota di Palazzo Donini, in merito alle dichiarazioni del capogruppo regionale del Pdl. "La legge regionale che definisce i nuovi criteri per le nomine in sanità - si afferma - nasce dalla iniziativa della Giunta regionale che ha voluto rafforzare soprattutto i criteri di valutazione del merito per le nomine. Un rafforzamento voluto dalla Giunta regionale in quanto i direttori generali delle Aziende sanitarie e ospedaliere ricevono dalla stessa Giunta un mandato fiduciario proprio perché concorrono alla realizzazione degli obiettivi di politica sanitaria della Regione". Quanto alla nomina del dottor Walter Orlandi a commissario straordinario dell´Azienda ospedaliera di Perugia, criticata dal consigliere Nevi in riferimento alla legge appena approvata dal Consiglio, "lo stesso consigliere, impegnato nella ricerca di visibilità mediatica dimentica, o fa finta di dimenticare, che la legge in questione è stata approvata dal Consiglio lunedì 11 luglio ed entrerà in vigore trascorsi i 15 giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale. Inoltre - si ricorda -devono trascorrere i termini di legge per la valutazione di costituzionalità da parte del Governo nazionale e devono successivamente trascorrere i tempi per la istituzione dell´albo previsto dalla nuova normativa. Di fatto, gli effetti concreti della nuova legge si avranno ad inizio 2012. Fa davvero specie che un consigliere regionale non conosca termini e procedure di operatività di leggi che egli stesso concorre a produrre". L´incarico di direttore generale del dottor Orlandi "scadeva invece il giorno 15 luglio - prosegue la nota - e, dovrebbe sempre sapere il consigliere Nevi, che non può esservi in alcuna Azienda sanitaria né una proroga, né tantomeno un vuoto di mesi nella gestione dell´azienda stessa" "Va da sé che per garantire continuità di gestione di questa Azienda - si sottolinea ancora -, sia in un momento delicato di ultimazione dell´operatività del Polo unico ospedaliero del capoluogo di regione, sia per gli ulteriori e imminenti drastici tagli che il governo Berlusconi continua a scaricando sulla sanità pubblica, e quindi sugli stessi cittadini, la presidente ha deciso la nomina del dottor Orlandi con un atto di Giunta datato 5 luglio, dopo aver ottenuto il parere favorevole, e non certo formale né scontato, del Rettore dell´Università degli Studi di Perugia". Ai sensi della normativa vigente, il dottor Orlandi "ha tutti i requisiti richiesti per la sua nomina a commissario - si afferma - ma prima di tutto gode della fiducia della Giunta regionale e dell´Università, per l´esperienza maturata, per gli obiettivi raggiunti nella realizzazione del Polo unico ospedaliero, per la gestione economica e finanziaria dell´Azienda in una fase difficilissima per la finanza pubblica che in sanità viene costantemente tagliata dal Governo. A lui, dunque, la Giunta regionale ha voluto confermare la fiducia affinché non vi sia prima di tutto alcun vuoto nel governo dell´Azienda e possa egli stesso ultimare il fondamentale lavoro di realizzazione del Polo unico". "Il consigliere Nevi - conclude la nota - ha perso un´altra buona occasione per tacere. Sappia comunque che, in relazione ad ogni nomina, la Presidente della Regione in questa circostanza, come in tutte le altre in futuro, non tollererà né consentirà alcuna pressione politica sia da parte di esponenti di maggioranza che di opposizione, volendo la Presidente fermamente esercitare i poteri di legge in piena e totale autonomia. È forse proprio questa autonomia che infastidisce il consigliere Nevi? Beh, se ne faccia una ragione!".  
   
 

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