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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Maggio 2006
 
   
  A ROMA CRESCE IL LAVORO

 
   
   Roma , 29 maggio 2004 –“ A Roma – dichiara Marco Causi Assessore alle Politiche Economiche , Finanziarie e di Bilancio - il mercato del lavoro continua a crescere più di quanto avviene a livello nazionale. Come consueto, l’Ufficio di Statistica del Comune di Roma ha elaborato e reso noto oggi, il dato comunale estraibile dalle rilevazioni sulle forze di lavoro provinciali dell’Istat, nel 2005 il tasso di occupazione nella città, si attesta sul 49,1%, contro il 45,3% del totale in Italia. Se si considera solo la popolazione fra i 15 e i 64 anni, la fascia di età che comprende la maggior parte delle persone occupate e in periodo lavorativo, il tasso di occupazione raggiunge il 62,4% a Roma (dal 61,8% nel 2004), e il 57,5% in Italia (al 57,4% nel 2004). Mentre nel resto del paese si registra una sostanziale stagnazione dell’occupazione, a Roma prosegue il trend di crescita, grazie soprattutto alla componente femminile. Qust’ultima, infatti, si rivela decisamente migliore di quella italiana: il tasso di occupazione risulta nettamente più alto di quello nazionale (41,9% contro il 34,1%), mentre il tasso di disoccupazione relativo scende al 7,9% (rispetto all´8,2% del 2004) contro il 10,1% nazionale. Anche il tasso di disoccupazione complessivo riflette una condizione migliore a Roma rispetto a quella italiana. Nella capitale, infatti, i disoccupati scendono al 7,1% della popolazione attiva (7,2% nel 2004), al di sotto del dato nazionale (7,7%). Sicuramente questa dinamicità di Roma è dovuta – continua Marco Causi- alla presenza di un importante polo universitario e ad un´offerta formativa diversificata e accreditata che favorisce la diffusione di elevati livelli di formazione, oltre che alla prosecuzione di una tendenza lodevole nella creazione di nuova occupazione. Anche la forte prevalenza del terziario costituisce di certo una ragione importante di questa migliore performance della città. A Roma il 75,5% degli occupati opera nel terziario, che comprende i comparti più dinamici e innovativi sia in termini imprenditoriali sia di domanda occupazionale. Anche le posizioni professionali ricoperte dai lavoratori romani riflettono una struttura produttiva a forte prevalenza di terziario avanzato: i dirigenti o quadri, i liberi professionisti e i collaboratori a Roma hanno, infatti, un peso superiore a quello registrato in Italia. I dirigenti o quadri nella nostra città raggiungono il 15,8% e il 7,4% nell´intera Italia. Il peso dei lavoratori a tempo determinato a Roma è del l´9,4% dei lavoratori dipendenti, contro il 12,3% raggiunto a livello nazionale. Fra il 2004 e il 2005 nella Capitale è diminuito il peso delle posizioni di lavoro atipico sul totale degli occupati, passando dal 12,2% all´11,6%. A Roma circa 125. 000 persone lavorano di notte (dopo le 23. 00): questi lavoratori rappresentano l´11,5% del totale degli occupati, una percentuale leggermente superiore a quella registrata a livello nazionale (11%). Si tratta di tipologie di attività particolari, che impiegano questi lavoratori soprattutto nelle prestazioni sanitarie (medici, infermieri e affini), nei trasporti (conduttori di autobus e tram, autisti di taxi, ecc. ), nel comparto della ristorazione (alberghi, ristoranti e bar), nei servizi (che comprendono servizi di vigilanza, polizia, call center, ecc. ), nelle produzioni cinematografiche e televisive (che occupano giornalisti, operatori e tecnici del settore). Questi dati – conclude Marco Causi – rappresentano un’ulteriore conferma della nuova struttura economica che si sta formando nella città di Roma, basata sulla diversificazione produttiva, sull’innovazione, sui nuovi servizi richiesti dalle imprese e dai consumatori, sulla vivacità del tessuto imprenditoriale e sociale. Si conferma, soprattutto, la più elevata qualità professionale che si realizza a Roma nell’incontro fra domanda e offerta di lavoro, anche se ciò non deve portarci ad abbassare la guardia nei confronti dei fenomeni di insicurezza sociale. ” . .  
   
 

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