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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Luglio 2011
 
   
  UN PROGETTO DELL´UE SI OCCUPA DEL RISCHIO DEI NANOMATERIALI ARTIFICIALI

 
   
  Bruxelles, 18 luglio 2011 - Scienziati finanziati dall´Ue hanno sviluppato criteri per la valutazione del rischio per i nanomateriali artificiali (Enm) che aiuteranno a sostenere gli esperti nell´innovazione e nelle decisioni politiche. Frutto del progetto Nanohouse ("Life cycle of nanoparticle-based products used in house coating") che è sostenuto con 2,4 Mio Eur nell´ambito del Tema "Nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione" (Nmp) del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue, i risultati rivelano che il design del prodotto può influenzare il rilascio involontario di Enm. Prendere decisioni responsabili sul futuro sviluppo di prodotti sarà possibile mettendo insieme le conoscenze del ciclo vitale dei prodotti con una valutazione sistematica dei rischi che potrebbero emergere. Il team di Nanohouse suggerisce che i loro criteri di valutazione del rischio dovrebbero essere usati per valutare e ridurre al minimo i potenziali rischi. Questo sarebbe vantaggioso in particolare per coloro che lavorano nel settore delle costruzioni, perché si stima che i nanomateriali saranno usati per sviluppare dal 15% al 30% dei rivestimenti per le facciate entro i prossimi 4 anni. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Environment International. Secondo gli esperti il rilascio involontario di Enm usati nei prodotti, tra cui i rivestimenti per la facciata degli edifici, potrebbero essere dannosi sia per l´ambiente che per la salute umana. I ricercatori usano gli Enm per sfruttare proprietà fisiche, chimiche e meccaniche che esistono su scale significativamente piccole. Vari settori, come quello medico, edilizio e dei trasporti, dipendono da essi a causa delle loro speciali proprietà: resistenti agli ultravioletti, ignifughi, anti-macchia, anti-graffio e auto-pulenti. Coordinato dall´organizzazione con sede in Francia Commissariat à l´énergie atomique e aux énergies alternatives (Cea), il team di Nanohouse comprende ricercatori e operatori industriali provenienti da Belgio, Italia, Paesi Bassi e Svizzera. I criteri di valutazione da loro forniti possono essere usati per assicurare che lo sviluppo di prodotti sia non solo sicuro ma anche sostenibile. Sono buone notizie visto che una revisione normativa della nanotecnologia è in programma per il 2011. I partner di Nanohouse hanno valutato dati provenienti da studi di ricerca precedenti per far luce su quello che la gente sa dei potenziali rischi rappresentati dagli Enm usati nei nano-tessili e nei rivestimenti delle facciate. Hanno inoltre effettuato nuove modellazioni matematiche del comportamento degli Enm e della tossicologia umana. Sulla base di questo lavoro, il team ha identificato una serie di criteri di valutazione per la salute umana e per l´ambiente: effetti ambientali; solubilità in acqua; sedimentazione; stabilità durante l´incenerimento; tossicità umana; indebolimento del Dna (acido deossiribonucleico); impatto sugli impianti di acque reflue; danni alle barriere dei tessuti; ed effetti di traslocazione nella pelle, nel tratto gastrointestinale o respiratorio. Studi precedenti hanno scoperto che è possibile eliminare circa il 90% degli Enm come il nanoargento dalle acque di scarico. Così facendo si riducono i rischi ambientali. La maggior parte delle particelle di Enm potrebbero formare "agglomerati" (raccolte/gruppi di masse) che affondano nel sedimento con una potenziale esposizione a organismi che vivono nel sedimento. Il team di Nanohouse ipotizza che il nanoargento, per esempio, può avere un impatto negativo sull´ambiente, ma è necessario continuare la ricerca per esaminare il biossido di titanio nano-strutturato. Il rilascio diretto di Enm nell´aria dipende dal design del prodotto, secondo quanto affermano i partner. Questa frazione degli Enm è molto probabilmente incorporata in particelle più grandi, aggiungono. I ricercatori hanno legato l´ossido di titanio a gradi variabili di distruzione delle funzioni cellulari nel cervello, nei polmoni e in altri importanti organi. Gli Enm possono anche agire come portatori di altre sostanze tossiche. Precisiamo che quantificare il rischio preciso per la salute umana con i metodi attualmente disponibili non è facile e i ricercatori dicono che non ci sono metodi o strumenti affidabili disponibili sul mercato. Per maggiori informazioni, visitare: Nanohouse: http://www-nanohouse.Cea.fr/scripts/home/publigen/content/templates/show.asp?l=en&p=55&vticker=alleza  Environment International: http://www.Elsevier.com/wps/find/journaldescription.cws_home/326/description    
   
 

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