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Notiziario Marketpress di
Martedì 19 Luglio 2011 |
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"PUÒ CONTENERE TRACCE DI NOCI"... STORIE DA ETICHETTA, RACCONTATE DA VOI SU FACEBOOK
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Carne disossata "con osso", noci che "potrebbero contenere tracce di noci" o, al contrario, "salsa all´aglio" che non contiene nemmeno l´ombra di aglio. Il Parlamento europeo ha votato nella sessione di luglio nuove regole per rendere le etichette alimentari un po´ meno "creative", più affidabili e trasparenti. Ma districarsi nella giungla delle diciture fantasiose o confuse è un´avventura che prima o poi capita a tutti. Alcuni di voi ce l´hanno raccontata... Etichette facete... "Una volta ho comprato una ´salsa all´aglio´, e quando l´ho provata, non sapeva nemmeno un po´ di aglio", ci racconta Marisuz sulla pagina Facebook del Parlamento. "Allora ho controllato l´etichetta e con mia grande sorpresa ho scoperto che la salsa aveva la stessa composizione della maionese, ma con degli additivi chimici di tipo ´E´. Non c´era neanche l´ombra di estratto di aglio! Era tutto artificiale...Ovviamente mi sono sentito ingannato". A Sharon invece è capitato di comprare un pollo, per rendersi conto solo dopo che si trattava di "pollo riformato". Ma di che tipo di riforma si trattasse, sull´etichetta non era dato sapere e Sharon se lo chiede ancora.... Alcuni di voi ci hanno mandato le foto delle vostre etichette preferite. Ecco la "carne disossata con l´osso" di Eduarda, mentre Mark ha comprato dello yogurt che sta pensando di conservare per i suoi nipotini, visto che la data di scadenza indica "24 dicembre 34"... A essere pessimisti, si potrebbe pensare anche 1934! ...E questioni serie - Ma la questione delle diciture sugli alimenti non è solo faceta. Maruška denuncia le etichette che dicono "100% di qualcosa, e poi quando vai a leggere gli ingredienti, scopri che ce ne sono altri oltre al qualcosa". Varie persone sono d´accordo con Geraldine che "l´informazione più importante è il paese d´origine. Tutti i cittadini hanno il diritto di sapere da dove arriva esattamente il loro cibo e quali agricoltori (locali, preferibilmente) sosteniamo ogni volta che compriamo da mangiare!" Un´altra preoccupazione sono ovviamente gli Ogm. Wojtez si chiede se "i consumatori avranno il diritto di sapere se quello che mangiano contiene Ogm". In Europa, la risposta è sì... Infatti, dopo mesi e mesi di duri negoziati con i governi europei, il Parlamento è riuscito a varare, nella plenaria di luglio, una serie di leggi sulle informazioni da dare ai consumatori sugli imballaggi dei prodotti alimentari, che include anche l´obbligo di menzionare gli Ogm. Le nuove norme prevedono diciture più complete e soprattutto più leggibili su certe sostanze, quali i grassi, i sali e gli allergeni, ma anche sui sostituti alimentari come "i grassi vegetali". Puoi leggere i dettagli cliccando al link in basso. Insomma, se siamo tutti d´accordo con Mak che dice: "le etichette devono essere scritte chiaramente, in grande, e tutti gli ingredienti devono essere elencati, sia quelli naturali che quelli artificiali", sta anche a noi fare la vostra parte: leggere le etichette attentamente! |
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