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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Luglio 2011
 
   
  PESCA: PARERE FAVOREVOLE COOPERAZIONE A DECRETO FERMO

 
   
  Il movimento cooperativo ha espresso, in Commissione consultiva centrale, parere favorevole ai due decreti attuativi – uno gestionale e l’altro economico- che delineano le modalità per il fermo pesca 2011. Una scelta –sostengono i presidenti Giampaolo Buonfiglio (Agci Agrital), Massimo Coccia (Federcoopesca-confcooperative) e Ettore Ianì (Lega Pesca)- che nasce dal “senso di responsabilità, visto il momento delicato che attraversa l’economia ittica, e la necessità di una corretta gestione delle risorse. Una delicata operazione di sintesi, con quelle che sono le esigenze della nostra base associativa, resa possibile grazie ad una adeguata copertura finanziaria per gli armatori, prevista in Manovra”. Le risorse per il personale imbarcato- precisano le associazioni- arriveranno dalla Cigs. I decreti approvati oggi consentiranno di attuare in Adriatico un fermo di 60 giorni continuativi – 45 lavorativi-, con la possibilità di prolungare su decisione delle singole Regioni questo periodo, facendolo partire prima o continuando dopo, rispetto alle date fissate dall’Amministrazione. Il calendario prevede, per le imbarcazioni di strascico e volante, una interruzione obbligatoria dell’attività: dal 1 agosto al 30 settembre, nei compartimenti da Trieste a Bari e dal 30 settembre al 29 ottobre da Brindisi a Imperia. Per Sardegna e Sicilia l’interruzione avrà durata da trenta e sessanta giorni, che verrà decisa a livello regionale. Per le 8 settimane successive all’interruzione temporanea della pesca, da Trieste a Bari il prelievo con sistemi strascico e volante è vietato il venerdì e in un altro giorno feriale deciso dall’armatore. In pratica si potrà pescare tre giorni su cinque. A monitorare gli effetti sugli stock di questa inattività prolungata, ci penserà la ricerca scientifica. Nel corso della Commissione è stata annunciata, anche, l’istituzione, a partire da settembre, di appositi tavoli di lavori per i comitati dei piani di gestione.  
   
 

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