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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Luglio 2011
 
   
  UMBRIA: RIPOPOLAMENTO SELVAGGINA

 
   
  Perugia - San vito in monte - L´obiettivo del ripopolamento, in grado di rispondere al fabbisogno regionale, è fissato a 20 mila fagiani: nel 2011, rispetto ai 6mila 951 del 2009 e agli 8 mila 600 dello scorso anno, saranno 12 mila i fagiani messi a disposizione dal Centro di Produzione Selvaggina di San Vito in Monte (nell´Ambito Territoriale di Caccia n. 3 del Ternano - Orvietano). Ma 20 mila fagiani di buona qualità, fatti crescere cioè in condizioni ben diverse da quelle dell´allevamento intensivo e tali da non allontanarsi molto dalla vita selvatica, sono un obiettivo alla portata del Centro e delle sue potenzialità produttive, a patto che vengano realizzate tutte le strutture necessarie, da un aumento del numero delle voliere e delle incubatrici al miglioramento della prevenzione igienico-sanitaria. È quanto hanno sottolineato i responsabili del centro e i rappresentanti dei tre Ambiti Territoriali per la Caccia (gli "Atc" di Perugia 1 e 2 e l´´Atc´ di Terni) all´assessore all´agricoltura della Regione Umbria Fernanda Cecchini, che si è recata in visita alle strutture di ripopolamento di San Vito, accompagnata dall´assessore alla caccia del Comune di Terni Filippo Beco e da Valentino Rocchigiani della Comunità Montana Orvietano-narnese-amerino-tuderte. Il numero delle lepri (da distribuire anch´esse, come i fagiani, fra i tre Ambiti Territoriali caccia per le operazioni di ripopolamento dei rispettivi territori) si attesta sui 400 capi annui. "Il ripopolamento della selvaggina è un obiettivo importante per la qualità del territorio - ha detto l´assessore Cecchini -, e su questa strada la Regione si è fortemente impegnata, con recenti finanziamenti che hanno consentito l´ampliamento e il potenziamento del Centro di San Vito, dove accanto alla qualità particolare attenzione viene riservata al benessere degli animali". Le opere realizzate hanno riguardato l´ampliamento delle voliere di "finissaggio" e "parchetti riproduttori" per i fagiani. Una nuova struttura per ospitare le incubatrici e lo "sfreddamento" dei pulcini, già finanziata, sarà completata entro il prossimo autunno. In fase istruttoria tecnico-amministrativa si trova il finanziamento per una ulteriore voliera di circa 9 mila metri quadrati, che - sottolineano i responsabili del centro - permetterà di ottimizzare lo spazio utilizzato per il finissaggio. "Realizzando tutte le strutture necessarie - hanno sottolineato i responsabili del Centro -, l´Umbria può diventare un modello nazionale per quanto riguarda la produzione e la gestione della selvaggina da ripopolamento". Una produzione che - si fa notare - segue rigidi protocolli, attraverso l´adozione di specifiche procedure di allevamento che ne garantiscono la "selvaticità" e la qualità, limitando al massimo il contatto con l´uomo. La selvaggina viene tenuta costantemente sotto controllo sanitario, per prevenire possibili patologie. Il potenziamento delle strutture finanziate dalla Regione ha come obiettivo - spiegano - quello di "raddoppiare l´attuale produzione di fagiani, garantendone un elevato livello qualitativo".  
   
 

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