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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Luglio 2011
 
   
  BASILICATA: PATTO DI SISTEMA, LE PROPOSTE PER IL LAVORO E L´ECONOMIA SONO CONTENUTE IN UN DOCUMENTO D’INTENTI SOTTOSCRITTO TRA REGIONE, CONFINDUSTRIA E SINDACATI. IL PACCHETTO DELLE PROPOSTE

 
   
   Potenza, 19 luglio 2011 - Più occupazione, cioè moltiplicare le opportunità di lavoro e di impresa incidendo così sulla coesione sociale. Meno burocrazia, con lo snellimento dei procedimenti amministrativi per avvicinare l’amministrazione alle esigenze dell’economia e della società. Maggiore competitività per rilanciare l’industria, i servizi e l’artigianato nel segno dell’innovazione e della sostenibilità. Sono gli obiettivi generali del documento d’intenti “Obiettivo Basilicata 2012- Patto di sistema per il lavoro e la crescita”, sottoscritto il 15 luglio dal presidente della Regione Vito De Filippo, dal presidente di Confindustria Pasquale Carrano e dai segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Antonio Pepe, Nino Falotico e Carmine Vaccaro. Il quadro finanziario degli interventi contenuti nei tre Obiettivi generali ammontano a circa 150 milioni di euro. Il documento delinea soprattutto un “disegno comune di responsabilità e di concertazione”, un fronte unico per arginare le difficoltà imposte dai rigidi vincoli del Patto di stabilità, dalle drastiche riduzioni dei trasferimenti dello Stato, dalle restrizioni della finanza pubblica in uno scenario già complicato dalla crisi economica. Il “patto” chiama Regione, forze sociali e produttive a condividere misure che vadano verso la razionalizzazione della spesa e dei costi e che siano, nello stesso tempo, efficaci per il rilancio dell’occupazione e per la crescita dei sistemi produttivi. Per il lavoro il pacchetto di proposte punta: al credito d’imposta per la nuova occupazione; ai talenti per una nuova imprenditorialità; al fondo per il microcredito; al Fondo di garanzia; al fondo regionale di venture capital; all’acquisto dall’Inps di buoni-lavoro per alleviare le condizioni insostenibili di lavoratori interessati dalla mobilità in deroga; ad una misura d’incentivazione mirata alle imprese che sperimentino il ricambio generazionale sul posto di lavoro, attraverso l’affiancamento di un lavoratore giovane in entrata ad un lavoratore prossimo all’età pensionabile nonché la trasformazione anticipata dell’apprendistato in lavoro dipendente; al rilancio dell’edilizia agevolata; al contratto di settore. Per sostenere le imprese, invece, è intenzione comune intervenire con: il credito d’imposta su base regionale per gli investimenti; il contratto di sviluppo e le convenienze localizzative; il contratto di rete; la banda larga; il contrasto all´economia irregolare. A giudizio concorde di Regione, Confindustria, Cgil, Cisl e Uil sono queste le coordinate e i vincoli fondamentali di un grande patto di concertazione e di mobilitazione unitaria.  
   
 

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