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Notiziario Marketpress di Venerdì 22 Luglio 2011
 
   
  CATANZARO: MAURO STACCIOLI AL PARCO DI SCOLACIUM PER INTERSEZIONI 6

 
   
  Mauro Staccioli è il protagonista della sesta edizione di Intersezioni. LŽattesa rassegna, diventata uno degli appuntamenti culturali italiani più importanti della stagione con ampia risonanza internazionale, anche questŽanno si sdoppia. ComŽè già avvenuto nelle due precedenti edizioni, il progetto dal titolo Cerchio imperfetto prevede la realizzazione di due mostre organizzate al Parco Archeologico di Scolacium e al museo Marca di Catanzaro. Entrambi gli appuntamenti sono curati da Alberto Fiz, Direttore Artistico del Marca. Se negli spazi del museo sono di scena gli anni Settanta con una selezione di opere in cemento, il Parco di Scolacium ospita una mostra monumentale particolarmente emozionante con una serie di nuove installazioni realizzate per lŽoccasione da uno dei protagonisti più significativi della scultura contemporanea. LŽevento espositivo, accompagnato da un esauriente catalogo monografico in italiano e inglese edito da Electa, sŽinaugura il 23 luglio per rimanere aperto sino al 9 ottobre 2011. La sesta edizione di Intersezioni è organizzata dalla Provincia di Catanzaro con la collaborazione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria e il patrocinio della Regione Calabria - Assessorato alla Cultura, di Sensi Contemporanei - Ministero dello Sviluppo Economico e della Fondazione Mimmo Rotella. LŽiniziativa fa parte delle celebrazioni per il 150° anniversario dellŽUnità dŽItalia. "Intersezioni, insieme, al Marca, rappresenta un punto di riferimento imprescindibile. La manifestazione ha dimostrato di rappresentare un modello di strategia culturale fortemente innovativo con ampi consensi in Italia e allŽestero", spiega Wanda Ferro Presidente della Provincia di Catanzaro con delega alla Cultura. "Dopo Michelangelo Pistoletto, siamo particolarmente orgogliosi che nel 150° anniversario dellŽUnità dŽItalia la rassegna venga dedicata a Mauro Staccioli, uno degli artisti italiani più rappresentativi della scena internazionale." Come afferma Alberto Fiz, "Intersezioni 2011 è un ulteriore passo avanti nella realizzazione di un evento di anno in anno sempre più ambizioso. Le grandi installazioni di dieci metri dŽaltezza hanno richiesto una progettazione che coinvolge i principi dellŽingegneria e dellŽarchitettura nel contesto di una mostra dove vengono sconvolti i parametri della visione. La storia e la memoria del Parco non sono più esterne ma diventano parte integrante delle opere concepite da Staccioli. Il luogo dellŽarcheologia e quello della contemporaneità si pongono su un piano di assoluta simultaneità. Non cŽè più un prima e un dopo ma qui e ora " Il visitatore viene accolto da Anello Catanzaro Ž11, una scultura in acciaio corten di otto metri dal peso di 12 tonnellate che, come si comprende dal titolo, lŽartista ha voluto dedicare a questo evento. LŽopera crea un dialogo tra lo spazio della natura e quello della storia mettendo in relazione lŽuliveto con la Basilica di Santa Maria della Roccella. Uno sguardo strabico che evoca lŽunitarietà del luogo: "Creare scultura", afferma Staccioli, "significa esistere in un luogo" e questa immanenza allŽinterno del parco di Scolacium passa attraverso una serie di opere monumentali da cui emerge lŽessenzialità delle geometria. Proprio la Basilica normanna, il monumento antico più imponente del parco, diventa lŽoccasione per unŽaltra installazione particolarmente impegnativa realizzata per lŽoccasione. Si tratta di Diagonale rossa, un plinto di oltre 25 metri di lunghezza in legno multistrato che attraverso lo spazio della navata sino a sfondare metaforicamente lŽogiva collocata sulla facciata anteriore. Un segno ancestrale che indica la linea dellŽinfinito senza per questo rinunciare alla presenza fisica e materica. UnŽaltra opera particolarmente rappresentativa di Intersezioni 2011 è Cerchio Imperfetto, immenso quadrato rosso dai lati curvi alto dieci metri che ridisegna i confini del Foro, la piazza dellŽantica Minervia Scolacium in base ad unŽazione che ha lo scopo di sottoporre il luogo ad una verifica di carattere critico. Cerchio imperfetto dà il titolo alla mostra e ne rappresenta il simbolo in base ad una ricerca dove si attua uno scarto tra lŽideale platonico della perfezione e la sua messa in pratica. "EŽ solo attraverso lŽimperfezione che il linguaggio si sviluppa evitando di finire congelato in una perfezione sterile e inutile", afferma Staccioli. AllŽinterno del Foro, invece, sono collocati tre tondi di quattro metri in cemento che sviluppano un campo dŽazione di carattere sinergico determinando imprevedibili varianti allŽinterno di uno spazio che recupera il suo dinamismo secondo unŽalternanza linguistica ricca di conseguenze. Staccioli, citando le parole di Gillo Dorfles, crea nel Parco una molteplicità segnica particolarmente significativa. Anche il Teatro romano attua il proprio processo di trasformazione attraverso lŽinserimento di un grande arco di 15 metri che evoca il motivo semisferico dellŽantica costruzione. "Staccioli non prevarica mai la storia ma la tratteggia e la sottolinea con una serie di elementi che sembrano incorniciarla in un tempo senza tempo", afferma Alberto Fiz. Da sinistra a destra, questo è il titolo dellŽopera, è una scultura che sŽimpone come segno di interscambio, perentorio superamento di un confine in una costante relazione con il mondo. LŽarco dialoga con i Prismoidi, 11 sculture, che, come scrive Staccioli, "appaiono come dadi lanciati sul tavolo in maniera casuale a definire una pluralità di orientamenti e di punti di vista in uno sconcertante assetto precario". Accanto alle installazioni presenti al Parco di Scolacium, il Marca ospita una mostra storica di Staccioli con una serie di rare sculture in cemento, modelli e disegni che focalizzano lŽattenzione sugli anni Settanta, il periodo nel quale lŽartista si è imposto con esperienze plastiche fortemente provocatorie e spesso aggressive destinate a fare dellŽarte un elemento di contestazione nei confronti del sistema sociale. Sono gli anni che precedono lŽinstallazione del celebre Muro alla Biennale di Venezia del 1978 dove lŽartista affronta il tema dellŽincomunicabilità creando una barriera dŽaccesso al luogo dellŽarte: "La mia formazione dŽartista prende consistenza nel modo di sentire la politica come fatto poetico, non come politica della prassi", afferma. E ancora: "La ragione per cui si fa una scultura è quella di trovare il senso dellŽessere, dello stato nello spazio e nel tempo, di dare una forma significativa al mio, al nostro paesaggio", ha scritto con unŽaffermazione che sembra sintetizzare alla perfezione il progetto di Intersezioni 2011. I due eventi al Parco di Scolacium e al Marca permettono di rileggere lŽopera di un grande maestro che, come pochi altri, è rimasto fedele a una concezione dellŽarte come ultima grande utopia. Intersezioni, nelle precedenti edizioni, ha ospitato alcuni dei maggiori esponenti della scultura italiana e internazionale quali Mimmo Paladino, Jan Fabre, Tony Cragg, Antony Gormley, Stephan Balkenhol, Wim Delvoye, Marc Quinn, Dennis Oppenheim e Michelangelo Pistoletto. La mostra è accompagnata da un catalogo, in italiano e inglese, edito da Electa di oltre 250 pagine corredato dalle foto storiche di Enrico Cattaneo. Vengono presentate, tra lŽaltro, le installazioni al Parco di Scolacium e al Marca. Accanto al saggio del curatore Alberto Fiz, viene proposta unŽampia analisi sul percorso artistico di Staccioli da parte del direttore del museo di Saint-etienne Lorand Hegyi a cui si accompagna la riconsiderazione critica sugli anni Settanta di Marco Bazzini, direttore del Museo Pecci di Prato. Accanto ad un intervento sui progetti non realizzati scritto da Claudia Mennillo, lŽarcheologa Maria Grazia Aisa analizza lŽimportante scoperta dellŽAnfiteatro nel Parco di Scolacium. Insieme a una selezione di testi di Staccioli, il catalogo ripropone unŽimportante intervista di Gillo Dorfles con lŽartista e un saggio profetico di Giuseppe Panza di Biumo sul rapporto tra lo scultore italiano e il minimalismo americano. Info: Intersezioni 6 Mauro Staccioli Cerchio imperfetto Parco Archeologico di Scolacium Museo Marca, Catanzaro Vernice per la stampa: sabato 23 luglio ore 18.00 Inaugurazione al Parco di Scolacium: sabato 23 luglio ore 19,30 Inaugurazione al Marca: domenica 24 luglio ore 11 Curatore: Alberto Fiz Organizzazione: Provincia di Catanzaro Assessorato alla Cultura, con la collaborazione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria Patrocinio: Regione Calabria - Assessorato alla Cultura, Sensi Contemporanei - Ministero dello Sviluppo Economico e Fondazione Mimmo Rotella. LŽiniziativa fa parte delle celebrazioni per il 150° anniversario dellŽUnità dŽItalia. Periodo: 23 luglio - 9 ottobre 2011 Sedi: Parco Archeologico di Scolacium Roccelletta di Borgia (Catanzaro) tutti i giorni 10-21,30; ingresso libero Marca via Alessandro Turco 63, Catanzaro La mostra si svolge in concomitanza con Berlinottanta. Pittura irruente aperta sino al 9 ottobre. Orario: da martedì a domenica 9,30-13; 16,30-20,30; chiuso lunedì Ingresso:3 euro; tel. 0961.746797. Info@museomarca.com  www.Museomarca.com  www.Intersezioni.org  Catalogo Electa con testi in italiano e inglese di Maria Grazia Aisa, Marco Bazzini, Gillo Dorfles, Alberto Fiz, Lorand Hegyi, Claudia Mennillo, Giuseppe Panza di Biumo, Mauro Staccioli  
   
 

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