Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Venerdì 22 Luglio 2011
 
   
  PARMA, PROVINCIA AMATA DAGLI STRANIERI

 
   
  Presentato il report 2011 del turismo. Maggiali “Turismo segmento importante per la nostra economia”. Sono gli stranieri la novità del turismo nella provincia di Parma. In un contesto difficile, segnato ancora dalla crisi, con meno risorse a disposizione per le vacanze, il turismo nel parmense segna a proprio favore l’aumento costante dal 2006 degli stranieri, e nell’ultimo anno presenze che passano dal 19,6% al 23,3%. Non solo nel capoluogo, ma in tutto il territorio. Francesi, tedeschi, americani e inglesi ma anche russi e cinesi. Stranieri che arrivano tutto l’anno e non solo nei mesi estivi e che pernottano sul territorio. Il dato è emerso questa mattina nel corso della presentazione del report 2010 Un 2010 generalmente non buono in generale per il settore, ma che qui, nelle terre di Verdi, dei Castelli, delle Terme e dell’Appennino regala anche qualche soddisfazione. Lo rimarca Agostino Maggiali, l’assessore provinciale al Turismo, che commenta i dati illustrati da Andrea Gaiani, responsabile dell’Ufficio statistica che li ha elaborati, e Carla Ghirardi, dirigente del Servizio Turismo che li ha raccolti presso strutture e operatori non troppo tempestivi nel comunicarli, cosa che si riflette negativamente sull’efficacia di questi strumenti. “La Provincia di Parma ha appeal sul mercato internazionale e questo è un dato positivo, da tenere in considerazione perché gli stranieri sono una risorsa – ha detto Maggiali - Non tutti ancora credono che il turismo sia un segmento importante per la nostra economia. Io ritengo che sia un errore e che sia una strada maestra da percorrere che può offrire opportunità anche per realtà del nostro territorio che devono riconvertirsi”. Con questa convinzione Maggiali ha lavorato alla creazione del Tavolo provinciale sul Turismo, “per vincere la frammentazione” a favore di azioni concertate e condivise. Davanti ricorda ci sono grandi occasioni: “Verdi 2013, un’opportunità straordinaria e mi rammarico che non sia stata portata avanti nazionalmente una legge ad hoc per il bicentenario”. Ma c’è anche l’Expo 2015 sulla nutrizione, un tema su cui il Parmense ha molto da dire, per questo, dice Maggiali “Parma deve avere la forza di cogliere l’attenzione di milioni di visitatori”. Ma eccoli i dati. La flessione è lieve: 517.874 arrivi (-0,9 %rispetto al 2009 e in aumento rispetto al 2006-7) e 1.521.812 presenze (+0,6%) in ripresa dunque ma non ancora ai livelli pre-crisi anche perché il 2008 è stato per parma l’anno della grande mostra del Correggio. Il calo dei turisti italiani (-3,2% gli arrivi e -3,9% le presenze), è compensato dall’aumento degli stranieri (+7,6% di arrivi e + 19,4% delle presenze rispetto al 2009) Buono il risultato del capoluogo (arrivi +2,6% e presenze + 13,7%) mentre continua a mostrare sofferenza il comparto termale, con Salsomaggiore, (arrivi -7,9% e –presenze 7,4%) e le “Città d’arte”. Calo anche in Appennino ma se si scompone il dato tra la parte Ovest e quella Est, si riscontra la notevole crescita di quest’ultima, che addirittura presenta i dati percentuali migliori di tutto il territorio, a conferma di una tendenza positiva in corso da alcuni anni. “Sono dati significativi, un risultato ottenuto con l’impegno degli enti locali e il lavoro di operatori che ci hanno scommesso”. Maggiali insiste anche sull’idea che occorra unire valore del prodotto a valore del territorio, come a dire se vendi l’uno vendi automaticamente anche l’altro, e sulla grande offerta a disposizione. “ Il nostro brand non è fatto di una sola eccellenza ma è composito, un turista deve avere la possibilità di conoscere tutto quello che il territorio è in grado di offrire e non essere chiuso in un centro storico”. Sui pernottamenti il punto va a favore dell’extralberghiero: B&b, agriturismi, campeggi, registrano una consistente crescita degli arrivi (+9%) e un aumento del 2,7% delle presenze mentre nelle strutture alberghiere c’è un calo di circa il 2% degli arrivi e la sostanziale stabilità delle presenze (+0,1%). Lo specchio di questa situazione lo si ricava anche dai dati sulle strutture ricettive. Negli ultimi 5 anni crescono gli alberghi a 4-5 stelle, calano quelli a una o due stelle e le strutture extra-alberghiere, crescono del 33%, di letti del 25%. Lo sviluppo maggiore ha riguardato soprattutto i Bed & Breakfast, con un incremento che sfiora il 60%, e gli agriturismi, che crescono di quasi un terzo. Dal punto di vista dell’andamento mensile, dalla primavera fino a giugno si sono registrati in generale aumenti nelle presenze, rispetto al 2009; maggio, mese di “Cibus”, ha fatto segnare un +10,3% di presenze. Aumenti sono stati registrati anche a novembre e dicembre, mentre gli altri mesi presentano flessioni. Alla presentazione di oggi erano presenti numerosi rappresentanti pubblici e privati. Fra questi vanno segnalati gli interventi dell’assessore alla Cultura e Turismo di Salsomaggiore Antonio Battei, Ennio Incerti di Federalberghi, Claudio Franchini di Ascom e Giovanna Schianchi dell’Upi  
   
 

<<BACK