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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Luglio 2011
 
   
  ADOTTATO IN CONSIGLIO COMUNALE IL PGT L’AMMINISTRAZIONE HA PRESENTATO AI CITTADINI LA SEGRATE DI DOMANI

 
   
   Segrate, 20 luglio 2011 - Nella seduta del 15 luglio il Consiglio comunale ha adottato il Piano di Governo del Territorio - Pgt, nuovo documento di pianificazione che disegnerà l’assetto urbanistico futuro della città. “Un atto programmatico fondamentale dell’Amministrazione – ha commentato il sindaco Adriano Alessandrini - perchè rappresenta non una volontà di costruire, ma il nostro disegno e la nostra visione di Città”. Non una rivisitazione e un ammodernamento di regole, ma un progetto di città ad ampio respiro, che configura anche uno scenario di lungo termine. L’amministrazione Comunale con il Pgt sta impostando la nuova Segrate e non sta lavorando solo sull’oggi. E’una doverosa puntualizzazione, senza la quale alcuni dati relativi allo sviluppo del territorio e all’incremento del numero di abitanti, che devono essere considerati in prospettiva da qui a 20 anni, potrebbero essere letti e interpretati in modo distorto. Lo sviluppo pensato per Segrate è graduale e ragionato e la porterà a essere una città di eccellenza, con tanto verde, che fungerà da elemento di raccordo tra i quartieri e di collegamento con i comuni vicini, e servizi di altissimo livello, connessioni interne forti e articolate, presente e inserita armonicamente nella rete infrastrutturale sovracomunale, ben rapportata a Milano, alla Provincia, all’Europa. “Ci sono dei punti di forza che rendono il nostro Pgt un modello per tutta la Lombardia – ha dichiarato il sindaco: il primo, un piano di “preverdissement”, che sarà adottato come modello dalla Regione, che prevede la copertura preventiva a verde del totale delle aree di trasformazione prima dell’avvio dei piani attuativi. Abbiamo mantenuto elevati poi gli indici di urbanizzazione delle aree industriali con l’obiettivo di attrarre nuove imprese, fonte di ricchezza e lavoro. Massima l’attenzione per i servizi ai cittadini, da sempre l’eccellenza di Segrate, e per la sostenibilità ambientale”. Il Pgt , un obbligo di legge - La Legge della Regione Lombardia n.12 dell’11 marzo 2005, introduce il concetto di governo del territorio e impone ai Comuni di convertire i propri Prg (Piani Regolatori Generali) al nuovo strumento di governo del territorio del Pgt (Piano di Governo del Territorio). Dal Prg al Pgt, una rivoluzione urbanistica - Un radicale rinnovamento nel modo di pensare l’urbanistica e un nuovo approccio che porta in primo piano le strategie e gli indirizzi di azione e rende flessibili e dinamici gli strumenti attuativi per concretizzarli. Una innovazione urbanistica importante sia in materia di strumenti di governo del territorio sia in termini di definizioni e contenuti. Il passaggio dal rigido e ormai obsoleto Piano Regolatore Generale, strumento che semplicemente disciplina dove si costruisce, a uno strumento, il Pgt, voluto e concepito per governare e amministrare il territorio. Diversa la struttura: non più un semplice insieme di norme edilizie (Prg), ma uno strumento di analisi e di valutazione (Pgt). Strumento con il quale la Regione Lombardia dà il via a un approccio urbanistico rivoluzionario da parte degli enti locali sul proprio territorio e a una visione diversa, strategica e d’insieme per il suo sviluppo, rispetto agli interventi spot consentiti e attuabili in precedenza. Pgt, piano-programma; piano-processo; costruito "dal basso"; che persegue la sostenibilità socio-economica e ambientale delle proprie scelte - L’utilità del Pgt è intrinseca nel suo stesso nome. E’, prima di tutto, un ‘piano’ che definisce un obiettivo, soluzioni a problemi e una direzione di marcia; in secondo luogo sviluppa una modalità di ‘governo’, nei termini in cui stabilisce responsabilità, procedure e regole per il raggiungimento di quel piano; infine impatta sul ‘territorio’, ovvero sullo spazio costruito, agricolo, urbano, pubblico e privato, sulle infrastrutture e sulla distribuzione dei servizi che si utilizzano tutti i giorni. Un’ “opera omnia” che interessa lavoro, qualità della vita e società, guardando alla dimensione spaziale/geografica di tali tematiche. Il Pgt non è un piano regolatore (Prg) in senso tradizionale, esprime piuttosto una volontà politico-strategica che possa inquadrare le operazioni di medio e lungo termine sul territorio. “Adottando il Pgt – ha tenuto a specificare più volte e in varie sedi l’assessore Angelo Zanoli - il Comune non sta rilasciando concessioni edilizie, sta solo pianificando la città in tutte le sue forme e partendo dalle sue esigenze: infrastrutture (scuole, strade, impianti di cogenerazione, sistemi di mobilità), servizi, territorio. “Tutti i progetti con i relativi piani attuativi – ha precisato l’assessore all’Urbanistica - dovranno passare al vaglio del consiglio comunale”. Il Pgt determina quindi le adeguate politiche di intervento per i vari settori, verificandone la sostenibilità ambientale. E’ uno strumento flessibile, dinamico e inteso come un processo in continua evoluzione, un percorso di continuo perfezionamento e adeguamento al mutare delle condizioni sociali, economiche e territoriali. Fissa una programmazione di azioni mirate orientata a rendere vivibile, funzionale, e gradevole l’ambiente cittadino, in quanto contesto entro cui si organizza e si sviluppa la vita della comunità e non unicamente ambito dell’edificare. E’, in particolare, un processo condiviso dalle componenti civili istituzionali: un piano di lavoro che punta a definire le condizioni organizzative del contesto sociale e a migliorare l’offerta di servizi e infrastrutture non limitandosi solo a fissare le regole del costruire. E’un processo che tende all’integrazione di tutte le risorse del territorio grazie a strategie dibattute e comuni. E sul punto della “progettazione partecipata”, una della novità introdotte dal Piano di Governo del Territorio, sia il sindaco che l’assessore sono stati molto fermi: “Questo Pgt - ha chiarito Zanoli - propone la nostra idea di Città che abbiamo presentato per due volte agli elettori nel Programma di mandato del sindaco e che per ben due volte i cittadini hanno votato”. E Alessandrini ha aggiunto: “Questo è un Piano molto saggio che rispecchia due campagne elettorali fatte con grande trasparenza. Siamo l’unica coalizione - ha ripreso - che per ben due volte ha fatto avere nelle case dei cittadini, quartiere per quartiere, il nostro progetto di Città, spiegando soprattutto come lo avremmo realizzato. Il Programma 2005-2015 - ha concluso - è stato approvato e votato a larghissima maggioranza”. “Avendo incontrato sin dall’avvio del Pgt tutte le parti coinvolte: enti competenti, forze produttive della città, associazioni, cittadini, ma soprattutto avendo messo a disposizione dei segratesi l’Urban Center, ufficio ad hoc in Comune che fornisce ogni tipo di informazione e di chiarimento sull’argomento – ha rimarcato Zanoli - direi che l’Amministrazione Comunale ha dimostrato la massima trasparenza e la massima volontà di collaborare con la città.“Siamo stati cristallini – ha concluso: i progetti li abbiamo sempre spiegati prima di andare a votare, mai dopo”. In questo modo sia l’assessore che il primo cittadino hanno rispedito al mittente le accuse di un Pgt blindato e non conosciuto, mosse da una parte della minoranza. Gli atti che compongono il Pgt Il Pgt si articola in tre atti autonomi, concepiti tuttavia all´interno di un unico processo: Documento di Piano (Ddp), primo atto nella stesura del Pgt, strumento conoscitivo di natura prettamente programmatica, definisce la strategia complessiva di sviluppo del territorio, gli obiettivi rilevanti e strategici, la "politica urbanistica" e l´idea di città che s´intende perseguire. Esso individua gli obiettivi di sviluppo economico e sociale, al contempo valorizzando le risorse ambientali, paesaggistiche e culturali. Ha validità quinquennale e non ha effetti sul regime giuridico dei suoli, quindi non incide sulle possibilità di trasformazione a fini edificatori. Ogni nuova concessione dovrà infatti passare al vaglio del Consiglio comunale. Piano dei Servizi (Pds), strumento di analisi e valutazione dei servizi della città che persegue l’obiettivo di assicurare la dotazione complessiva e la distribuzione sul territorio di aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale (scuole, servizi, infrastrutture della mobilità…), comprese le eventuali aree per l’edilizia residenziale pubblica e le dotazioni a verde, i corridoi ecologici e il sistema del verde di connessione tra territorio rurale e aree edificate. Piano Strutturale o Piano delle Regole (Pdr), che disciplina la struttura della città esistente e consolidata, trasforma gli obiettivi programmatici in un progetto di città. Al Piano Strutturale o Piano delle Regole sono affidati gli aspetti di regolamentazione e gli elementi di qualità della città costruita. Disciplina cioè l’intero territorio comunale, individua le aree di valore paesaggistico ambientale e quelle non soggette a trasformazione, stabilisce le volumetrie, gli indici consentiti e la qualità ambientale delle nuove edificazioni (ad esempio la classe energetica A per gli edifici). La Vas – Valutazione di ambito strategico - La legge regionale ha inserito l’obbligo di accompagnare la formulazione di Piani e Programmi (P/p) con procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (Vas) dei loro possibili effetti sull’ambiente. E’ un processo realizzato per assicurare che gli effetti derivanti da piani e programmi proposti siano identificati, valutati, sottoposti alla partecipazione del pubblico, presi in considerazione dai decisori e infine monitorati durante l’attuazione del piano o programma. Ciò consente di avere maggiori possibilità di introdurre modifiche e di proporre e valutare alternative concrete e soprattutto di integrare la dimensione ambientale nei processi decisionali. La finalità della Vas è quindi quella di promuovere lo sviluppo sostenibile e assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente. La normativa regionale prevede che dei tre documenti che compongono il Pgt sia sottoposto a Vas il Documento di Piano, in virtù del suo valore strategico. Sottolinea inoltre la necessità di integrare la Vas nel percorso di pianificazione. La Vas deve, quindi, accompagnare tutto il percorso di formulazione, dibattito e adozione/approvazione del Piano, estendendosi anche alle fasi di attuazione e gestione, con la previsione e la realizzazione del programma di monitoraggio. L’integrazione tra percorso di Vas e processo decisionale di Piano ha lo scopo di portare gli obiettivi di sostenibilità ambientale all’interno del processo decisionale sul Piano. L’autorità Competente per la Vas del Pgt del Comune di Segrate ha espresso parere positivo circa la sua compatibilità ambientale. Il Pgt di Segrate Lo scenario attuale della città - Segrate ha una superficie di 17,42 kmq e 33.300 abitanti. Lo scenario offerto dal suo territorio è particolarmente complesso e articolato, tra elementi di forza e criticità, e di difficile gestione. La vicinanza con Milano dalla parte est, che ha costituito gran parte della fortuna insediativa di Segrate, ne ha parallelamente rallentato l’evoluzione di città intesa come sistema urbano consolidato, dotato di una specifica identità formale e funzionale e in grado di offrire una forte autonomia residenziale agli abitanti insediati. Segrate non ha un centro, si è sviluppata per quartieri non omogenei e slegati tra loro. E’ attraversata sull’asse est-ovest da infrastrutture importanti come la Cassanese, la Rivoltana, la ferrovia. Sul suo territorio sono presenti infrastrutture di rilevanza sovracomunale: l’aeroporto di Linate, l’ospedale San Raffaele, il Centro intermodale, il polo ricettivo dell’Idroscalo, il centro fieristico del Parco Esposizioni Novegro, il futuro Centro polifunzionale “La Città del Tempo Libero”, grande polo attrattore e di servizi di cui godranno tutti i cittadini. Segrate è interessata da collegamenti viabilistici di portata sovracomunale come la Tangenziale Est. Vi è una cava ancora funzionante, che, grazie a un’imponente e ben riuscita operazione di recupero articolata in una serie di Programmi Integrati di Intervento, l’Amministrazione sta trasformando nel centro nevralgico e propulsore della città: un parco di un milione di metri quadrati tra verde e acqua, in parte già fruibili dalla comunità. Segrate è sede di numerose aziende, alcune anche di rilevanza internazionale: 40 mila dipendenti di tali imprese gravitano in città ogni giorno. La città offre in generale una vasta gamma di servizi di altissimo livello. Ha quartieri giardino modello di riferimento in ambito internazionale. I consistenti interventi di trasformazione che sono stati approvati e in parte attuati a seguito del precedente Documento di Inquadramento delle Politiche Urbanistiche e le previsioni contenute nell’Accordo di programma per la realizzazione dell’insediamento polifunzionale previsto nel Comune di Segrate all’interno delle aree della ex dogana hanno accelerato il processo di espansione urbana e allo stesso tempo hanno introdotto alcuni elementi di ricchezza funzionale tipici delle città autosufficienti a livello di servizi. Si tratta di processi ancora in corso che devono essere governati, controllati e accompagnati, ma che posseggono caratteristiche qualitative proprie di un sistema urbano consolidato. In particolare gli elementi che possono rappresentare il superamento delle criticità del territorio riguardano il completamento del progetto del Centroparco, primo tassello di una necessaria azione di completamento del tessuto urbano, la previsione del decongestionamento della strada Cassanese e la realizzazione del centro polifunzionale nell’ex Dogana. Questi interventi, a differenza delle consuete operazioni di trasformazione, puntano al recupero e alla riqualificazione di aree dismesse e introducono i concetti di sistemi centrali come elementi attrattori in grado di unire insediamenti pensati per essere autonomi. E infatti proprio il Centroparco rappresenterà l’elemento di raccordo e di ricucitura dei quartieri cittadini attraverso il verde: corridoi verdi, ponti verdi, un sistema di piste ciclopedonali interne e radiali che conferiranno lo status e l’identità di città a elementi residenziali rimasti fino a oggi distanti, autonomi l’uno rispetto all’altro, irraggiungibili tra loro. Contemporaneamente, verde e percorsi ciclopedonali assicureranno continuità con i comuni vicini. Questo processo di pianificazione e questo disegno di città in corso già da anni si profilano come le vie più efficaci per mantenere e valorizzare gli aspetti che nel tempo hanno garantito il successo insediativo e contestualmente per fare evolvere Segrate verso un sistema urbano consolidato e dotato di una propria identità. Le finalità del Pgt - Sulle linee guida dettate e seguite dall’Amministrazione negli ultimi anni e indicate ai progettisti per elaborare il documento di pianificazione urbanistica della città, il Pgt di Segrate è finalizzato fondamentalmente a: salvaguardare il territorio cittadino e mantenerne molto forte l’identità, preservandolo dalla forza accentratrice della vicina Milano, di cui Segrate non vuole essere una delle tante periferie; realizzare una città unita e “una”, superando la visione di un frazionamento per quartieri; migliorare gli standard già elevati dei servizi; aumentare le aree verdi fruibili per i cittadini. Un programma che punta dunque a realizzare una Segrate più verde, più fruibile, più a misura d’uomo e con un livello di qualità della vita ancora più alto rispetto a quello, già notevole, di oggi. Questi gli obiettivi fissati dal Pgt e finalizzati a completare il progetto di città in corso: “Una città che deve crescere - ha tenuto a sottolineare l’assessore Zanoli - ma crescere bene”. 1 . Costruire una rete verde comunale quale elemento di miglioramento della qualità della città pubblica e realizzare, proprio attraverso il verde, un disegno unitario di città Ciò prevede: Completamento del Centroparco come ganglio centrale della rete verde e nodo di congiunzione tra i quartieri. Recupero del Golfo Agricolo che concorre con le altre aree di trasformazione alla continuità della rete verde. Il progetto consentirà la valorizzazione di un’area attualmente privata e inutilizzabile per i cittadini, che diventerà invece pubblica per oltre il 70%, con verde attrezzato e servizi a disposizione della città. “Grazie al Pgt - fa sapere Zanoli - il Comune acquisirà più dei 2/3 dei terreni, i quali saranno utilizzati per creare un grande parco pubblico. Il nuovo parco pubblico si raccorderà al vicino Centro Parco e in futuro, se sarà possibile, all’Idroscalo per completare il corridoio ecologico che attraverserà la città da nord a sud, che da anni l’Amministrazione sta cercando di portare a termine”. Rispedite al mittente quindi anche le accuse mosse al Comune di voler cementificare l’area: “Con un indice edificatorio di 0,3 metro quadro su metro quadro (giusto per fare un esempio solo un terzo di quello del già eccellente quartiere di Milano Due) e l’obbligo di cedere al comune il 70% delle aree coinvolte dal processo di trasformazione, il termine cementificazione appare quantomeno improprio”. Questo il commento di Zanoli. Integrazione dei parchi Alhambra e della Commenda con il Centroparco. Integrazione della rete verde con i parchi Idroscalo e Forlanini di Milano. Integrazione nella rete verde dei sistemi viari e di riconnessione delle parti di città. Apertura di un tavolo di coordinamento tra i comuni di Segrate, Pioltello e Vimodrone per la creazione di un sistema di parchi sovracomunali collegati tra loro. 2. Migliorare la qualità della città e dei servizi Che significa: Riqualificazione dei margini urbani. Riqualificazione del patrimonio architettonico. Recupero e valorizzazione delle grandi aree urbane, di quelle libere e dismesse. “Le aree dismesse e improduttive del territorio – ha spiegato Zanoli - sono tutte private, continuamente soggette al rischio di degrado, abbandono o occupazioni abusive. Non sono concepibili perchè sono frammiste ad ambiti urbani; impediscono quindi il collegamento tra le parti della città, mentre l’obiettivo è raggiungere unitarietà e organicità. Il non utilizzo di queste aree costituisce una perdita di valore. Recuperandole, concedendo limitati interventi di costruzione, Segrate si dota sempre più di verde attrezzato, pubblico e utilizzabile da tutta la collettività”. E’ l’idea già adottata con il Centroparco: riqualificare il tessuto urbanistico in una logica di grandi spazi verdi a costo zero, valorizzando il territorio. Recupero dei nuclei storici. Riconversione, riqualificazione, razionalizzazione delle aree industriali e terziarie, rigenerando per acquisire reddito e ricchezza. Segrate è sempre stata produttiva e deve continuare a esserlo non a discapito dell’altra funzione, ma per valorizzarla. L’evoluzione del mondo economico è in atto. Obiettivo irrinunciabile per una città moderna, vitale, al passo con i tempi é agevolare tutte le attività produttive presenti sul territorio per mantenerle in loco. Pertanto, per le aree industriali oggi obsolete sotto il profilo funzionale, saranno introdotte normative che faciliteranno l’attività d’impresa. Sì quindi alla riconversione, anche alla luce del fatto che oggi sono considerate produttive anche le attività commerciali perché producono benessere e reddito. Si imporranno classi energetiche migliori e il contenimento dell’impatto acustico, in particolare per le aree produttive frammiste alle zone residenziali, per favorire un processo di rigenerazione urbana Salvaguardia dell’identità dei quartieri omogenei sotto i profili urbanistico e architettonico 3. Riservare massima attenzione all’ambiente e al territorio Ciò vuol dire: Migliorare la compatibilità delle zone industriali con le residenze esistenti. Favorire l´allontanamento delle attività di spedizione e logistica dalle zone residenziali. Favorire il risparmio energetico per i nuovi edifici, che dovranno essere costruiti tutti in classe A, e nelle riqualificazioni, favorire la cogenerazione e il teleriscaldamento per ridurre emissioni, inquinamento e consumi. Migliorare la gestione del ciclo delle acque per i nuovi edifici, nelle riqualificazioni e nel sistema viabilistico. Attuare progetti pilota di preverdissement sulle aree a trasformazione, ovvero effettuare una piantumazione preventiva prima dei piani attuativi. 4 . Ricercare più efficacia nel sistema dei servizi per migliorare la qualità della vita dei cittadini e l´attrattività per le imprese. Migliorando e connettendo i servizi esistenti e favorendo l’insediamento dei servizi necessari alle imprese per un competitivo esercizio della loro attività 5. Incrementare le funzioni pubbliche. Che comporta: Contribuire alla ridefinizione del centro urbano attraverso nuovi spazi a parco e una nuova zona commerciale e terziaria. Completare la già alta dotazione di servizi pubblici dei quartieri integrandoli nel contempo tra loro e rinnovando o sostituendo le strutture obsolete. Creare nuovi spazi per l’istruzione (un nuovo liceo, se possibile), per il commercio (mercato comunale) per lo sport. 6. Rilanciare il ruolo territoriale di Segrate nell´area milanese Cioè: Migliorare l’appetibilità complessiva del Comune di Segrate per favorire la localizzazione di altre attività di eccellenza oltre a quelle già storicamente insediate. Realizzare una connessione tra l’aeroporto di Linate e il Passante Ferroviario. Realizzare la nuova stazione di porta della linea ad alta velocità Milano –Venezia e connetterla con un metrò leggero all’aeroporto di Linate, (in vista anche dell’arrivo della linea 4 del metrò), e quindi con il sistema metropolitano milanese. Il sogno è quello di realizzare inoltre un anello circolare che colleghi, sempre attraverso un metrò leggero, tutti i quartieri. Promuovere la dismissione o la forte riduzione dello scalo merci riqualificando funzionalmente le aree 7. Migliorare l’accessibilità della città Queste le linee guida: Eliminare il traffico passivo che attraversa Segrate dalla viabilità cittadina, completando la nuova viabilità speciale alternativa alla Cassanese e spostando a nord, all’interno del sedime ferroviario, la Rivoltana per unire i quartieri a sud della ferrovia. Diminuire il traffico locale all’interno dei singoli quartieri sul modello della viabilità esterna appena realizzata a Lavanderie e Redecesio. Quindi: chiusura a nord di Milano 2 e nuovo collegamento tra viabilità del San Raffaele e via Turchia; prolungamento di via Europa fino a via Rugacesio per deviare il traffico da via Morandi; tangenzialina esterna, già programmata e finanziata, per eliminare il traffico da via Monzese e dal Villaggio). Questi i vantaggi che deriveranno alla città con l´adozione del Piano di Governo del Territorio: una dotazione di aree per verde e servizi pari a 130 metri quadrati per abitante contro il minimo di legge che è di 18 metri quadrati. L’acquisizione al patrimonio comunale del 70% delle aree private in trasformazione che consentiranno di mettere a disposizione dei cittadini ampie quantità di verde pubblico e attrezzato con elevati standard qualitativi di servizi. Gli ambiti di trasformazione porteranno risorse per realizzare strutture che non ci sono o per ammodernare le esistenti, ma anche per migliorare la qualità ambientale del territorio. “Con il Pgt stiamo pianificando il futuro di Segrate fissando vincoli importanti e vitali” – ha tenuto a rilevare Zanoli. La creazione di una grande rete ecologica. A nord continuità e verde saranno garantiti dal Centroparco, dal quale percorsi radiali si inseriranno nei quartieri. A sud un percorso verde unirà il Parco Forlanini e il Parco Sud nella zona di Peschiera Borromeo l’abbattimento dei consumi energetici e delle immissioni in atmosfera. Da tempo l’Amministrazione comunale incentiva l’edificazione in classi energetiche molto elevate, i recenti Pii sono tutti in classe A, come il Segrate Village. Si ricorrerà inoltre, come già detto, ad altre tecnologie innovative, realizzando per esempio sul territorio centrali di cogenerazione o di trigenerazione alle quali si potranno collegare le utenze che vorranno, inquinando meno, risparmiando e incrementando la qualità ambientale La documentazione completa del nuovo Piano di Governo del Territorio (Pgt) del Comune di Segrate è consultabile sul sito www.Comune.segrate.mi.it, in homepage. Oltre al Documento di Piano, discusso all’interno del procedimento di valutazione ambientale Vas, sono disponibili sia il Piano dei Servizi che il Piano delle Regole, così anche tutti gli strumenti di pianificazione complementari quali la componente geologica, il piano per la gestione dei sottoservizi tecnologici, lo studio per le industrie a rischio di incidente rilevante. La documentazione può essere visionata anche presso l’Urban Center in Comune (il martedì dalle ore 15.00 alle ore 18.00 e il giovedì dalle ore 9.00 alle ore 13.00), dove sarà possibile avvalersi dell’aiuto dei tecnici comunali per una consultazione più rapida e mirata. “Oggi il Pgt viene adottato cioè presentato alla città”- ha concluso Alessandrini al termine della seduta consiliare. Il primo cittadino ha anche tenuto a precisare che il Pgt non è immutabile ed è suscettibile di osservazioni migliorative. L’accordo preso in Commissione Territorio con tutti i partiti prevede che il Pgt adottato sarà depositato solo a partire da settembre. A partire da quella data ci saranno quindi 60 giorni per presentare eventuali osservazioni. Dal sindaco un ringraziamento particolare all’assessore Zanolì, agli uffici, ai progettisti e alla commissione Territorio per il lungo e corposo lavoro svolto e soddisfazione per la felice intuizione dell’Urban Center che continuerà a essere disponibile per chi volesse reperire informazioni. “L’amministrazione è stata lineare e trasparente nel presentare questa idea di città attraverso un Pgt equilibrato, ma soprattutto chiaro, illustrato in tutte le sedi istituzionali e ai cittadini, associazioni, portatori d’interesse, nel rispetto della normativa” – ha tenuto a ribadire Alessandrini. E da Zanoli la chiosa: “Questo Pgt rappresenta l’idea di sviluppo futuro del territorio espressa non dall’Amministrazione, ma dai cittadini che hanno avallato le nostre azioni dandoci fiducia e scegliendoci come loro rappresentanti per amministrare Segrate”.  
   
 

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