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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Luglio 2011
 
   
  SPECULAZIONE "CARO-BENZINA”. GIOVANNI D’AGATA, FONDATORE DELLO “SPORTELLO DEI DIRITTI” IERI , HA DEPOSITATO DENUNCIA – QUERELA CONTRO LE COMPAGNIE PETROLIFERE. IPOTESI DI REATO: AGGIOTAGGIO

 
   
  Lecce, 20 luglio 2011 Lo “Sportello dei diritti” passa alle vie legali con una denuncia per aggiotaggio. Secondo Giovanni D’agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, gli aumenti sono destinati a produrre effetti dirompenti sul sistema e sulle tasche dei cittadini, insomma un bel regalo nel periodo di ferie e di grande mobilità. I rincari registrati nelle ultime settimane nei prezzi dei carburanti sono eccessivi e hanno portato i listini a livelli preoccupanti, a tutto danno di milioni di automobilisti che in queste ore si stanno mettendo in viaggio e che dovranno sborsare mediamente 20 euro in più per un pieno rispetto ad un anno fa. Infatti a livello Paese, il prezzo medio praticato della benzina (in modalita´ servito) va oggi dall´1,627 euro/litro degli impianti Shell all´1,632 euro/litro di quelli Ip (no-logo a 1,542). Per il diesel si passa dall´1,501 euro/litro dei punti vendita Esso all´1,508 euro/litro degli impianti Ip (le no-logo a 1,415 euro/litro). Il Gpl, infine, si posiziona tra lo 0,729 euro/litro di Eni allo 0,744 di Shell (no-logo a 0,717 euro/litro).. Nel panorama europeo dei prezzi, l´Italia e´ balzata al quinto posto per il prezzo della benzina ed al quarto posto per il prezzo del gasolio. L´aggiotaggio, per la cronaca, è un reato disciplinato dall´art. 501 del Codice penale, che si intitola "Rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio". L´articolo stabilisce testualmente: "Chiunque, al fine di turbare il mercato interno dei valori o delle merci, pubblica o altrimenti divulga notizie false, esagerate o tendenziose o adopera altri artifizi atti a cagionare un aumento o una diminuzione del prezzo delle merci, ovvero dei valori ammessi nelle liste di borsa o negoziabili nel pubblico mercato, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa da euro 516 a 25.822”. Per Giovanni D’agata è indispensabile un intervento della magistratura e dell´Antitrust, cui chiediamo oggi di aprire indagini su tutto il territorio nazionale ipotizzando il reato di aggiotaggio. Chiediamo altresì che le indagini siano finalizzate ad accertare eventuali anomalie a danno dei consumatori nella formazione dei prezzi di benzina e gasolio. L´associazione non esclude la possibilità di una maxi class action.  
   
 

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