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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Luglio 2011
 
   
  TRENTO, PIANI DI STUDIO PER IL SECONDO CICLO: VIA LIBERA DA ROMA

 
   
  Trento, 20 luglio 2011 - Parere favorevole da parte del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione sullo schema di Regolamento per l’applicazione dei piani di studio provinciali nel secondo ciclo. Un passaggio importante, che giunge anche col voto favorevole unanime e con diversi riconoscimenti nel merito del percorso seguito nella provincia. Per la Provincia autonoma di Trento erano presenti Roberto Ceccato, dirigente del Servizio Infanzia Istruzione e Formazione professionale, e Michele Pellerey, coordinatore del Gruppo tecnico per l’elaborazione dei piani di studio. L’assessore provinciale all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, ha subito commentato positivamente l’esito della riunione a Roma. Prima dell’approvazione definitiva da parte della Giunta provinciale del Regolamento dei piani di studio provinciali del secondo ciclo e per la formazione in apprendistato, la proposta è stata inoltrata al Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione per l’acquisizione del parere prescritto dalle norme. Oggi pomeriggio, il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione ha dato il parere favorevole sullo schema di regolamento, con voto unanime. Immediato il commento dell’Assessore provinciale all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso: “Questo passaggio per noi e per la scuola trentina è molto importante. Siamo particolarmente soddisfatti sia per la votazione favorevole unanime da parte del Consiglio Nazionale sia per i riconoscimenti nel merito del percorso realizzato in Trentino per l’elaborazione dei piani di studio anche nel secondo ciclo, così come era avvenuto per il regolamento del primo ciclo. Certamente il coinvolgimento della scuola e dei docenti proseguirà in ogni fase dell’applicazione operativa dei piani di studio, ma con questo parere del Consiglio Nazionale e con l’approvazione del Regolamento anche in Giunta provinciale, abbiamo una legittimazione ulteriore sul piano normativo ed un riconoscimento di merito da parte dell’organo collegiale di rappresentanza a più alto livello nazionale”. Nel merito il Consiglio Nazionale ha apprezzato il fatto che “le proposte scaturiscono a seguito di un percorso di studio e di confronto avviato nel 2008 fra il gruppo di esperti designato dalla Provincia, i dirigenti scolastici, i docenti e le rappresentanze del territorio”; metodo peraltro già segnalato positivamente nel parere che il Consiglio aveva dato sui Piani di studio provinciali del primo ciclo. Si osserva che quelle proposte al Cnpi sono “scelte coerenti con la storia e l’esperienza trentina, mantenute anche per i percorsi realizzati nel campo dell’istruzione e della formazione professionale che ha una consolidata tradizione, sostenute con azioni formative specifiche destinate agli operatori del settore.” “Il richiamo, contenuto nel provvedimento in esame (art. 5 comma 2), alle competenze delle istituzioni scolastiche provinciali e paritarie per l’attuazione dei percorsi didattici – è scritto nel parere – “rafforza positivamente, a parere della Commissione, il principio dell’autonomia didattica e organizzativa in capo alle istituzioni scolastiche e alla comunità professionale; si presenta come una opzione significativa a favore della ricerca e della sperimentazione di scelte culturali e organizzative coerenti con gli obiettivi richiamati (“pieno sviluppo culturale e sociale della persona, prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, successo formativo per tutti gli studenti”).” Apprezzata inoltre “la scelta di un’attuazione progressiva dei piani di studio provinciali, che prevede misure di accompagnamento che vedranno coinvolte le istituzioni scolastiche nella fase di definizione di apposite linee guida contenenti proposte organizzative, metodologiche e didattiche e la realizzazione di progetti pilota affidati a scuole o reti di scuole per lo sviluppo dei modelli di applicazione dei previsti piani di studio. Altri rilievi, anche lusinghieri, sui vari punti specifici ed in particolare sulle lingue straniere per “l’apporto positivo garantito nell’istruzione liceale e tecnica e nell’istruzione professionale (indirizzo socio-sanitario) dall’insegnamento delle lingue inglese e tedesco (plurilinguismo) e dall’area di autonomia, garantita alle scuole sia per il potenziamento delle discipline comuni, sia per il potenziamento delle discipline curricolari, sia per la caratterizzazione dei piani di studio dell’istituzione scolastica.”, sulla “flessibilità oraria quantificata e definita nelle modalità di utilizzo (compensazione oraria tra discipline obbligatorie, personalizzazione dei piani di studio) secondo l’impostazione già prevista negli atti ordinamentali nella normativa vigente” e, infine sul rapporto tra istruzione e formazione professionale: “positività di scelte atte a garantire, con opportuni protocolli di intesa, i passaggi dai percorsi dell’istruzione e formazione professionale a quelli propri dell’istruzione”. Nei prossimi giorni, dopo la consegna ufficiale del parere, il Regolamento approderà in Giunta provinciale per l’approvazione definitiva.  
   
 

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