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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Luglio 2011
 
   
  PE: IN DIRETTA DALLA TUNISIA - GIORNO 1: PRIMI CONTATTI CON GLI OPERATORI UMANITARI IN CAMPO

 
   
  Strasburgo, 20 luglio 2011 - La delegazione del Parlamento europeo è arrivata a Djerba, nel sud della Tunisia, durante il pomeriggio. Cielo azzurro, 36 gradi, palme lungo il Mediterraneo: un paradiso naturale, se non fosse per il vicino confine libico, che centinaia di migliaia di persone hanno attraversato negli ultimi mesi per fuggire le violenze. La delegazione ha incontrato i rappresentanti dell´Alto Commissariato Onu per i rifugiati e altre organizzazioni umanitarie presenti sul campo. In serata ha preparato la visita del 14 luglio ai campi profughi. La Tunisia, e in particolare Djerba, veniva spesso associata al turismo, ma dopo la caduta del regime di Ben Ali il gennaio scorso la situazione è molto cambiata. La crescita è diminuita, passando dal 3,7% all´ 1,3% attuale, soprattutto a causa della diminuzione del turismo del 40-50%. Nonostante queste difficoltà economiche e l´instabilità politica - l´Assemblea costituente sarà eletta nei prossimi mesi - il paese non ha chiuso le frontiere agli immigrati che arrivano dalla Libia. Cinque sono i campi profughi che li hanno ospitati. Il più grande, il campo di Shousha, ha accolto fino a 20.000 rifugiati allo stesso tempo. Al momento vi si contano 3.768 profughi provenienti da 22 paesi diversi. Una situazione difficile che ha causato non poche tensioni all´interno del campo e con la popolazione tunisina che risiede nelle vicinanze: un´esplosione di violenza ha provocato la morte di 4 persone e tre quarti del campo sono stati bruciati a fine maggio. "Sono pronta per una visita ai campi toccante e difficile" ha detto la francese dell´Aldenathalie Griesbeck, durante l´incontro, "scappare è un diritto, accogliere un dovere". Mentre il capo della delegazione, il maltese del Ppe Simon Busuttil ha rivolto "moltissimi ringraziamenti a tutti gli operatori umanitari".  
   
 

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