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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Luglio 2011
 
   
  EMERGENZA CARCERI NELLE MARCHE - MARCONI: ŽUNA SITUAZIONE CHE RICHIEDE INTERVENTI URGENTI E SOLUZIONI NUOVEŽ.

 
   
  Ancona, 20 luglio 2011- Sovraffollamento, vetusta` delle strutture, carenza di personale. Sono queste le principali criticita` degli istituti di pena marchigiani che emergono dalla Relazione della I Commissione assembleare permanente sulla situazione carceraria delle Marche, presentata ieri mattina nel corso della seduta del Consiglio regionale e frutto di una serie di visite compiute dagli stessi consiglieri nelle carceri della regione e della collaborazione con il difensore civico regionale, Italo Tanoni. ŽUna situazione Ž ha detto lŽassessore regionali ai Servizi sociali, Luca Marconi, intervenendo dopo la presentazione del documento da parte dei relatori di maggioranza e minoranza, Rosalba Ortenzi e Franca Romagnoli Ž che richiede interventi urgentiŽ. ŽIn questo periodo di crisi Ž ha continuato Marconi Ž ognuno deve assumersi le proprie responsabilita`, il che vuol dire che la Regione interviene nello spirito della legge 28 del 2008 sul sistema degli interventi a favore di detenuti ed ex detenuti ma non puo` sostituirsi allŽAmministrazione penitenziaria. Non e` pensabile che la Regione debba occuparsi delle spese interne o della manutenzione degli spazi e delle strutture carcerarie. Servono altre iniziative e soluzioni nuoveŽ. Attualmente la cifra che la Regione impiega per il settore e` pari a circa 400 mila euro. ŽNe servirebbero almeno il doppio Ž ha dichiarato lŽassessore Ž per questo chiedero` alla Giunta maggiori risorse ma occorre fare scelte coraggiose, a partire dalla realizzazione di progetti pilota per lŽinserimento lavorativo dei detenuti che rappresenta lŽintervento ponte tra il carcere e il dopo carcereŽ. Fondamentale la collaborazione con lŽAmministrazione penitenziaria. Marconi ha ricordato di aver cominciato a porre queste questioni sul tappeto in occasione della firma dellŽintesa per la costruzione del nuovo carcere di Camerino con il capo del Dipartimento dellŽAmministrazione Penitenziaria, Franco Ionta. ŽIl futuro Ž ha sostenuto Marconi Ž e` sulle pene alternative. EŽ su questo che orienterei i nostri sforzi. Nel concreto e immediatamente, dobbiamo interloquire con lŽAmministrazione penitenziaria evitando la parcellizzazione degli interventi e insistendo, oltre che sullŽinserimento lavorativo dei detenuti, sulla realizzazione di iniziative culturali e spirituali che consentano di vivere meglio la dura realta` carceraria oppure sullŽinserimento sociale nel territorio di appartenenza degli ex detenuti marchigianiŽ. Infine, unŽipotesi su cui lavorare riguarda la destinazione degli istituti di pena. ŽEŽ importante Ž ha affermato Marconi Ž che non si creino quelle che definirei `universita` del crimineŽ. Intendo dire che si potrebbe tentare di avviare una `specializzazioneŽ delle strutture carcerarie. Personalmente, non ritengo giusto avvicinare un detenuto in attesa di giudizio con un altro che sta gia` scontando una pena, magari grave. Una distinzione per tipologie di reato sarebbe a mio avviso opportunaŽ.  
   
 

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