Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Gennaio 2003
 
   
  CALDE COMBINAZIONI: LA MODA ABBINA LA PELLICCIA A MATERIALI INSOLITI

 
   
  Bersaglio dei contestatori negli anni ´70, la pelliccia ha riconquistato il posto d´onore sul palcoscenico moda. Senza timore di sfoggiare dimensioni e materiali sontuosi, preferisce tuttavia mimetizzarsi con disinvoltura. Anche la lussuosa collezione di Carlo Tivioli si sdrammatizza con cappe di montone rovesciato, grandi colli a scialle su lunghi velluti e pellicce capricciose e sbarazzine. La tendenza prevalente vede la pelliccia intarsiata nel tweed, cappe di panno, morbidi cachmere, fino all´irriverente combinazione con i jeans. La Pellicceria Annabella ne ha fatto un must impensabile fino a pochi anni fa e indispensabile oggi. Molte le variazioni sul tema, dai giacchini sciancrati e sexi che disegnano la silhouette, ai giubbotti più morbidi come quelli creati da Fabio Gavazzi Furs nella sua collezione che prevede anche giacconi mixati di nappa e opossum, castoro e seta pesante, e rifiniture di cuoio, cavallino e visone. Molti stilisti interpretano secondo la loro creatività l´inserimento di pelliccia in particolari originali. Gianfranco Ferré Studio sceglie classici colli di grande effetto e lussuosità che arrivano a formare bordi continui di ampi cappotti, Iceberg ama il tutto bianco di peli lunghi su giacconi da neve unisex soffici e protettivi, Gai Mattiolo intarsia le mongolie con bouclé e velluti e inserisce estrosi ciuffi di pelliccia in abiti da sera in satin come nei sandali con tacchi da 8 centimetri. La zingara di lusso di Mariella Burani si troverà a suo agio con le lane grosse mescolate a volpi rosse, bordi di castoro, montoni ricamati, velluti e pizzi accostati a stole di lince e scimmia, grandi colbacchi di volpe calati sulla fronte. Da capo formale la pelliccia attuale diventa così sinonimo di trasgressione e di informalità: fino a declinare la allure parigina di Celine in jeans e pelle a effetto ombrato, bomber e stole smisurate, la collezione di Martino Midali in montone shearling alternato a velluto devoré e pizzi elasticizzati, e quella di Erreuno in pellicce intarsiate da ricami in jais neri o giacche profilate di lapin, mentre le creazioni Aigner si arricchiscono di soffice nappa, cavallino rasato e visone mescolati a stoffe in lana leggere come una piuma. La ricerca elegante di Ruffo nella gamma di pelle e pellicce si declina disinvolta in una collezione casual di bustier in nappa indossati sopra le felpe, giubbotti di pelo lungo e selvaggio abbinati a jeans scoloriti a vita bassa e risvolto alto. Dedicati decisamente ad una donna giovane e disinvolta i capi di Just Cavalli in tweed dal collo di pelliccia ad effetto "non-finito" da indossare su jeans seconda pelle a disegni pop, come i capi Versace Jeans Couture in lapin a stampa in colori fluorescenti su denim usato, dilavato e trattato, come i capi Giesswein in lana cotta di alpaca morbida e avvolgente bordata da pelo di volpe per affrontare i grandi freddi. Ancora più informali e trendy il Furry Coat di Lee Denim 42, un caldissimo cappotto lungo in denim e pelliccia ecologica con cintura in vita, i trench imbottiti di ecopelliccia nella collezione Liu.jeans ispirata ad una globettrotter un po´ gipsy, un po´ hippy, i gilet e giubbini Phard impunturati, doppiati in pelliccia ecologica sul classico denim, ma anche in velluto e maglia pesante.  
   
 

<<BACK