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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Gennaio 2003
 
   
  CASE HISTORY CANDLE-CABOTO INTESABCI

 
   
  Milano, 14 gennaio 2003 - Caboto Intesabci è la Società che ha assunto il ruolo guida di Securities House all´interno di Intesabci, primo gruppo bancario italiano nato a seguito della fusione tra Intesa e Comit, avvenuta nel maggio 2001. In qualità di Securities House, attualmente gestisce tutte le attività del gruppo sui Mercati; primo passo per giungere a questo assetto è stata l´incorporazione in Caboto Holding Sim, attiva nel mercato obbligazionario, della sua controllata Caboto Sim, attiva nel mercato azionario, e la successiva ridenominazione della società in Caboto Intesabci. Nell´ambito di tale processo la Società è stata quindi ristrutturata, mantenendo e ampliando le attività più significative del proprio core business, ed incorporando alcuni settori strategici provenienti dalla Capogruppo. In particolare ha concentrato in sé l´attività di ideazione, strutturazione e realizzazione di nuove tipologie di prodotti finanziari e la successiva fase di distribuzione degli stessi alla clientela istituzionale e retail, con la missione di sfruttare al meglio le sinergie presenti all´interno del Gruppo in termini di know-how, capacità tecnico-operative e relazioni con la clientela. Caboto Intesabci occupa una posizione di primo piano sia sul mercato azionario italiano, dove si classifica al primo posto per volumi intermediati, sia sul mercato obbligazionario; opera in tre aree principali: Fixed Income Markets, Equity Markets e Retail Capital Markets, concentrate nelle sale operative di Milano, Londra e New York. Oltre a queste, Caboto Intesabci ha al suo attivo un vero e proprio mercato telematico attraverso il quale quota e rende negoziabili per la clientela abilitata una serie di prodotti finanziari Otc. Il Progetto Cabos2 Il profilo di Caboto Intesabci è quello di una realtà per la quale tipicamente negli ultimi anni la tecnologia ha rappresentato una risorsa fondamentale, dal momento che tutte le attività svolte e tutti i servizi forniti poggiano su applicazioni e processi informatici e telematici. Un aspetto, quindi, a cui l´azienda sta prestando da anni grande attenzione. Alla fine del 2000 Caboto Intesabci ha deciso di dare il via a un progetto di rinnovamento del proprio sistema informativo, la cui struttura stava oggettivamente cominciando a mostrare dei limiti. Il progetto, denominato Cabos2 (acronimo di Caboto Back Office System), ha l´obiettivo di adeguare l´infrastruttura di back office alle mutate esigenze, dettate dalla crescita del giro d´affari. Cabos2 è definibile come un´architettura applicativa a supporto dell´attività tipica di una società di intermediazione mobiliare di gestione di titoli e derivati, dall´order routing alla contabilità. Alla base, sostanzialmente, stava un problema di volume di dati: per tradurre il concetto in termini concreti, basti pensare che nel 1986, periodo a cui risale il disegno architetturale dell´infrastruttura ora in corso di rinnovamento, il sistema gestiva 5.000 operazioni al giorno; nel corso degli anni era stato adattato per gestirne 35.000, e nel ´98 nuovamente potenziato fino ad arrivare a 70.000 operazioni giornaliere. Ma nei due anni successivi l´aumento dei volumi medi del 150%, con punte di 200.000 operazioni giornaliere, ha creato una situazione di emergenza, che poteva essere risolta solo con l´attuale piano di ristrutturazione radicale. Come primo provvedimento, si è deciso di far migrare il back office dell´azienda da un ambiente mainframe Mvs/vm - non più scalabile -a un ambiente open, più specificatamente Unix con database Oracle. Si è quindi passati - ed è un aspetto fondamentale - da un´architettura basata su un database centralizzato a un´architettura basata su moduli specializzati. Se prima funzionalità diverse facevano capo a un´unica applicazione, anche se ripartita in moduli, ora questa applicazione è stata suddivisa in moduli indipendenti, fortemente orientati a singole funzionalità (per esempio l´anagrafe generale, la gestione portafoglio titoli, la contabilità sezionale, il regolamento, ecc. ) Le caratteristiche generali del progetto di Cabos2 sono dunque: modularità, sottosistemi specializzati per singoli processi, volumi gestibili nell´ordine delle 500.000 operazioni giornaliere, scalabili a 1.000.000, continuità di servizio (24x7x365). Il funzionamento di ogni sottosistema è ora indipendente e deve poter svolgere la propria attività anche a fronte della indisponibilità degli altri sottosistemi. Altra caratteristica del progetto Cabos2 è che si tratta di un´architettura di tipo web: c´è un database server, un application server e gli operatori sono dotati di un Pc con un browser, attraverso cui possono ora accedere all´applicazione, come se procedessero a un collegamento a Internet. "Abbiamo pensato che un sistema modulare fosse quello più adeguato alle nostre esigenze: se un sistema lavora, non ci si deve proccupare di quello che accade in altri. E questo anche nel caso in cui un sistema dovesse fermarsi", ha dichiarato Paolo Bettini, responsabile Sviluppo Architetture e Applicazioni di Caboto Intesabci. "Ogni sottosistema deve poter lavorare in modo indipendente; però è comunque vero che i sottosistemi non sono isolati, devono pur sempre cooperare tra di loro. Per citare solo un paio di esempi di questa cooperazione, basti pensare che tutti i sottosistemi, nello svolgimento di qualsiasi processo, inviano dati all´archivio storico, e l´anagrafica comunica con ciascuno di essi per i necessari aggiornamenti. La modalità attraverso cui cooperano è un sistema di middleware: i dati di interesse generale prodotti da ciascun sottosistema devono infatti essere resi disponibili per l´utilizzo da parte di altri sottosistemi e per la loro storicizzazione, così da garantire la consistenza delle informazioni. Il middleware rende in effetti possibile questo scambio". Il progetto Glue e l´apporto di Candle Definita l´architettura di Cabos2, si è posto dunque il problema di garantire l´integrazione, coerente con l´architettura definita. All´interno del progetto generale Cabos2, - che come si è detto comporta lo sviluppo di diversi moduli indipendenti - è nato dunque anche un progetto specifico di integrazione, denominato Glue. Caboto Intesabci ha deciso quindi di condurre un´analisi per individuare il tipo di prodotti e un partner a cui appoggiarsi per realizzare un progetto di integrazione che fosse coerente con l´architettura generale. Gartner Group ha affiancato Caboto Intesabci nella definizione della shortlist di prodotti e fornitori e sulla base di tali indicazioni, Caboto Intesabci ha tratto le seguenti conclusioni: il middleware prescelto è stato Mqseries di Ibm, e come prodotto di integrazione si è deciso di orientarsi verso Casp (eBusiness Platform) di Candle, che a sua volta poggia su Mqseries. Per raggiungere gli obiettivi prefissati, non era soltanto necessario selezionare le tecnologie o i prodotti più adeguati, ma anche e soprattutto individuare dei partner che potessero dare un apporto valido dal punto di vista della consulenza progettuale, vantare esperienze e competenze approfondite in questo ambito, e trasferire le conoscenze necessarie allo staff interno. "Candle rispondeva ai requisiti del fornitore ideale - continua Bettini - perché si è dimostrata in grado di fornire tutto ciò di cui avevamo bisogno: le competenze in ambito middleware Mqseries, in quanto da sempre è partner tecnologico di Ibm, la tecnologia di integrazione (Casp) e di monitoraggio delle performance, i servizi di consulenza, di training. Per lo sviluppo applicativo necessario è stata coinvolta anche Adfor, software house già fornitrice di Caboto Intesabci, e partner di Candle". Un po´ di storia del progetto Glue: nei primi mesi del 2001 si è svolto il processo di selezione di tecnologie e fornitori da parte di Caboto Intesabci e Gartner Group. Nei mesi successivi è stato creato l´Integration Group, un gruppo di lavoro permanente, dedicato all´integrazione, di cui fa parte sia personale interno - a cui spetterà più avanti di farsi carico della gestione ordinaria delle problematiche di integrazione - sia personale di Candle e Adfor. Nel luglio 2001 si è partiti con lo start up del progetto e quindi, nell´ordine, con l´interfacciamento tramite Glue tra i vari sottosistemi o , dove necessario, tra i sottosistemi e il sistema mainframe, ancora in uso per una parte delle applicazioni, e con l´interconnessione con l´esterno. Per esempio, l´applicazione Tropes, (back office estero e Italia, uno dei nuovi moduli facenti parte del progetto Cabos2) parla con i mondi esterni e con le reti finanziarie internazionali. "Per ottenere questi ragguardevoli risultati ci sono voluti 8 mesi in tutto, un tempo assolutamente soddisfacente" aggiunge Bettini -"considerato che la variabile tempo era per noi importantissima e costituiva un altro criterio fondamentale per la scelta dei fornitori. Non tralascerei di citare un ulteriore punto di forza di Candle, che è emerso dal momento che nel disegno complessivo dell´architettura di integrazione, sin dall´inizio avevamo previsto di adottare anche degli gli strumenti di gestione del middleware. In Caboto Intesabci la cultura del controllo delle performance è molto forte, perché abbiamo imparato con l´esperienza a prestare sempre molta attenzione a tutto ciò che può portare a un degrado del servizio. Quindi la possibilità di vedere implementato anche uno strumento adeguato di gestione e monitoraggio del middleware - nella fattispecie Omegamon for Websphere Mq e Omegamon for Websphere Mq Integrator - è stato un ulteriore vantaggio. A questo punto del progetto, le valutazioni di tipo tecnico che siamo in grado di trarre sono molto positive: gli obiettivi di performance che ci eravamo posti sono stati raggiunti", ha aggiunto poi Bettini. "Per quanto riguarda il servizio di offerto da Candle possiamo dire di essere estremamente soddisfatti: abbiamo riscontrato ottime competenze, velocità di risposta e un alto grado di coinvolgimento nello spirito del progetto da parte dei consulenti che ci hanno seguito, e che continueranno a seguirci nell´evoluzione del progetto". Infolink: www.Candle-europe.com/  o www.Candle.com/     
   
 

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