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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Gennaio 2003
 
   
  UNIONCAMERE CON EUROCHAMBRES´ ECONOMIC SURVEY: 2003: L´OTTIMISMO HA IL COLORE DELL´EUROPA BUONE LE ATTESE DEGLI IMPRENDITORI PER FATTURATO, EXPORT E OCCUPAZIONE

 
   
  Roma, 15 gennaio 2003 - Sono di segno positivo, anche se con moderazione e con grandi differenziazioni, le aspettative delle imprese italiane ed europee in merito all´andamento dell´economia nel 2003. A dimostrarlo è Unioncamere con Eurochambres´ Economic Survey, l´indagine annuale curata insieme ai sistemi camerali di tutta Europa, con il coordinamento di Eurochambres (l´Associazione delle Camere di Commercio europee), sulla base delle interviste effettuate a 100mila imprese. All´indagine partecipano in complesso 25 paesi: i 15 membri della Ue ed i 10 di prossima adesione. La sezione italiana, realizzata da Unioncamere, rivela che le imprese hanno espresso in linea generale un confortante ottimismo per il prossimo anno: il saldo tra coloro che si attendono un clima favorevole rispetto a coloro che prevedono un andamento sfavorevole si attesta al 18,4 (le previsioni effettuate nell´indagine del 2001 per il 2002 indicavano un saldo pari al 18,9). Le aspettative di segno positivo sono diffuse in maniera pressoché uniforme sul tutto il territorio e riguardano sia il comparto dei servizi che l´industria manifatturiera. Fatturato - Se il 2002 si è chiuso con un segno negativo (-6.5), l´anno nuovo si apre con un +8.6. Questo, infatti, il saldo tra gli imprenditori italiani che prevedono un accrescimento del fatturato e quanti, invece, immaginano un suo decremento. Su questo parametro, le imprese del nostro paese sembrano più caute di quelle di altri Stati. La media dei 15 stati membri della Ue è, infatti, di +26, con grandi variabilità tra una nazione e l´altra. Fuori dall´Italia, gli altri quattro paesi "forti" dell´Unione (Gran Bretagna, Germania, Francia e Spagna) mostrano sentimenti opposti: i più ottimisti sono gli spagnoli (+63), i più angosciati, invece, i tedeschi (-7). In Italia gli imprenditori che si aspettano miglior profitti sono quelli abruzzesi (+29.7) e campani (+27.8). Più preoccupati appaiono invece gli imprenditori del Nord-ovest (-3.6). Domanda interna - Sotto la media dell´Unione europea (+24.1) sono anche le attese italiane sulla domanda interna, sebbene l´indagine mostri un miglioramento rispetto al consuntivo 2002. Nel 2003 il saldo tra imprese fiduciose e imprese che vedono il pericolo di perdere ancora terreno si attesta a +7.6, a fronte di un -6.9 registrato alla fine del 2002. La Spagna si conferma anche per questo indicatore in piena crescita (+59). Analogamente avviene a livello regionale italiano: confidano molto in una ripresa della domanda l´Abruzzo (31.6) e la Campania (24.6), molto meno il Nord-ovest (-4.4). Export - Segnali positivi giungono dalle esportazioni. Eurochambres´ Economic Survey mostra infatti che si dovrebbe andare incontro a una decisa ripresa nel 2003 (il saldo tra chi prevede incrementi e chi prevede diminuzioni è +25,2), soprattutto per le imprese del Centro e del Nord-est, maggiormente orientate a operare sui mercati esteri. Un buon piede di partenza se si pensa che il consuntivo 2002 ha segnato un modesto +3.5 e se si tiene conto che il valore è superiore alla media dell´Unione europea (+22.4). Una conferma del miglioramento generale del clima economico internazionale viene anche dalle indicazioni delle altre economie forti: la Spagna propende per un +48; la Francia per un +35 e anche la Germania, questa volta, ha un valore di segno positivo (+21). Solo la Gran Bretagna è decisamente sotto la media (-5.3). Occupazione - In merito all´occupazione, le aspettative per l´anno 2003 appaiono positive, con un saldo del +6,8 e con valori più elevati nelle regioni del Sud-italia (ad eccezione delle Isole), aree tradizionalmente con tassi di disoccupazione più elevati. Si tratta di un dato che conforta, soprattutto al confronto con quello registrato a fine 2002 (+1.7) e con la media europea (+2.9). Decisamente cauti, comunque, appaiono gli imprenditori italiani rispetto ai colleghi di altri paesi europei (la Spagna registra un saldo positivo di 32 punti). Non di tutti, però: la Germania, infatti, registra un valore fortemente negativo (-24). Investimenti - Graduale la ripresa anche degli investimenti a livello nazionale. Il saldo tra gli imprenditori che prevedono un incremento degli investimenti e quanti, invece, una diminuzione è di +17.6, anche se il confronto con il dato a consuntivo del 2002 mostra una flessione di un punto e mezzo. Le previsioni più positive sono quelle degli imprenditori del Sud (ad eccezione delle Isole). Maggiore incertezza emerge, invece, dalle imprese del Centro e del Nord. Le ragioni di queste prospettive favorevoli sono da attribuirsi sia a ragioni fiscali che alle aspettative degli operatori economici per gli investimenti nel campo delle infrastrutture e nelle grandi opere. Se in Italia non va benissimo, va peggio nel resto dell´Europa. A +4.2, infatti, si ferma il saldo tra imprese che contano su una ripresa degli investimenti e quelle che credono si verifichi una diminuzione. La Germania, anche questa volta, è tra i paesi che vedono più nero (-23).  
   
 

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