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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Gennaio 2003
 
   
  LA COMMISSIONE EUROPEA ACCOGLIE FAVOREVOLMENTE IL DIBATTITO SUI FINANZIAMENTI COMUNITARI ALLA RICERCA NEL SETTORE DELLA DIFESA

 
   
  Bruxelles, 16 gennaio 2003 - La Commissione ha accolto favorevolmente i commenti della Presidenza greca a sostegno del finanziamento comunitario dei progetti di ricerca nel settore della difesa ed ha invitato a dibattere ulteriormente la questione. Nikos Christodoulakis, ministro greco delle Finanze, ha da ultimo auspicato la fine della politica comunitaria volta a destinare i fondi per la ricerca esclusivamente ai progetti in campo civile. Egli sostiene che le opportunità offerte dalla ricerca militare di creare spin-off commerciali, sono fondamentali affinché lŽEuropa raggiunga lŽobiettivo di divenire lŽeconomia più competitiva del mondo entro il 2010. Un portavoce del commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ha espresso apprezzamento per i commenti del Ministro ed ha dichiarato che la Commissione attende con ansia che la questione venga ulteriormente dibattuta dagli Stati membri e dal Consiglio europeo. "Spesso vi è una linea sottile fra la ricerca militare e lŽutilizzo per scopi civili ed è opportuno considerare lŽimpatto che le spin-off commerciali possono avere sulla competitività", ha dichiarato il portavoce. Un valido esempio è quello degli Stati Uniti, dove lŽelevata spesa per la ricerca nel settore della difesa continua a produrre un impatto evidente sullŽeconomia nazionale. In questa fase, la Commissione individua due possibili metodi per includere nelle attività comunitarie la ricerca in materia di difesa. La prima alternativa consisterebbe nella creazione di unŽAgenzia europea per la ricerca nel settore della difesa, sulla falsariga dellŽAgenzia statunitense Darpa (Defence Advanced Research Projects Agency - Agenzia per i progetti di ricerca avanzata nel settore della difesa), che dovrebbe coordinare le risorse ed assegnarle ai progetti comuni dellŽUe. La seconda alternativa possibile consisterebbe nella creazione di un nuovo programma comunitario di ricerca, simile agli attuali programmi quadro di ricerca e sviluppo, ma incentrato su questioni militari. Le risorse finanziarie per entrambi i sistemi dovrebbero provenire da una nuova voce del bilancio dellŽUe, oppure da un meccanismo intergovernativo finanziato direttamente dagli Stati membri. Il portavoce di Busquin ha sottolineato che non si prevede di includere nellŽattuale struttura dei programmi quadro di ricerca dellŽUe i progetti nel settore della difesa, ed ha affermato che la Commissione svolge un ruolo di osservatrice nel dibattito. Qualsiasi forma di finanziamento comunitario ai progetti nel settore della difesa potrebbe incontrare lŽopposizione di alcuni Stati membri, specialmente dei paesi militarmente neutrali come lŽIrlanda, la Svezia, lŽAustria e la Finlandia.  
   
 

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